Ciao a tutti,
Io sono acquirente, ho un compromesso datato dicembre 2015 già registrato con tutti i crismi, e sto per andare al rogito a settembre. Dopo una semplice visita all'immobile con il venditore per constatare (dato che manca un mese circa al rogito) che i mobili fossero stati completamente rimossi da ogni stanza (perché promesso in vendita libero da mobilio e persone) mi accorgo che è stata asportata una fontana interna in marmo bianco (vasca di 2mq con statua di 140cm con tanto di gioco d acqua) lasciando un buco sul pavimento, il marmo circostante rotto (dal martello pneumatico usato per L asportazione del manufatto), e il muro attorno rotto anche esso perché probabilmente conteneva la pompa dell acqua o altro (rotto con una mazza da muratore presumo).
A mio avviso tale manufatto costituiva opera fissa facente parte dell immobile così come visto e piaciuto in prima visita e conseguente compromesso, al pari di lavandino, wc, impianti, porte e finestre, Etc. essendo inoltre collegato all impianto idrico e cementato nel pavimento tanto da essere la vasca stessa il pavimento (non appoggiata ma proprio a sostituzione del pavimento) e NON un semplice mobile da traslocare (prova ulteriore ne è anche il fatto che per spostarla sia stato rotto il pavimento circostante, così come il muro..).
Quindi in sostanza L immobile promesso in vendita non è più come visto e piaciuto in sede di compromesso (dato che anche la fontana stessa era parte fissa della dotazione del immobile ed ha contribuito a farmelo piacere e valutare il prezzo concordato), è stato sciacallato dallo stesso venditore che ora mi viene a dire che per lui era un semplice mobilio.
Ora il danno è triplice: asportazione di opera fissa (perché era cementata e sostituiva il marmo del pavimento, dato che ora mi rimane il buco con la soletta a vista) dal valore stimabile in circa 5/8mila euro, mancanza del pavimento al suo posto + rottura di quello circostante (marmo rosso di levanto), rottura del muro circostante in più punti.
Ho intenzione di chiedere i danni tramite avvocato precisando altrimenti di voler risolvere il contratto per inadempienza del venditore nella custodia del bene promesso in vendita chiedendo il doppio della caparra versata (punto già previsto dal preliminare registrato).
Voi cosa ne pensate?
Grazie
Io sono acquirente, ho un compromesso datato dicembre 2015 già registrato con tutti i crismi, e sto per andare al rogito a settembre. Dopo una semplice visita all'immobile con il venditore per constatare (dato che manca un mese circa al rogito) che i mobili fossero stati completamente rimossi da ogni stanza (perché promesso in vendita libero da mobilio e persone) mi accorgo che è stata asportata una fontana interna in marmo bianco (vasca di 2mq con statua di 140cm con tanto di gioco d acqua) lasciando un buco sul pavimento, il marmo circostante rotto (dal martello pneumatico usato per L asportazione del manufatto), e il muro attorno rotto anche esso perché probabilmente conteneva la pompa dell acqua o altro (rotto con una mazza da muratore presumo).
A mio avviso tale manufatto costituiva opera fissa facente parte dell immobile così come visto e piaciuto in prima visita e conseguente compromesso, al pari di lavandino, wc, impianti, porte e finestre, Etc. essendo inoltre collegato all impianto idrico e cementato nel pavimento tanto da essere la vasca stessa il pavimento (non appoggiata ma proprio a sostituzione del pavimento) e NON un semplice mobile da traslocare (prova ulteriore ne è anche il fatto che per spostarla sia stato rotto il pavimento circostante, così come il muro..).
Quindi in sostanza L immobile promesso in vendita non è più come visto e piaciuto in sede di compromesso (dato che anche la fontana stessa era parte fissa della dotazione del immobile ed ha contribuito a farmelo piacere e valutare il prezzo concordato), è stato sciacallato dallo stesso venditore che ora mi viene a dire che per lui era un semplice mobilio.
Ora il danno è triplice: asportazione di opera fissa (perché era cementata e sostituiva il marmo del pavimento, dato che ora mi rimane il buco con la soletta a vista) dal valore stimabile in circa 5/8mila euro, mancanza del pavimento al suo posto + rottura di quello circostante (marmo rosso di levanto), rottura del muro circostante in più punti.
Ho intenzione di chiedere i danni tramite avvocato precisando altrimenti di voler risolvere il contratto per inadempienza del venditore nella custodia del bene promesso in vendita chiedendo il doppio della caparra versata (punto già previsto dal preliminare registrato).
Voi cosa ne pensate?
Grazie