purtroppo per i ricchi romani ho l'impressione che abbiano perso il treno e stiano per prendere una cantonata.
Londra è una bellissima città dove lo stile non viene ostentato ma esportato, esportato al punto che chiunque si trovi in possesso del necessario capitale possa acquistarne un po'...
All'inizio della crisi fu il settore finanziario a subire la prima drammatica scossa sismica del terremoto economico che gli è succeduto.
Nella city c'erano quartieri alla moda dove gli aspiranti Soru della finanza londinese avevano scelto di vivere e si erano aggregati al punto da determinarne una percentuale maggioritaria.
Con quelle violente ondate di licenziamenti e di drammatiche impossibilità economiche per far fronte all'acquisto fatto (il boom aveva determinato il volume crescente delle compravendite in zona concentrandone i picchi negli anni della new economy e appena successivi, così come la crisi ne ha concentrato le vendite in modo esponenziale, limitandole a pochi mesi)
...tutti noi sappiamo cosa accade quando arrivano in tempi brevissimi sul mercato beni in quantità tale da saturarlo.
...i prezzi crollano.
...ma Londra non è Acireale e subito sono intervenuti gli investitori stranieri più accorti.
Personalmente ho due amici che in quel periodo hanno acquistato in quelle zone e mi parlavano di trattative comunque lunghe e più complesse di quelle locali.
...ma ora tutto si è calmierato, normale che ancora ci siano molte persone che pensano che acquistare a Londra (moneta, politica, stabilità, appoggio usa) possa essere altrettanto valido, anche nel 2000 c'era chi riteneva che stm e seat p.g. fossero sottoquotate...