Dico anche la mia; apprezzo la professionalità di chiunque lavori seriamente e con competenza e dedizione, a prescindere dal lavoro, dal censo e, per quanto riguarda il nostro settore, dall’entità delle vendite.
Disdegno chi lavora poco seriamente, che sia ricco o meno, soprattutto se così mette in difficoltà chi riponeva fiducia nel suo lavoro.
Non apprezzo la ricchezza sbattuta in faccia agli altri, e anzi mi è stato insegnato che chi è nato più fortunato non ne ha gran merito personale, e non c’è motivo di vantarsene ( anche se capisco la pulsione umana che spinge in dal senso, e che probabilmente a volte spinge anche me).
Ugualmente non mi piace che chi non si da da fare provi invidia per chi ha successo , e ha dedicato anni alla preparazione e allo studio, in vista del raggiungimento di importanti traguardi.
Detto questo, per concludere, credo che un po’ di ironia ( e autoironia) ci possa stare, meno l’irrisione delle difficoltà o degli insuccessi altrui, o le vanterie, soprattutto in un periodo così difficile dal punto di vista economico per molte persone.
Il bar di immobilio è grande abbastanza per accogliere tutte le discussioni possibili, anche quelle più surreali, mentre alle domande degli utenti preferisco leggere risposte pertinenti, legate alle esperienze di vita e lavoro quotidiano e tendenti alla soluzione dei problemi.