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Ciao Laura come vedi succedono di queste farse.Mi e' difficile credere che il titolare ne fosse allo scuro. Buonanotte fiorellino! I clienti parlano......
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Ciao Laura come vedi succedono di queste farse.Mi e' difficile credere che il titolare ne fosse allo scuro. Buonanotte fiorellino! I clienti parlano......
Semplice.
Compromesso per casa da 330k, provvigione al 3%, circa 10k. Assegno di 5k all'agente, indicata pero' come caparra in deposito presso l'agente. Il venditore accetta, ma "ri..." immediatamente dopo. Da' 5k al compratore come risarcimento caparra, ma che deve poi immediatamente girare al'AI come saldo provvigioni. Totale: 5k, da spartirsi tra AI e venditore. Non son tanti, ma su cifre "discrete" non indifferente.
Se poi il venditore "fa il duro" e non restituisce caparra, perche' lui non l'ha vista (assegno intestato all'AI) ecco che il compratore deve sganciare di tasca sua anche i restanti 5k, salvo poi portare tutto in tribunale, che, sinceramente, nessuno ci va per 5k (la sola caparra), tanto piu' che ti possono rinfacciare del perche' hai fatto l'assegno all'AI e non al venditore, esito tutt'altro che scontato.
10k, freschi-freschi.
La truffa e' servita. Ma implica, nel caso piu' semplice, che la caparra non sia sufficiente a pagare la provvigione. Per questo dev'essere sempre sostanziosa, altrimenti e' possibile (nel primo caso, perfettamente legale e funzionante anche nel caso di assegno intestato al venditore) perdere dei bei soldini senza avere in mano nulla.
Non voglio entrare nel merito della questione, sarà materia del tribunale, ma penso che se io fossi un pezzo grosso di Tecnocasa non esiterei a rimborsare le perdite a chi ha dato fiducia a quel nome. Sarebbe un modo per evitare di allontanare ancor più la gente dagli agenti immobiliari e non getterebbe discredito su un franchising
così conosciuto. Ma non credo che questo suggerimento sarà accolto.
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