Non devi convincere me ma i giudici. Inoltre pensare a un prezzo che raggiunto fa scattare comunque un compenso Non è mediazione, lo dico da diversi anni e credo che a breve possa diventare giurisprudenza consolidata... Poi sta storia della serietà ... La posso capire ma rientra nel cercare di ridurre un rischio che nella mediazione invece è implicito: le parti devono esser libere come il mediatore altrimenti siamo in regimi contrattuali... Credo sia molto difficile in quel caso rimanere mediatori e quindiaverne i diritti. Inoltre, ritengo che se un proprietario rifiuta una proposta ha le sue ragioni per farlo, io dal canto mio, potrò condividerle o rifiutarle, nel primo caso continu ip lavoro nel secondo, lo mando a fare un bagno e lo schedul tra gli inaffidabli. Sono i rischi naturali del vero mestiere del mediatore... Ogni tentativo di limitare la libertà di tutti gli "attori" è a mio parere un contratto... E i contratti creano obbligazioni e quindi dipendenza ... Il tempo ...
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Per la pubblicità. I notai hanno un contenuto univoco, un corpo di categoria definito, sono abbastanza modesti da salerei uniformare almeno nelle linee guida. Per gli ai è diverso, abbiamo un codice dico come associazioni, per molti è carta straccia, come sottolinei te alcuni si fan intestare l'assegno altri invece fanno le aste ( sono banditori e si spacciano per mediatori) con proposte di un mese ... Poi alcuni fanno la privacy altri manco ci pensano, alcuni studiano altri sanno già tutto... Cosa pubblicizzi? Ci vuole contenuto per pubblicizzare un servizio... Quale contenuto pubblicizzi quando ci sono 50 modi di operare? Potresti rispondere l'unico corretto, quello del cc... Ma allora probabilmente anche tu sei fuori