irma

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Per il ricorso in appello i mei legali dicono non convenga perché non cambierebbe nulla, gli atti sono quelli e non si può aggiungere nulla di nuovo, quindi confermerebbero quanto scritto dal tribunale
Capirei se a dire così è un legale "nuovo", ma se dicono così i legali che hanno impostato la causa dall''inizio... è come ammettere che hanno impostato male la causa! Tutto dipende da cosa c'è scritto sul rogito, cosa è stato chiesto al Giudice (su quali articoli di legge era basata la domanda) e se il Giudice ha risposto adeguatamente ...
Se manca di agibilità, e non sei stata avvisata, hai buone possibilità di vincere in appello per aliud pro alio .. e anche il notaio avrebbe responsabilità professionali, per non averti avvisato che mancava il certificato di agibilità. Cosa c'è scritto sul Rogito? non hai ancora risposto a queste mie domande (post 35) :
- la sentenza ha motivato che il certificato di agibilità "per il CTU può essere acquisito con semplici lavorazioni"? e Chi dovrebbe fare questi lavori per ottenere il certificato?
- Sul rogito come è descritto l'immobile che hai acquistato? come magazzino in categoria catastale "C" o abitazione in categoria "A,"?
- Sul rogito si parla del cambio di destinazione d'uso, della relativa concessione edilizia e agibilità?
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Sonia Sibilla

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Capirei se a dire così è un legale "nuovo", ma se dicono così i legali che hanno impostato la causa dall''inizio... è come ammettere che hanno impostato male la causa! Tutto dipende da cosa c'è scritto sul rogito, cosa è stato chiesto al Giudice (su quali articoli di legge era basata la domanda) e se il Giudice ha risposto adeguatamente ...

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Ma infatti sono sicura che è così. è iniziata male sin dall'inizio. per la salubrità invece qualcuno sa se é legata alla prestazione energetica? Non vorrei prendere un'altra cantonata con la richiesta dell'agibilità
 
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Sonia Sibilla

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ci ha abitato


Tra l'altro su un immobile oggetto di cambio di destinazione d'uso la richiesta di agibilità dovrebbe essere citata in atto, così come le certificazioni degli impianti, dato che è stato oggetto di ristrutturazione. Chi è il soggetto venditore? Un privato che ha agito ristrutturato ecc oppure una società?
Un privato, nell'atto compare la richiesta di permesso per costruire e basta, quando ho visionato le pratiche all'ufficio edilizia del comune c'è un progetto che non corrisponde ai lavori svolti, lavori che non sono mai stati finiti. Nessun accenno nemmeno alle certificazioni degli impianti: inesistenti infatti. Ora dovrò fare un'altra causa per chiedere al venditore l'ottenimento dell'agibilità, non so come si svolgerà la cosa, deciderà lui chi dovrà fare i lavori oppure io? Io in casa mia non ce lo voglio:rabbia:
 

Sonia Sibilla

Membro Junior
Privato Cittadino
Accertare l'inesistenza del certificato di agibilità e, se alla data dell'acquisto l'immobile si trovasse nella condizione di poterlo ottenere a cui il CTU ha risposto positivamente in mio favore su entrambe. Domande suggerite dalla mia difesa
" se i problemi legati alla salubrità sono risolvibili con dei lavori da eseguire, allora sono da valutare e da scalare al prezzo di compravendita." Che cosa si considera con salubrità?
 

Sonia Sibilla

Membro Junior
Privato Cittadino
Se manca di agibilità, e non sei stata avvisata, hai buone possibilità di vincere in appello per aliud pro alio .. e anche il notaio avrebbe responsabilità professionali, per non averti avvisato che mancava il certificato di agibilità. Cosa c'è scritto sul Rogito? non hai ancora risposto a queste mie domande (post 35) :
- la sentenza ha motivato che il certificato di agibilità "per il CTU può essere acquisito con semplici lavorazioni"? e Chi dovrebbe fare questi lavori per ottenere il certificato?
- Sul rogito come è descritto l'immobile che hai acquistato? come magazzino in categoria catastale "C" o abitazione in categoria "A,"?
- Sul rogito si parla del cambio di destinazione d'uso, della relativa concessione edilizia e agibilità?
L'agibilità manca ed è stato accertato dal CTU che ha trovato anche delle difformità fra lo stato dell'immobile e il progetto, difformità dell'impianto del gas, presenza di muffa. Sul rogito non si parla di agibilità, c'è un permesso di costruire di cui non c'è la fine dei lavori, ovviamente essendo stato un magazzino di quello il certificato di agibilità c'è .Il Giudice sentenzia sulla base di quanto scritto dal CTU . quindi se è facilmente ottenibile l'abitabilità non è grave da risolvere il contratto. Ovviamente deve pagare tutto il venditore non so come, mi rivolgerò a un tecnico di fiducia
 

