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Non vorrei violare le regole di immobilio indicando il sito in cui c'è la soluzione di tutti questi problemi, però se cercate lo trovate facilmente; sappiate però che per garantire tutti ci vuole una contrattualistica doppia, costruita con contratti tipici collegati tra di loro, con un solo contratto non si va da nessuna parte e si resta impigliati nelle problematiche che evete più o meno tutti evidenziato...
Grazie del ricordo e dei lunghi esami sul tema fatti con il contibuto generale e l'altrettanto generale orientamento di lasciare agli americani gli esperimenti.Io mi sono documentata ma non mi sembra che questa formula dell'affitto con riscatto sia esente da problemi, come dice H&F, forse sarebbe meglio proporre una vendita dilazionata con cambiali ipotecarie.
Che ne dici Fabrizio?
Più i costi medici di depressione e mal di fegato, e per anni.La vendita con pagamento dilazionato è la soluzione migliore (secondo me) a fronte di un acquirente con un capitale iniziale di almeno il 30-35% del prezzo di vendita pattuito. In caso di mancato saldo il venditore non potrà rientrare in possesso dell'immobile, ma solo escutere il saldo attraverso la garanzia e la conseguente messa all'asta dell'immobile. In caso di pagameto dilazionato il conservatore dei registri iscriverà sull'immobile un ipoteca legale di primo grado pari al valore del saldo ancora da effettuare in automatico e con costi irrisori, la problematica risiede nei tempi e costi della procedura esecutiva e nel fatto che il ricavato delle vendite concorsuali difficilmente supera il 20-30% dell'effettivo valore di mercato dell'immobile venduto forzosamente.
Non mi sembra una soluzione praticabile per l'ovvio motivo che l'ipoteca da accendere a garanzia delle cambiali dovrebbe essere sull'immobile oggetto del contratto per cui il proprietario dovrebbe autorizzare l'ipoteca sul suo immobile con il rischio che se l'acquirente non paga, si ritrova il proprio immobile ipotecato e da pagare ( dovrebbe pagare se stesso ) Fabrizioforse sarebbe meglio proporre una vendita dilazionata con cambiali ipotecarie.
Che ne dici Fabrizio?
Purtroppo la formula Rent to Buy non trova da noi una grande e facile applicazione pratica per motivi legislativi, non è mai stata adeguatamente normata perchè, come ricordava Cretese, l'affitto a riscatto è stato sempre concepito ( in Italia ) come l'acquisto a riscatto da Enti pubblici. Di per sè la formula non è sbagliata, il discorso è che potrebbe presentare problemi futuri di lunga soluzione... per dircela chiaramente... se una volta iniziato il pagamento dovessero in seguito inserirsi problematiche tipo : ipoteche, pignoramenti o altro, con i tempi della giustizia che abbiamo riavere indietro i soldi sarebbe un miraggio, per cui il capitale man mano versato dall'acquirente deve essere garantito mediante una fideiussione o altra formula... facile a dirsi ma difficile ad applicarsi nella pratica.
Non mi sembra una soluzione praticabile per l'ovvio motivo che l'ipoteca da accendere a garanzia delle cambiali dovrebbe essere sull'immobile oggetto del contratto per cui il proprietario dovrebbe autorizzare l'ipoteca sul suo immobile con il rischio che se l'acquirente non paga, si ritrova il proprio immobile ipotecato e da pagare ( dovrebbe pagare se stesso ) Fabrizio
Ma i rischi sono enormi : si recupera qualcosa ed in tempi lunghi : il Notariato adotta questa strada che secondo lui è di garanzia. Ma Kolia ha fatto i conti della perdita.Grazie Fabrizio, allora é più fattibile la soluzione proposta da Kolia Cassin
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