Hai tutte le ragioni a sentirti disorientata e perplessa
Il problema è che viviamo in Italia "il paese di Pulcinella" dove siamo invasi da uffici ed Enti ... ufficio condoni ... Catasto ... Regioni in presenza di vincoli .... Sopraintendenze
100 uffici a volte per sbrigare una pratica invasi da burocrazia ..
Nelle fattispecie di esempi che hai portato possono esistere numerose variabili
Esempio immobili condonati in forza del primo condono che andava in deroga a tutti gli strumenti urbanistici vigenti
condonati e commercializzabili anche se non avevano proprio tutti i requisiti necessari riferiti alla salubrità e la vivibilità delle persone .... Se pur abitazioni ed accatastate come tali
La differenza è da ricercare tra quello che si intende per immobile comunque compravendibile su una base formale e un immobile urbanisticamente parlado regolare (una cosa è la validità di un negozio giuridico "compravendita" altra cosa è la leggittimità dal punto di vista della normativa)
Il Notaio che non informa non è privo da responsabilità se non, come immagino che sia stato anche nel tuo caso, si limita a raccogliere le dichiarazioni delle parti che dichiarano sotto la propria responsabilità la regolarità urbanistica e i requisiti per ottenere l'agibilità (il venditore dichiara e l'acquirente prende atto) .. l'atto è valido a tutti gli effetti visto che trattasi di immobile ante 67 è il notaio non è tenuto a citare i titoli abilitativi "progetto e licenza ed eventuali varianti abitabilità compresa)
Qui mi fermo altrimento scrivo un poema.
Comunque ad oggi anche il tuo immobile lo puoi vendere se trovi un acquirente che si accontenta della dicitura "ante 67" senza pretendere i titoli se esistenti
Di fatto lo devi informare e lui ti deve manlevare dall'obbligo di reperirli e fornirli acquistando l'immobile nello stato di fatto in cui si trova
Resta il fatto che se vai a richiedere un certificato di abitabilità (ancora ad oggi non indispensabile per procedere ad una compravendita ) il Comune non te lo rilascerà mai se l'immobile non è conforme ai requisiti previsti dal Testo Unico dell'edilizia o ai regolamenti del singolo Comune.
visto che sei cosi' competente e disponibile, per favore spiegami dove io acquirente ho dichiarato la regolarita' urbanistica...
nel mio rogito ci sono scritte le seguenti cose (cerco di estrarre tutto quello che capisco io avere una qualche attinenza):
"ai sensi del DPR 28 dicembre 2000 n.445 art.3 e 76, la parte venditrice avanti a me Notaio, resa edotta delle sanzioni penali comminate in caso di mendaci dichiarazioni, sotto sua personale responsabilita' dichiara che la costruzione dell'immobile del quale fa parte la porzione immobiliare oggetto del presente contratto e' iniziata anteriormente all'1 settembre 1967 e cio' ai sensi degli artt.46-48 del DPR 6 giugno 2001 n.380.
Dichiara inoltre che a seguito di esecuzione di opere in assenza di concessione e' stata presentata domanda di concessione in sanatoria presso il comune di Milano in data [***] 1986 [*riferimenti*] **** come da copia conforme **** e copia conforme della ricevuta di versamento della oblazione ****dichiara inoltre [***e qui c'e' una lunga sequela di pratiche e autorizzazioni che pero' riguardano un altro palazzo che fa parte dello stesso condominio e con cui ci sono parti in comune**]"
di cose che l'"acquirente" accetta o dichiara (escludendo le parti anagrafiche, gli importi e le modalita' del pagamento, l'accettazione del regolamento di condominio e l'impegno a pagare le spese condominiali) c'e' solo la parte sulle spese in cui c'e' scritto:
"si chiedono le agevolazioni fiscali della legge 28 dicembre 1995 n.549 articolo 3 comma 131 come modificate dalla legge ***[saranno i riferimenti normativi per le agevolazioni prima casa]
a tal fine la parte acquirente dichiara:
a) di impegnarsi a trasferire la residenza [etc,etc]
b) di non essere titolare esclusivo [etc.,etc-]
c) di non essere titolare neppure per quote [etc.etc.]
Entrambe le parti dichiarano che oggetto del presente atto e' una porzione di fabbricato destinata ad abitazione non di lusso secondo i criteri di cui al DM 2 agosto 1968 pubblicato sulla GU n.218 del 27 agosto 1969"
quello che ho capito io e' che in quest'ultima frase dichiariamo che non si tratta di abitazione di lusso per usufruire di agevolazioni prima casa, non che dichiaro la regolarita' urbanistica
nelle condizioni c''e scritto:
"quanto forma oggetto della vendita viene venduto e acquistato a corpo, nello stato di fatto in cui si trova, con tutte le relative azioni, ragioni, pertinenze, fissi e infissi, servitu' attive e passive, diritti ed obblighi condominiali, immessa la parte acquirente in luogo e stato di quella venditrice anche per quanto riguarda tutte le patuizioni relative al condominio"
ma non mi sembra che dica nulla sulla regolarita' urbanistica