Buonasera,
Mi trovo nella seguente situazione: sono in procinto di Rogito, fra circa un mese con preliminare firmato in dicembre 2021.
La proprieta' in acquisto (io sono parte acquirente) possiede due depositi, di cui non vi e' traccia a livello urbanistico.
L'appartamento ha subito un adeguamento funzionale nel 1988 con rilascio di licenza edilizia, per cui e' in corso richiesta di sanatoria in quanto risulta difforme dai progetti depositati in comune: (Trasformazione di finestre in porte, aumento di cucina di circa 2,50 e costruzione di balcone nn in progetto); i due depositi non risultano invece ne dai grafici comunali, ne da quelli del genio civile, questi sono presenti solo a livello catastale e considerati C2.
Ora da un atto di donazione del 1956 risultano essere menzionati i due depositi o meglio, uno dei due e' presente come deposito, denominato "porcile" e l'altro, che oggi e' un forno a legna chiuso con copertura, risulta essere in questo atto di donazione del 1956 come vaschetta.
Nessuno mi ha mai fatto presente durante la trattativa, che uno dei due depositi potesse essere non in regola e continuano a dirmi che e' tutto ok; questo sia da parte venditrice che agente immobiliare, ma io nutro dei seri dubbi al riguardo.Una vaschetta e' per natura priva di copertura enon coperta come lo e' ora....:sbaglio??
Ho anche incaricato un mio tecnico di indagare, ma continua a rimandare la questione (non capisco perche'!)
Dunque, a questo punto, vorrei capire se ho diritto a uno sconto del prezzo o se mi sto sbagliando e come dicono loro e' tutto in regola.
Cosa posso fare per tutelarmi?Non sarebbe stato piu' giusto chiedere un accertamento di conformita' anche per i depositi in questione di cui non e' stato richiesto nulla?Dimenticavo sulla zona grava anche un vincolo paesaggistico.Grazie anticipatamente a chi potra' darmi qualche spunto e aiuto.
Mi trovo nella seguente situazione: sono in procinto di Rogito, fra circa un mese con preliminare firmato in dicembre 2021.
La proprieta' in acquisto (io sono parte acquirente) possiede due depositi, di cui non vi e' traccia a livello urbanistico.
L'appartamento ha subito un adeguamento funzionale nel 1988 con rilascio di licenza edilizia, per cui e' in corso richiesta di sanatoria in quanto risulta difforme dai progetti depositati in comune: (Trasformazione di finestre in porte, aumento di cucina di circa 2,50 e costruzione di balcone nn in progetto); i due depositi non risultano invece ne dai grafici comunali, ne da quelli del genio civile, questi sono presenti solo a livello catastale e considerati C2.
Ora da un atto di donazione del 1956 risultano essere menzionati i due depositi o meglio, uno dei due e' presente come deposito, denominato "porcile" e l'altro, che oggi e' un forno a legna chiuso con copertura, risulta essere in questo atto di donazione del 1956 come vaschetta.
Nessuno mi ha mai fatto presente durante la trattativa, che uno dei due depositi potesse essere non in regola e continuano a dirmi che e' tutto ok; questo sia da parte venditrice che agente immobiliare, ma io nutro dei seri dubbi al riguardo.Una vaschetta e' per natura priva di copertura enon coperta come lo e' ora....:sbaglio??
Ho anche incaricato un mio tecnico di indagare, ma continua a rimandare la questione (non capisco perche'!)
Dunque, a questo punto, vorrei capire se ho diritto a uno sconto del prezzo o se mi sto sbagliando e come dicono loro e' tutto in regola.
Cosa posso fare per tutelarmi?Non sarebbe stato piu' giusto chiedere un accertamento di conformita' anche per i depositi in questione di cui non e' stato richiesto nulla?Dimenticavo sulla zona grava anche un vincolo paesaggistico.Grazie anticipatamente a chi potra' darmi qualche spunto e aiuto.