In attesa dell'uscita dei regolamenti attuativi ogni opinione trova la sua giustificazione. Una considerazione è certa: gli interessi di parte, seppur mascherati dal buon senso, prevalgono, come sempre in Italia, sull'interesse generale. Giusto valorizzare la professionalità di questo campo lavorativo ma pensare all'esame come unico strumento qualificante , credo non sia intelletualmente corretto. Dando per scontata la onestà delle persone chi darà più affidamento professionale un diplomato che ha svolto differenti attività ma ha passato l'esame da poco tempo o un laureato in giurisprudenza o ingegnere o architetto con esperienza pluriennale che ha frequentato il corso ma non ha dato l'esame ? La legge 39 /89 teneva conto del grado di istruzione mentre la legge 57/ 2001 valorizza solo l'esame, forse visto come unico mezzo per falcidiare le fila della concorrenza. Meditate gente , meditate!!
Il mio parere personale per professionalizzare la notrra categoria occorre:
- per i nuovi iscritti corso di preparazione di almeno 200 ore e un esame scritto e orale presso le CCIAA
- per gli iscritti formazione continua con obbligo di almeno 10 crediti formativi da verificare ogni 2 anni ( es.: partecipazione ( in 2 anni !!!) ad almeno 10 tra corsi, meeting, convegni ecc.) il tutto sull' esempio degli obblighi degli iscritti agli albi professionali