ferruccio

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Buongiorno Ferruccio,
In catasto e’ l’unica planimetria, quindi è quella d’impianto, dove non è presente il wc o altro es. ripostiglio… presumo che la finestra è il wc siano stati costruiti successivamente. ….
In comune non esiste alcuna documentazione…
Il venditore ha acquistato da privato..
Grazie per le risposte @Giuppidel . Se il tuo venditore ha acquistato, a sua volta, da un privato e non lo hai/avete già fatto, sarebbe opportuno a mio modesto avviso andare a ritroso con la lettura dei vari atti di provenienza fino ad arrivare (immagino) al primo trasferimento costruttore-acquirente e capire come hanno trattato appunto la parte urbanistica. Per carità, parliamo di 50 anni fa e molto probabilmente in situazioni in cui non ancora vigeva un Prg etc. , ma in Comune se pur in mancanza di elaborati o altro, di certo non possono fare solo "spallucce"...
Inoltre, parlandoci tu di "complesso di villette" ci si potrebbe informare su altre vendite recenti (se ce ne sono) e leggere atti etc. Per le difformità catastali che hai illustrato non credo ci siano particolari difficoltà a sistemarle, ma su questo punto sapranno meglio dire i tecnici... Grazie.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
In comune non esiste alcuna documentazione…
Da chiarire se il Comune riconosce l'esistenza di tale titolo edilizio e non lo trova oppure se dichiara che l'edificio non ha titoli edilizi validi per la sua realizzazione.
Dovrebbero comunque esistere ulteriori pratiche contenenti gli elaborati grafici non recuperati, come la denuncia dei lavori (se il fabbricato è in c.a. o struttura metallica) e l'autorizzazione all' abitabilità/usabilità.
 

Giuppidel

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie per le risposte @Giuppidel . Se il tuo venditore ha acquistato, a sua volta, da un privato e non lo hai/avete già fatto, sarebbe opportuno a mio modesto avviso andare a ritroso con la lettura dei vari atti di provenienza fino ad arrivare (immagino) al primo trasferimento costruttore-acquirente e capire come hanno trattato appunto la parte urbanistica. Per carità, parliamo di 50 anni fa e molto probabilmente in situazioni in cui non ancora vigeva un Prg etc. , ma in Comune se pur in mancanza di elaborati o altro, di certo non possono fare solo "spallucce"...
Inoltre, parlandoci tu di "complesso di villette" ci si potrebbe informare su altre vendite recenti (se ce ne sono) e leggere atti etc. Per le difformità catastali che hai illustrato non credo ci siano particolari difficoltà a sistemarle, ma su questo punto sapranno meglio dire i tecnici... Grazie.
Grazie a te Ferruccio, sicuramente seguirò i tuoi consigli!
 

Giuppidel

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Da chiarire se il Comune riconosce l'esistenza di tale titolo edilizio e non lo trova oppure se dichiara che l'edificio non ha titoli edilizi validi per la sua realizzazione.
Dovrebbero comunque esistere ulteriori pratiche contenenti gli elaborati grafici non recuperati, come la denuncia dei lavori (se il fabbricato è in c.a. o struttura metallica) e l'autorizzazione all' abitabilità/usabilità.

Da chiarire se il Comune riconosce l'esistenza di tale titolo edilizio e non lo trova oppure se dichiara che l'edificio non ha titoli edilizi validi per la sua realizzazione.
Dovrebbero comunque esistere ulteriori pratiche contenenti gli elaborati grafici non recuperati, come la denuncia dei lavori (se il fabbricato è in c.a. o struttura metallica) e l'autorizzazione all' abitabilità/usabilità.
Grazie Jan,
Si il comune lo riconosce ma non lo trova.
L’abitabilità non ci dovrebbe essere , verifico meglio( se non erro in quel periodo non era obbligatoria ) quindi mi confermi che se la denuncia dei lavori e gli elaborati sono presenti al genio civile , questi ultimi sostanzialmente sono quelli presentati al comune?