brina82

Membro Storico
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Capirei se a dire così è un legale "nuovo", ma se dicono così i legali che hanno impostato la causa dall''inizio... è come ammettere che hanno impostato male la causa! Tutto dipende da cosa c'è scritto sul rogito, cosa è stato chiesto al Giudice (su quali articoli di legge era basata la domanda) e se il Giudice ha risposto adeguatamente ...
Infatti dovrebbe sentire un'altra campana.
L'agibilità manca ed è stato accertato dal CTU che ha trovato anche delle difformità fra lo stato dell'immobile e il progetto, difformità dell'impianto del gas, presenza di muffa. Sul rogito non si parla di agibilità, c'è un permesso di costruire di cui non c'è la fine dei lavori, ovviamente essendo stato un magazzino di quello il certificato di agibilità c'è .Il Giudice sentenzia sulla base di quanto scritto dal CTU . quindi se è facilmente ottenibile l'abitabilità non è grave da risolvere il contratto. Ovviamente deve pagare tutto il venditore non so come, mi rivolgerò a un tecnico di fiducia
In un contenzioso durato anni, a me è capitato di subentrare ad un CTP.

Inizialmente fu dato ragione all'altra parte, con una perizia assurda, quando il CTP era un mio collega e non io. Dagli atti e dagli elaborati, questo tecnico non aveva lavorato proprio male, tuttavia a mio avviso si era "perso" in alcune parti, dimenticando dettagli importanti, da verificare durante i sopralluoghi e non ha imposto al CTU di fare determinate verifiche, in contraddittorio e opportunamente verbalizzate.

(A proposito, i tuoi CTP erano presenti nei sopralluoghi??????)

L'Avvocato nostro (che era rimasto lo stesso) non ricordo se ricorse o improntò uno "stratagemma" per cui con una mia relazione convincemmo il Giudice a ricominciare tutto da capo.

Onestamente non ricordo i dettagli della vicenda giuridica, non essendo io un legale (mi pare di ricordare che inizialmente fu un accertamento tecnico preventivo; non ricordo neppure se nel frattempo il Giudice cambiò).

Fatto sta, dal momento in cui fu dato torto al nostro cliente, chiamammo in causa ANCHE le altre figure ritenute responsabili nell'elaborato del CTU (il mio cliente era un privato che aveva acquistato una casa con dei difetti; il CTU disse che non fosse colpa della ditta a cui fece causa il mio cliente, ma colpa dei tecnici del costruttore originario e dei costruttori stessi).

Su questa base, chiamammo tutti in causa, perchè il colpevole doveva saltare fuori. Con questo stratagemma, scelto dall'ottimo Avvocato, si ricominciò tutto da capo. Divenne un qualcosa di assurdo perchè ai sopralluoghi vi erano:

- parte attrice, io e un mio collega come CTP (eravamo in 2 perchè in accordo col cliente decidemmo di sparare col bazooka, talmente era palese il fatto che dovevamo vincere);
- parte convenuta (impresa di ristrutturazioni e tecnico direttore dei lavori) e loro CTP;
- costruttore come chiamato in causa e suo CTP;
- tecnico del costruttore come chiamato in causa e suo CTP;
- assicurazione del tecnico e suo CTP.

Non sbagliammo un colpo, e tutto ciò che era indicato negli atti di causa dell'impresa convenuta, fu smontata punto per punto durante il sopralluogo e opportunamente verbalizzato; se non lo scriveva il CTU, verbalizzavamo le nostre osservazioni come CTP, "dettando" al CTU le nostre dichiarazioni, nel verbale (sopralluogo invasivo; chiedemmo anche l'ausilio di una ditta edile con lo scopo di fare dei saggi; ovvio che tutte le spese furono anticipate da parte attrice).

Sono stato bravo io? È stato bravo l'Avvocato? Questo non lo so, ma so solo che vincemmo la causa contro l'impresa a cui inizialmente fu data ragione. Di sicuro è stato bravo il cliente.

