Francamente la situazione economica è senza precedenti, credo sia impossibile fare dei pronostici, li avevo fatti a settembre sul prezzo del petrolio dicendo che per ottobre avrebbe ricominciato a salire perchè storicamente è stato cosi ad ogni inverno, invece quest'anno continua a calare, dai 150 dollari al barile di marzo 2008 eravamo passati a 100 in settembre e ora siamo a 50!
Fatemi indovino e vi farò ricchi, diceva mio nonno.
Francamente non mi sembra necessario essere indovini per comprendere che il mercato immobiliare ha la febbre ed è cagionevole di salute in questo momento.
Vi invito però a riflettere su alcuni punti chiave.
Non esiste altro negozio, gioielleria o concessionaria di auto di prestigio dove è possibile entrare e spendere cifre simili a quelle che potete spendere nella più piccola agenzia immobiliare di provincia.
Per acquistare casa o si utilizzano risorse proprie o si finanzia l'operazione ma gli istituti di credito non sono favorevoli a prestare soldi a dei tassi così bassi anche perchè un mutuo ha una durata media di 20/30 anni.
Meglio dunque aspettare che i tassi risalgano aumentando anche i loro guadagni.
La funzione delle banche nel favorire la ripresa immettendo liquidità nei mercati, viene così meno.
La carenza di liquidità, unita ad un clima sfavorevole fa sì che anche le aziende non vogliano o più probabilmente non possano investire creando a cascata problemi anche sul mercato occupazionale e conseguentemente dei consumi.
E' il classico cane che si morde la coda!
C'è crisi quindi risparmio e non spendo, non spendo quindi non c'è bisogno di produrre così tanto, non produco quindi non lavoro, non lavoro quindi non posso spendere e non spendo.
Ritorniamo così all'inizio, visto che il posto dove posso spendere di più è l'agenzia immobiliare e visto che gli italiani sono spesso proprietari di casa, magari acquistata negli anni "buoni" 2000/2007 e quindi recentemente, hanno davvero bisogno di comprare, di spendere in questo settore, di investire?
Secondo me la risposta è sì! ...magari non subito ma assolutamente si.
Spesso la ripresa passa prima per gli stati emozionali e poi per i dati oggettivi.
Siamo tutti stanchi di sentir parlare di crisi, di farci condizionare la vita dalla crisi, di stare alla finestra aspettando che passi la crisi e visto che l'edilizia è uno dei settori trainanti di questo paese, un po' di responsabilità nella creazione di nuove risorse, di dare stimolo ai clienti, di uscire dalla crisi appartiene a tutti noi.
I prezzi scenderanno ancora?
Probabilmente sull'usato un po' si. sul nuovo dubito fortemente.
Chi costruisce ora ha acquistato il terreno almeno 12/18 mesi fa, quando i prezzi delle aree erano più alti, poi tra progetto, concessioni, oneri e spese varie ha già impegnato un bel gruzzoletto... e ancora non c'è nemmeno lo scavo.
Perdere quella cifra? Vendere l'operazione senza portarla a termine? Impossibile!!!
Le nuove norme in materia di risparmio energetico hanno oltretutto modificato l'economia delle costruzioni aumentandone i costi, scendere con i prezzi? ...e come?
Ho visto spesso costruttori, amici e colleghi vendere con margini di guadagno ridotti rispetto alle aspettative, vendere per rientrare dell'investimento, vendere capitalizzando piccole perdite ma iniziare un investimento con il preciso e dichiarato scopo di fallire non l'ho visto e non lo vedrò fare mai. ...almeno tra i sani di mente e quelli capaci di ragionare.
Quindi avanti.
La crisi passerà, la gente si stancherà di subirla e si darà da fare,si inventerà e riinventerà,(siamo Italiani noo?) cambieranno molte cose ma chi avrà saputo adeguarsi e prevedere il cambiamento sarà ricompensato.
Molti si demoralizzeranno, qualch'uno chiuderà, altri apriranno, ci sarà chi non ce la farà e chi guarderà al futuro con meno certezze.
Di una cosa invece sono certo io, chi saprà comprendere la crisi, investire approfittando di alcune situazioni che in momenti differenti non si presentano, chi saprà guardare con fiducia dove l'investimento è oggettivamente buono alla fine di tutto questo, ...magari..., la vedrà per quello che è o che sarà stata.
Una grande opportunità.
Ciao.