brina82

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Non siamo noi a dover giudicare. E dobbiamo partire dal presupposto che l'acquirente di una casa abbia le capacità minime per poter discernere quale acquisto affrontare.

Daltronde in Italia, rispetto al resto del mondo, i mutui non si sono mai regalati e sono stati erogati a cattivi pagatori.

I sub-prime del 2008 erano mutui Americani e non Italiani...

Bè mica che gli americani sono stati dei cattivi pagatori, è che quando l'economia si ingrippa c'è poco da fare, si perde il lavoro, non si paga il mutuo e via dicendo... Quest'anno il numero di immobili in asta è quasi raddoppiato rispetto allo scorso anno...
 

CheCasa!

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Bè mica che gli americani sono stati dei cattivi pagatori, è che quando l'economia si ingrippa c'è poco da fare, si perde il lavoro, non si paga il mutuo e via dicendo... Quest'anno il numero di immobili in asta è quasi raddoppiato rispetto allo scorso anno...

No. Ti sbagli. Gli americani sono stati proprio dei cattivi pagatori...
Due banche si sono messe a erogare mutui a clientela Sub-prime (da qui il nome dei mutui). Ovvero clientela segnalata per non aver pagato regolarmente in passato.
I mutui venivano "venduti" a tassi molto alti e poi cartolarizzati ripartendo il rischio con altri istituiti di credito, mediante la creazione di titoli derivati venduti in tutto il mondo...
 

ita.user

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No. Ti sbagli. Gli americani sono stati proprio dei cattivi pagatori...
Due banche si sono messe a erogare mutui a clientela Sub-prime (da qui il nome dei mutui). Ovvero clientela segnalata per non aver pagato regolarmente in passato.

Invece in Italia, di gente che col mutuo ci pagava notaio agenzia mobilio auto nuova... io me li ricordo
 

CheCasa!

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Invece in Italia, di gente che col mutuo ci pagava notaio agenzia mobilio auto nuova... io me li ricordo

Sono due aspetti diversi. Un conto è la valutazione sulla capacità di reddito e sul rating del cliente. Su questo aspetto in Italia si è sempre cercato di non erogare a clientela problematica... un conto è la percentuale di intervento sul valore dell'immobile, aspetto sul quale si è spesso chiuso un occhio...
 

brina82

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No. Ti sbagli. Gli americani sono stati proprio dei cattivi pagatori...
Due banche si sono messe a erogare mutui a clientela Sub-prime (da qui il nome dei mutui). Ovvero clientela segnalata per non aver pagato regolarmente in passato.
I mutui venivano "venduti" a tassi molto alti e poi cartolarizzati ripartendo il rischio con altri istituiti di credito, mediante la creazione di titoli derivati venduti in tutto il mondo...

È ma gli italiani ci sono diventati (cattivi pagatori) per via della crisi. 400.000 e passa immobili in asta in un anno, vuol dire coprire il totale delle compravendite.
 

specialist

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No! Peggio! Secondo lui solo un fesso che ha in tasca 50mila euro li spenderebbe tutti per la caparra notaio ecc., si indebita a vita per pagare il mutuo di una casa il cui valore diminuirà nel tempo, non farà più ferie, avrà sempre il conto in banca vicino allo 0 e l'incubo perenne della rata del mutuo; non farà più ferie o quasi, non sarà mai libero di cambiare lavoro o rischiare del tipo restando anche un paio di mesi a casa disoccupato, piuttosto che lanciarsi in un'idea imprenditoriale con una parte di quei 50mila, ecc. ecc. ecc.
Non solo, aggiungerei anche: rischio separazione/divorzio molto più alto durante i primi anni di matrimonio/convivenza, sensibile aumento delle uscite per nascite più o meno desiderate, spese condominiali straordinarie non previste, cambiamenti imprevisti sede di lavoro, sostituzione auto, etc., etc. (devo continuare?).
Accettare tutti questi rischi, vivendo tra l'altro chissà per quanto tempo sul filo del rasoio è per essere eufemistici un azzardo.
La verità è che per fare simili acquisti è necessaria una posizione economica solida (altro che 40/50mila € di risparmi - sono ancora spiccioli) raramente compatibile con la giovane età, a meno che non si possa disporre di un supporto consistente e adeguato.
 

CheCasa!

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È ma gli italiani ci sono diventati (cattivi pagatori) per via della crisi. 400.000 e passa immobili in asta in un anno, vuol dire coprire il totale delle compravendite.

Certo. L'Italia sta vivendo una crisi profonda. Rispetto alla quale molti fanno finta di niente. Se però si frequentassero con assiduità le aste si noterebbe che la percentuale di sofferenze rispetto al mancato pagamento del mutuo originario sono una minima parte... Spesso, di questi tempi, affrontata e risolta mediante ricorso al saldo stralcio...
All'asta stanno finendo i costruttori e gli imprenditori dei più svariati ambiti.
 

CheCasa!

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Non solo, aggiungerei anche: rischio separazione/divorzio molto più alto durante i primi anni di matrimonio/convivenza, sensibile aumento delle uscite per nascite più o meno desiderate, spese condominiali straordinarie non previste, cambiamenti imprevisti sede di lavoro, sostituzione auto, etc., etc. (devo continuare?).
Accettare tutti questi rischi, vivendo tra l'altro chissà per quanto tempo sul filo del rasoio è per essere eufemistici un azzardo.
La verità è che per fare simili acquisti è necessaria una posizione economica solida (altro che 40/50mila € di risparmi - sono ancora spiccioli) raramente compatibile con la giovane età, a meno che non si possa disporre di un supporto consistente e adeguato.

Non si nasce tutti con la camicia. E l'azzardo fa parte della vita. Che poi si parla di valutazioni responsabili... Perché proprio di azzardo?

Per gli stessi motivi non si dovrebbero mettere al mondo dei figli (questione ben diversa dall'acquisto di quattro mattoni). Visti i dati della disoccupazione giovanile, solo una minima parte dei giovani sotto ai 40 anni potrebbe anche solo concepire l'idea della procreazione...

Stessa cosa nel rimanere in Italia: paese per chi ha accumulato ricchezza e pensioni da nababbi, non certo per i giovani.

Nella realtà dei fatti molte famiglie fanno delle valutazioni ottimistiche e quando acquistano, trovano il modo di pagare le loro rate e quando hanno un figlio, trovano il modo di accudirlo dignitosamente.

Chi parte da zero dovrà per forza affrontare dei rischi maggiori di chi parte con il portafoglio pieno, se vuole aspirare a migliorare la propria condizione. Consigliare nel 2017 di mettere da parte un gruzzolo prima di muoversi in qualsiasi direzione quando nessuno é più in grado di farlo equivale a consigliare l'immobilismo assoluto.

Può essere corretto? Certamente ma come imprenditore... quasi giovane... mi si permetterà di non condividerlo :)
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Per gli stessi motivi non si dovrebbero mettere al mondo dei figli (questione ben diversa dall'acquisto di quattro mattoni). Visti i dati della disoccupazione giovanile, solo una minima parte dei giovani sotto ai 40 anni potrebbe anche solo concepire l'idea della procreazione...
In realtà, alla luce della situazione socioeconomica attuale, anche questo aspetto sarebbe da porre in seria discussione.;)
 

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