Condivido la prudenza di
@francesca63 .
A
@mariano iuliano: ti consiglio di rivolgersi ad un notaio di fiducia per la valutazione della sua situazione; ho l'impressione che un avvocato smanioso di lucrare su una causa di successione, ti porti fuori strada.
Aggiungo una considerazione: nei casi da te descritti, non sempre le azioni dei familiari prossimi (genitori e fratelli) sono dettate da volontà di approfittare delle condizioni del fratello/figlio con difficoltà, anzi.
Ammetti tu stesso che all'epoca avevi gravi disturbi: sarò un ottimista, ma nella generalità dei casi, in quelle situazioni, i genitori si preoccupano di proteggere i figli con problemi psichici da azioni sul patrimonio lesive dei suoi interessi, soprattutto quando non ci saranno più loro a provvedere o intervenire
In questo senso io riterrei che avere destinato l'usufrutto a te (oltre che alla mamma), miri proprio a creare una cortina di garanzia attorno a te. (Purtroppo le soluzioni possibili in tal senso non sono molte: del resto i genitori non potrebbero nemmeno penalizzare gli altri figli, e quella dell'usufrutto appare a me una soluzione piuttosto valida; le supposizioni di
@francesca63 avvalorano quanto scrivo)
Vedila dal lato positivo: consultati con un notaio serio e di esperienza.
Dici di non avere più rapporti coi fratelli: perchè? In casi come il tuo non è infrequente maturare una sorta di paranoia, che porta a diffidare di tutti.
Anche di chi ha cercato di proteggerti
Coraggio: se oggi stai bene, agisci come ti ho suggerito; spero che tutto si risolva con soddisfazione di tutti.