La parte debole è il consumatore (cioè l'acquirente o il venditore), e non il professionista (cioè il mediatore professionale, iscritto nel ruolo degli agenti d'affari in mediazione). Lo stabilisce il Codice del consumatore che è legge dello Stato italiano ormai da diversi anni, come da tantissimi anni lo ha stabilito l'Unione europea, vincolante per i Paesi membri, quale l'Italia.
Quindi lo sanno anche le pietre che la parte debole, nel rapporto di mediazione, non è il mediatore.
Mi pemetto di dire che se Tu riuscissi a prescindere da una visione corporativistica, che Ti porta a tutere le ragioni del Tuo collega "a prescindere", forse riusciresti ad esser più obiettivo.
Per finire io non sono nè un mediatore nè un cliente deluso, ma solo una persona a cui non piacciono i profittatori, gli scorretti ed i furbi come nel caso oggetto di dicussione.
Quindi lo sanno anche le pietre che la parte debole, nel rapporto di mediazione, non è il mediatore.
Mi pemetto di dire che se Tu riuscissi a prescindere da una visione corporativistica, che Ti porta a tutere le ragioni del Tuo collega "a prescindere", forse riusciresti ad esser più obiettivo.
Per finire io non sono nè un mediatore nè un cliente deluso, ma solo una persona a cui non piacciono i profittatori, gli scorretti ed i furbi come nel caso oggetto di dicussione.