Wile, sono accordi che si prendono, l'acquirente è consapevole che dovrà sempre pagare x, di cui tot alla società di mediazione e tot quale prezzo che è stato oggetto di trattativa. Nessuna obiezione quando si è chiari.
Se lo so prima della trattativa, nessuna obiezione.
Dal post di Tobia avevo invece inteso che il raddoppio all'acquirente era stato fatto dopo la trattativa.
La reputo pero' una pratica estremamente discutibile. A questo punto l'AI dovrebbe diventare "mandatario" dell'acquirente e sapendo che per ovvi motivi l'AI gode sempre di un rapporto privilegiato con il venditore (specie se costruttore), il quale "gli porta il pane a casa" (cit. di un AI) l'equidistanza tra le parti si va a fare benedire. In poche parole l'AI fa pagare il "mandato" del costruttore all'acquirente.
Va bene, alla fine, girala da una parte o dall'altra (sconto di qua e provvigione di la') sono sempre solo i soldi dell'acquirente che girano.
Ma se a staccare l'assegno all'AI e' effettivamente il venditore, almeno figurativamente, c'e' un altro equilbrio.