Questo per dirti che se ci vai coi piedi di piombo, "non badi a spese" e soprattutto ti circondi di gente preparata e scrupolosa (e soprattutto, ben pagata, direi!), che già intuisce che, per esempio, immedesimandosi nel giorno del sopralluogo, potrebbe servire un operaio o un'impresa per una scala o un ponteggio, per fare dei saggi ecc., e quindi va fatta la richiesta al Giudice, preventivamente, la causa potresti anche vincerla.

Dovrai essere brava a scegliere i consulenti giusti, questo è il tuo problema.

PS suggerisco un elaborato preventivo redatto da un tecnico, che "indottrini" in qualche modo il nuovo CTU.
 
Ultima modifica:

irma

Membro Attivo
Privato Cittadino
nell'atto compare la richiesta di permesso per costruire e basta, quando ho visionato le pratiche all'ufficio edilizia del comune c'è un progetto che non corrisponde ai lavori svolti, lavori che non sono mai stati finiti. Nessun accenno nemmeno alle certificazioni degli impianti: inesistenti infatti.
:riflessione: hai verificato come viene descritto sul rogito l'immobile che hai comprato? magazzino o abitazione? è accatastato in categoria C o in categoria A?
Ora dovrò fare un'altra causa per chiedere al venditore l'ottenimento dell'agibilità,
Sei sicura che la "causa" che dici di aver perso sia un processo di I grado e non solo un'Accertamento Tecnico Preventivo? Cosa è stato chiesto in causa?
Se è stata chiesta la risoluzione del contratto per mancanza di agibilità, il Giudice non può rispondere: " con pochi lavori si ottiene l'agibilità", . ... stante a quello che dici, ci sono tutti i presupposti per aliud pro alio.
Per ottenere l'agibilità, il titolare del permesso di costruire doveva presentare una segnalazione certificata di agibilità al Comune, corredata da altra documentazione, tra cui Documentazione relativa all’isolamento termico dell’edificio, entro 15 giorni dall’ultimazione dei lavori, prima di vendere
Sul rogito non si parla di agibilità, c'è un permesso di costruire di cui non c'è la fine dei lavori, ovviamente essendo stato un magazzino di quello il certificato di agibilità c'è
Se sul rogito c'è riferimento ad un permesso di costruire di data recente (entro 10 anni) e non si parla del certificato di agibilità, senza neppure menzione che il notaio ti abbia avvisato di tale mancanza .... il Giudice, accertato quanto sopra, avrebbe dovuto chiamare in causa anche il Notaio!

Diverso sarebbe se sul rogito ci fosse scritto chiaramente che hai comperato un magazzino, in categoria C2, con agibilità N. del ... di cui risulta essere stato chiesto un permesso di costruire e successivamente non sono state eseguite le opere.... allora eri stata avvisata che comperavi un magazzino. Quello che conta è scritto su: - rogito, - domanda fatta al Giudice, e - motivazione della sentenza
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Perché si indica di presunti magazzini o si ipotizza uso come magazzino.
Se ricordo bene (e ricordo) è stato chiarito che l'immobile era abitato da un familiare dei proprietari ......almeno questo che lo si dia per certo !
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Se è stata chiesta la risoluzione del contratto per mancanza di agibilità, il Giudice non può rispondere: " con pochi lavori si ottiene l'agibilità", . ... stante a quello che dici, ci sono tutti i presupposti per aliud pro alio.
Ripeto, l'aliud pro alio sarebbe l'acquisto di una cosa per un'altra, quindi, se avesse destinazione d'uso cantina (all'urbanistica) e solo come accatastamento fosse abitazione, ci sarebbero gli estremi per aliud pro alio.

Così come i casi in cui l'agibilità è inottenibile per gravi mancanze non risolvibili (tipo difformità strutturali, senza quindi il collaudo; ma se manca il collaudo manca anche il fine lavori, quindi in questo caso decadrebbe proprio il titolo permesso di costruire; parlando di edifici vecchi però, quando non si faceva neppure il fine lavori e non si trovava, potrebbe capitare anche questo caso, da me descritto).

Diversamente, se con 20k di lavori, poniamo, si potesse ottenere l'agibilità, non sarebbe aliud pro alio (che porterebbe all'annullamento dell'atto), ma si potrebbero richiedere i 20k al venditore.
Se sul rogito c'è riferimento ad un permesso di costruire di data recente (entro 10 anni) e non si parla del certificato di agibilità, senza neppure menzione che il notaio ti abbia avvisato di tale mancanza .... il Giudice, accertato quanto sopra, avrebbe dovuto chiamare in causa anche il Notaio!
Tuttavia si passa sempre dalla richiesta della parte, e se l'Avvocato non ne capisce di immobiliare...
 

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