Grazie.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
L'abitabilità era obbligatoria, dal 2003 si chiude un occhio per quelle precedenti.

Alla denuncia dei lavori doveva essere allegata una copia del progetto architettonico..... Non sempre c'è!
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Buongiorno,
mi chiamo Giuseppe.
Sono in trattativa per l’acquisto di un villetta, il comune non trova la pratica di autorizzazione edilizia.
Il proprietario ha il nulla osta concesso del comune nell’anno 1973.
Il nulla osta e’relativo alla costruzione di un complesso di villette…
Non si trovano gli elaborati grafici.

Presente la planimetria catastale presentata nell’anno 1978, dove sono presenti difformità nello stato di fatto del piano terra.
Attualmente risulta una finestra ed un wc non presenti nella planimetria catastale.

Gentilmente alla luce di quanto esposto, gradirei dei suggerimenti per poter procedere in sicurezza, e soprattutto non avere responsabilità future…
Grazie.
Giuseppe
Nel nulla osta e/o licenza non c'è una descrizione della villetta, potresti postare il nulla osta oscurando i dati personali.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
A naso direi che facendo l'accesso agli atti il comune deve (prima o poi) dichiarare che per il fabbricato esistono o esistevano i permessi, e che gli elaborati sono andati smarriti.
Eventualmente a quel punto si prende come base di partenza la planimetria d'impianto.

Tutto da verificare con un tecnico in ogni caso, non vedo vie d'uscita da questo.
 

Giuppidel

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buon pomeriggio, in merito al mio quesito ed in considerazione del nuovo decreto sulla casa, ritenete ci siano delle novità applicabili alla mia situazione in considerazione al titolo abilitativo sprovvisto di elaborati grafici che il comune dichiara di non trovare….
In considerazione delle semplificazioni circa lo stato legittimo e delle nuove regole dei rapporti cittadino istituzioni urbanistiche, nel mio caso specifico , (silenzio -assenso) presentando una scia in sanatoria per sanare le difformità interne ed una richiesta di accertamento di conformità (doppia?) per superare la mancanza di eleborati , il comune se non risponde entro 45 giorni, potrei ritenere risolta la questione chi ho esposto?
Grazie.
Giuseppe
 

ferruccio

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Buon pomeriggio, in merito al mio quesito ed in considerazione del nuovo decreto sulla casa, ritenete ci siano delle novità applicabili alla mia situazione in considerazione al titolo abilitativo sprovvisto di elaborati grafici che il comune dichiara di non trovare….
In considerazione delle semplificazioni circa lo stato legittimo e delle nuove regole dei rapporti cittadino istituzioni urbanistiche, nel mio caso specifico , (silenzio -assenso) presentando una scia in sanatoria per sanare le difformità interne ed una richiesta di accertamento di conformità (doppia?) per superare la mancanza di eleborati , il comune se non risponde entro 45 giorni, potrei ritenere risolta la questione chi ho esposto?
Grazie.
Giuseppe
@Giuppidel bella gatta a pelare!
Prenditi un buon tecnico, tanta pazienza e sedetevi di fianco al Dirigente del Comune per trovare una soluzione.

Circa il nuovo decreto (vedremo forse domani), da agente immobiliare, viene proprio da chiedermi: ma a che serve se, praticamente, l'attuale T.U. è usato pure per fare il caffè? Se ci hanno detto che la doppia conformità del T.U. significa che "se si poteva allora...si può fare oggi" e, vai giù con la caccia alle streghe e ad andare a ritroso nel tempo fino agli anni 60 e 70 e oltre, a cosa serve adesso la nuova legge che, sembra, voglia eliminare appunto la doppia conformità??
Mi chiedo: ma allora, "qualche" pratica edilizia potrebbe aver sanato cose insanabili utilizzando impropriamente l'attuale T.U. a discapito del malcapitato di turno che si è trovato a vendere un immobile? Forse abbiamo stravolto e male interpretato una legge che, per una volta tanto, era chiara e che metteva la parola fine ai "condoni"?
 

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