PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Sento la tua mancanza …e non credo di essere l’unica

..Ne sono convinto pure io.. Di solito faccio questo effetto..

sarebbe preferibile una condizione sospensiva che abbia senso: cioè scritta bene, e con termine ragionevole.
In 15 giorni cosa si verifica, in banca ?

Una proposta condizionata serve a poco.
Se non all'agente immobiliare per farla accettare al venditore.

Accettata la proposta dal venditore, nel volgere di 15 giorni, può capitare (così come è successo in questa vicenda) di riuscire a cambiare cavallo e reperire un cliente acquirente più efficace.

Un intermediario rapace è una cosa. Uno pressapochista un altra.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
ma non quelli generati dalla "genesi" del contratto, cioè non si arriva mai a far restituire l'acconto al proponente. Prima di firmare ci si informa a dovere con la Banca e se si vuole acquistare bisogna essere disposti a rischiare qualcosa oppure ci si deve "accontentare" di pre-accordi non vincolanti...
Ti ringrazio @ferruccio ma io mi riferivo a quanto scritto qui sopra, in particolare alla mancata restituzione del deposito mai divenuto caparra al promissario acquirente in caso di mancato avveramento della clausola sospensiva.
 

ferruccio

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ti ringrazio @ferruccio ma io mi riferivo a quanto scritto qui sopra, in particolare alla mancata restituzione del deposito mai divenuto caparra al promissario acquirente in caso di mancato avveramento della clausola sospensiva.
Ciao @Jan80 perdonami se mi è sfuggito qualcosa o non ho compreso pienamente la tua osservazione 🤗

In ogni modo, applico a volte la sospensiva nelle proposte di acquisto ma il Venditore incassa la caparra e poi aspetta comunicazioni dal Proponente di sapere se intende proseguire o meno in base a quanto gli ha detto la banca, se avrà quindi i soldi o no. È chiaro che se il Proponente non vá avanti per mancanza di fondi non è colpa del Venditore; chiedere al Venditore di restituire l'acconto è davvero paradossale.

Vedo che ci sono tantissime varianti, come questa in commento e forse lo potrà sembrare anche la mia ma quando c'è una regola chiara del "io dò una cosa a te e tu dai una cosa a me" si percepisce sempre molto equilibrio da entrambe le parti e le cose sono molto più chiare ☺️👋
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Quindi un deposito che o diverrà caparra o una sorta di indennizzo per il tempo perso dal venditore. Lo trovo interessante, soprattutto perché screma i perditempo.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
chiedere al Venditore di restituire l'acconto è davvero paradossale.
Ma è acconto, come scrivi ora, o caparra, come avevi scritto prima ?
E poi, anche se mi sembra logico che il venditore trattenga una somma se il mutuo non passa, come fare a giustificare la cosa, se la condizione è sospensiva ?
Secondo me dovrebbe parlarsi piuttosto di penale, non di caparra (o acconto).
 

ferruccio

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ma è acconto, come scrivi ora, o caparra, come avevi scritto prima ?
E poi, anche se mi sembra logico che il venditore trattenga una somma se il mutuo non passa, come fare a giustificare la cosa, se la condizione è sospensiva ?
Secondo me dovrebbe parlarsi piuttosto di penale, non di caparra (o acconto).
Ciao @francesca63 ,
La condizione "sospende" gli effetti futuri del contratto concluso; quindi il contratto prevede il pagamento di una caparra alla firma (cioè banalmente, io vendo e tu compri) e poi in futuro vediamo come si mette ad.es. con il mutuo.
Se non mi danno il mutuo, io perdo la caparra e tu (venditore) non puoi agire nei miei confronti perché ti avevo detto fin dall'inizio che non avevo i soldi per comprarmi la casa. Non è affatto una penale. E', appunto, una spspensiva di un contratto concluso, in orgine, normalmente.
 

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