E' importante prima di tutto fare un' analisi dell'immobile, dove é collocato, se é appetibile, se il suo prezzo si avvicina alle valutazioni di mercato; se positiva, il deprezzo all'asta può essere solo del 30%, l'acquirente dovrebbe avere un capitale iniziale almeno del 50%, così in caso di asta, il venditore recupera le sue somme.La vendita con pagamento dilazionato è la soluzione migliore (secondo me) a fronte di un acquirente con un capitale iniziale di almeno il 30-35% del prezzo di vendita pattuito. In caso di mancato saldo il venditore non potrà rientrare in possesso dell'immobile, ma solo escutere il saldo attraverso la garanzia e la conseguente messa all'asta dell'immobile. In caso di pagameto dilazionato il conservatore dei registri iscriverà sull'immobile un ipoteca legale di primo grado pari al valore del saldo ancora da effettuare in automatico e con costi irrisori, la problematica risiede nei tempi e costi della procedura esecutiva e nel fatto che il ricavato delle vendite concorsuali difficilmente supera il 20-30% dell'effettivo valore di mercato dell'immobile venduto forzosamente.
Es:
Immobile prezzo 150.000
Rogito € 75.000
Eventuale deprezzo all'asta di € 30% = 150.000 - 45.000 = € 105.000.
75.000 sono già state pagate + 105.000 = 155.000 compreso gli spiccioli.
Per quanto tempo consigli questa dilazione?