STUDIO DUCHEMINO

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Il contratto è concluso quando al proponente viene comunicata l’avvenuta accettazione della proposta: in quel momento sorge il diritto alla provvigione.
Non quando il venditore firma la proposta.

Se nel contratto concluso è inserita una (o più) condizione sospensiva, il contratto, pur valido, non è ancora efficace: in quel caso il diritto alla provvigione sorge solo all’avverarsi della condizione.



Se c’è sospensiva questa è una dicitura non corretta, meglio far modificare.
E comunque, come detto sopra, l’accettazione della proposta non è sufficiente , serve che l’accettazione stessa sia comunicata al proponente.

Codice Civile
Non quando viene comunicata, ma quando ne viene a conoscenza l'acquirente.
 

janapiana

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Allora la clausola condizionale deve ricollegarsi ad un evento preciso (nomina del geometra o scoprire difformità edilizie?)
Non sono sicura di capire ?
Che una clausola specifica deve essere ben scritta e chiara, per esempio non solo che voglio nominare un geometra, ma con le conseguenze se i suoi risultati trovano un problema, per esempio di conformita'?
 

STUDIO DUCHEMINO

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Non sono sicura di capire ?
Che una clausola specifica deve essere ben scritta e chiara, per esempio non solo che voglio nominare un geometra, ma con le conseguenze se i suoi risultati trovano un problema, per esempio di conformita'?
E' ovvio che la clausola condizionale deve essere chiara, espressa, trasparente: collegare ad un evento futuro e incerto una conseguenza, che sarà ovviamente il perdere o acquisire efficacia il contratto, a seconda del tipo di clausola. Possiamo pensare non si debba arrivare ad una minuziosa descrizione delle conseguenze, ma stiamo parlando di voler sospendere l'efficacia in attesa di scoprire le eventuali magagne nella pratica edilizio-urbanistica, sicché non stiamo parlando di noccioline.
Se scritta a vanvera, è una clausola che va interpretata e può darsi anche che non abbia effetto.
 

janapiana

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E' ovvio che la clausola condizionale deve essere chiara, espressa, trasparente: collegare ad un evento futuro e incerto una conseguenza, che sarà ovviamente il perdere o acquisire efficacia il contratto, a seconda del tipo di clausola. Possiamo pensare non si debba arrivare ad una minuziosa descrizione delle conseguenze, ma stiamo parlando di voler sospendere l'efficacia in attesa di scoprire le eventuali magagne nella pratica edilizio-urbanistica, sicché non stiamo parlando di noccioline.
Se scritta a vanvera, è una clausola che va interpretata e può darsi anche che non abbia effetto.
Grazie. capisco adesso :)
 

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