C
clapat
Ospite
Posso chiedere a tutti quanti cosa vi hanno fatto studiare e poi chiesto circa i criteri per la valutazione di aziende commerciali?.. Ad esempio: bar, ristoranti, abbigliamento, ferramenta, forni, supermercati, alberghi..
Perché quell' esame abilita anche alla intermediazione di aziende.
A chi denigrava i vecchi esami farà piacere sapere che in tempi passati, parlo di quasi quaranta anni fa, l' esame verteva anche sulla valutazione di esercizi commerciali, con particolare "accanimento" sugli esercizi pubblici (era stata appena sostituita l' ige con l' IVA e ancora c' era il regime di blocco dei fitti).
E posso raccontare l' aneddoto del candidato (un sensale abusivo che operava essenzialmente in centro storico) che stava dando dell' imbecille all' autore del libretto sul quale aveva studiato, circa i criteri di valutazione dei bar. Dei due esaminatori uno se la rideva beatamente, l' altro era incavolato nero. Il secondo era l' autore del libretto. La conclusione fu che l' ex sensale abusivo diede una lezione all' esaminatore scrittore del libretto su come si stima un bar, un ristorante e gli immobili in genere, distinguendo tra abitativi, commerciali e tutte le altre destinazioni e gli dovettero dare un voto tra l' 8 e il 9, con l' esaminatore che se la rideva che chiedeva insistentemente il 10 pieno.
Tutta questa storia solo per dire che ci sono sempre state persone più che preparate a fare il mediatore a prescindere dal patentino o dalla difficoltà dell' esame.
Ma essere contrari alla liberalizzazione mi sembra una difesa sterile per il mantenimento di una posizione, che avvantaggia proprio i meno preparati (patentati) a discapito di una categoria che teme il confronto con la libera concorrenza. Altro che volontà di immettere sul mercato Agenti Immobiliari preparati, mi sembra, molto meno ipocritamente, voler limitare la concorrenza in difesa dell' orticello proprio. Anche se moltissimi abilitati non hanno la minima idea di come coltivarlo né di come mettere in fila due parole in italiano, correttamente.
Buona settimana e attendo vostre valutazioni sull' altro quesito circa i procacciatori di affari. Grazie.
Perché quell' esame abilita anche alla intermediazione di aziende.
A chi denigrava i vecchi esami farà piacere sapere che in tempi passati, parlo di quasi quaranta anni fa, l' esame verteva anche sulla valutazione di esercizi commerciali, con particolare "accanimento" sugli esercizi pubblici (era stata appena sostituita l' ige con l' IVA e ancora c' era il regime di blocco dei fitti).
E posso raccontare l' aneddoto del candidato (un sensale abusivo che operava essenzialmente in centro storico) che stava dando dell' imbecille all' autore del libretto sul quale aveva studiato, circa i criteri di valutazione dei bar. Dei due esaminatori uno se la rideva beatamente, l' altro era incavolato nero. Il secondo era l' autore del libretto. La conclusione fu che l' ex sensale abusivo diede una lezione all' esaminatore scrittore del libretto su come si stima un bar, un ristorante e gli immobili in genere, distinguendo tra abitativi, commerciali e tutte le altre destinazioni e gli dovettero dare un voto tra l' 8 e il 9, con l' esaminatore che se la rideva che chiedeva insistentemente il 10 pieno.
Tutta questa storia solo per dire che ci sono sempre state persone più che preparate a fare il mediatore a prescindere dal patentino o dalla difficoltà dell' esame.
Ma essere contrari alla liberalizzazione mi sembra una difesa sterile per il mantenimento di una posizione, che avvantaggia proprio i meno preparati (patentati) a discapito di una categoria che teme il confronto con la libera concorrenza. Altro che volontà di immettere sul mercato Agenti Immobiliari preparati, mi sembra, molto meno ipocritamente, voler limitare la concorrenza in difesa dell' orticello proprio. Anche se moltissimi abilitati non hanno la minima idea di come coltivarlo né di come mettere in fila due parole in italiano, correttamente.
Buona settimana e attendo vostre valutazioni sull' altro quesito circa i procacciatori di affari. Grazie.