Non solo, aggiungerei anche: rischio separazione/divorzio molto più alto durante i primi anni di matrimonio/convivenza, sensibile aumento delle uscite per nascite più o meno desiderate, spese condominiali straordinarie non previste, cambiamenti imprevisti sede di lavoro, sostituzione auto, etc., etc. (devo continuare?).
Accettare tutti questi rischi, vivendo tra l'altro chissà per quanto tempo sul filo del rasoio è per essere eufemistici un azzardo.
La verità è che per fare simili acquisti è necessaria una posizione economica solida (altro che 40/50mila € di risparmi - sono ancora spiccioli) raramente compatibile con la giovane età, a meno che non si possa disporre di un supporto consistente e adeguato.
Non si nasce tutti con la camicia. E l'azzardo fa parte della vita. Che poi si parla di valutazioni responsabili... Perché proprio di azzardo?
Per gli stessi motivi non si dovrebbero mettere al mondo dei figli (questione ben diversa dall'acquisto di quattro mattoni). Visti i dati della disoccupazione giovanile, solo una minima parte dei giovani sotto ai 40 anni potrebbe anche solo concepire l'idea della procreazione...
Stessa cosa nel rimanere in Italia: paese per chi ha accumulato ricchezza e pensioni da nababbi, non certo per i giovani.
Nella realtà dei fatti molte famiglie fanno delle valutazioni ottimistiche e quando acquistano, trovano il modo di pagare le loro rate e quando hanno un figlio, trovano il modo di accudirlo dignitosamente.
Chi parte da zero dovrà per forza affrontare dei rischi maggiori di chi parte con il portafoglio pieno, se vuole aspirare a migliorare la propria condizione. Consigliare nel 2017 di mettere da parte un gruzzolo prima di muoversi in qualsiasi direzione quando nessuno é più in grado di farlo equivale a consigliare l'immobilismo assoluto.
Può essere corretto? Certamente ma come imprenditore... quasi giovane... mi si permetterà di non condividerlo