In verità mi sono esaurito ed ho rifiutato mi hanno proposto un altro contratto con aumento del 30%
In effetti siamo tutti "ostaggi" dei portali immobiliari
per combattere questo potere
scusate. Le associazioni tipo Fiaip, Fimaa, per caso hanno convenzioni con i siti (immobiliare.it oppure casa.it o simili...) per sconti o tariffe agevolate?
Dopo aver visto la pubblicità di idealista, dove è palese che un cliente interloquisca con un AI, ho disdetto appunt immobiliare e mi sono abbonato ad idealista.
Continuano a mandarmi le loro proposte assurde,
Ricordatevi che siamo stati denominati dal fondatore di questo portale semplici "apriporte" che non servono a nulla
Leggendo quanto riportato in questa discussione mi viene voglia di condividere queste riflessioni personali:
Negli anni della crisi, che sono anche quelli della grande crescita dei portali, le agenzie immobiliari Italiane sono aumentate di numero e non sono diminuite.
I portali hanno rappresentanto, in quegli anni, un investimento pubblicitario estremamente redditizio per le agenzie che, sino a quel momento, avevano investito decine di migliaia di euro all'anno per la pubblicità cartacea.
In proporzione ai contatti ricevuti, i portali hanno largamente surclassato qualsiasi strumento cartaceo rendendo la piccola agenzia di provincia tanto visibile quanto sarebbe potuto esserlo il più grande network immobiliare del mondo.
In generale, il costo di un abbonamento ai portali è ammortizzabile con un paio di locazioni o con mezza vendita... ed i super aumenti così a lungo profetizzati non si sono mai verificati.
Se considero l'investimento pubblicitario, rispetto ad altre voci della mia spesa corrente rimaste immutate, posso tranquillamente dire che dal 2008 ad oggi i costi della pubblicità sono scesi quasi del 70% a fronte di un fatturato che ha da poco superato quello del picco del 2006/2007 per singola agenzia...
Da cosa dipende quindi la nostra preoccupazione?
Dal non aver alcun tipo di controllo sul portale.
Per questo motivo abbiamo vissuto come qualcosa di oltraggioso l'apertura al privato con la possibilità della pubblicazione gratuita (benchè relegata nelle ultime posizioni, dietro agli annunci di qualsiasi agenzia abbonata... ) o le maldestre uscite del suo fondatore che non credo volesse offendere gli agenti quanto spronarli al cambiamento...
Il problema è che nessun gruppo od associazione è riuscita a stabilire un rapporto privilegiato ed osmotico.
Il gruppo Tecnocasa, quando all'inizio dello sviluppo dei portali poteva contare su un sito che aveva un miglior posizionamento dell'allora portale di punta "casa.it", aveva ostracizzato senza successo la presenza di qualsiasi affiliato all'interno di qualsiasi portale immobiliare... senza successo perchè gli affiliati che trasgredivano le direttive, ottenevano risultati positivi...
Oggi siamo arrivati a registrare un accordo Tecnocasa-Immobiliare con abbonamento al portale inserito nel pacchetto pubblicitario degli affiliati ed è singolare che le maggiori associazioni di categoria, nonostante un numero di iscritti ben superiore a quello di qualsiasi franchising non abbiano trovato un punto di contatto o di dialogo che permetta di tracciare un percorso comune e di rassicurazione... oltre che di tariffe omogenee...
Nel futuro potrebbero nascere nuovi competitor. In grado di raggiungere con i portali accordi che potrebbero privilegiare alcuni a scapito di altri. Potrebbero anche entrare sul mercato nuovi soggetti. Pensiamo, ad esempio, ad Amazon o Google. In grado di mettere a disposizione traffico e brand che farebbero impallidire qualsiasi portale immobiliare.
Dovremmo quindi cercare di valorizzare questi strumenti di lavoro, questi mezzi pubblicitari ormai imprescindibili per pianificare strategie e sinergie... arriverà anche quel momento... sperando che non accada, come sempre capita, troppo tardi...