L'immobile ha un costo di € 275.000 oltre IVA 4% per il quale è già stata versata una caparra pari a €. 50.000...diverse banche hanno rifiutato il mutuo al mio cliente artigiano a causa del suo basso reddito, e dicono che il max mutuo concedibile, visto il suo esiguo reddito potrebbe essere €.170.000. Quindi per poter concludere la compravendita, calcolando IVA 4% e detraendo caparra versata e mutuo concedibile, al mio cliente mancherebbero circa €. 66.000.
Con questi numeri, non trovo altra soluzione che fare un cotratto per quarantotto mesi di affitto con riscatto, lui mi dovrà pagare un canone mensile di 1850€. dei quali 1350 € andranno a quota capitale e 500€ per interessi che io sto pagando alla banca già da 9 mesi nell'attesa che lui trovasse il mutuo.
Ora però ho molti dubbi:
1) Come deve essere fatto un contratto del genere ? esistono delle bozze?
2) devo dare poliza fidejussoria sulle somme versate ? mi riferisco ai canoni di affitto, per non incorrere nella nullità del contratto
3) sui canoni di locazione che io ricevo ci devo pagare le tasse? o vanno trattati come acconto prezzo?
Se avete capito io sto solo cercando di aiutare il mio cliente a trovare la soluzione ai suoi problemi. contrariamente incasserei la caparra e venderei a terzi.
Vorrei un vostro aiuto a trovare anche altre soluzioni.
Grazie
Intervenendo contemporaneamente alla banca, l'unica garanzia disponibile, l'ipoteca, andrebbe alla banca e niente a te.
Quindi lo schema "rent-to-buy" o simili non lo vedo pertinente.
Aggiungi che se il compratore versa già il suo massimo reddito alla banca non può più dare niente a te.
Lo schema dovrebbe essere allora che per 48 mesi tu fai l'affitto e poi lui compra e stipula il mutuo dopo i 48 mesi.
Fra 48 mesi la banca sarà sempre disponibile a concedere quel mutuo ?
In questi 48 mesi saresti tu il proprietario ?
In base a come progetti il tuo rapporto con il compratore si può proporre un testo di contratto, contenete le garanzie reciproche per il progetto ( i 48 mesi e le possibili inadempienze ), e sottoporlo ad un notaio che deve dare il nullaosta, soprattutto sulla trascrivilità di esso.