volete sapere com'è andata la discussione con la suddetta? non ha la minima intenzione di restituire assegno e proposta. dice che non ci vede nulla di male se lei ha dato procura a suo marito (manco hanno ancora la separazione legale), che lei non era tenuta a darmi informazioni personali che lei è imparziale anzi ci sta facendo un favore e bla e bla e bla.
che la procura me la farà vedere in sede di atto notarile quando anche avrà messo in ordine la ristrutturazione per la quale non ha ancora presentato manco la dia o scia che dir si voglia...
che mi dovrei vergognare io a fare delle insinuazioni del genere che comunque si parla di aria fritta in quanto suo marito molto probabilmente non accetterà mai la proposta che ritiene troppo bassa e che il 5% lei lo chiede a tutti (falso) e che a noi fa gioco sulla trattativa per la quale possiamo decidere di dar meno come provvigione e aumentare l'offerta...
MA IO NON VOGLIO AUMENTARE L'OFFERTA io ritengo sia congrua con una percentuale d'agenzia pari e non superiore al 3% (normale provvigione che vige sul mercato di Torino)
sostiene inoltre che l'imparzialità non venga a mancare in nessun caso perchè lei non verrà mai in possesso del denaro che comunque giungerà al marito separato come da loro accordi interni....ma veramente questa pensa di aver trovato il pollo da prendere in giro...
mi dispiace perchè non avrei voluto ma mi sa che mi toccherà proprio affidarmi ad un legale il quale mi ha già detto due cose che vi elenco:
la proposta d'acquisto ha una scadenza superiore ai 15gg per cui pare essere vessatoria e cioè confuta l'imparzialità del mediatore
la proposta d'acquisto non riposta né il nome né il numero di tesserino dell'agente immobiliare...
attendo vostri commenti
Aggiunto dopo 3 minuti :
la metto la per una discussione.....la signora lavora in una agenzia si separa dal marito e affida all'agenzia dove lavora la casa in vendita ( magari in esclusiva) facendo pubblicita' e quant'altro per promuoverne la vendita,in questa agenzia oltre a lei lavorano anche altri agenti ma il caso vuole che il compratore trovi proprio lei nella sua strada.Le ipotesi sono che la signora si accordi con il compratore in privato ( andando contro gli interessi del datore di lavoro ) o gestire l'immobile come fosse un immobile di altra provenienza con le relative mediazioni .Se a gestire l'operazione fosse stato il titolare o un altro agente?La cosa nella sostanza sarebbe cambiata? Io credo che la responsabilita' della signora nella vicenda sia che la stessa non ha chiarito con il compratore la sua posizione fino in fondo .....che comunque si sarebbe chiarita all'atto
con inevitabile imbarazzo.....ma da qui a dire che esiste truffa .......la cosa che mi fa' prendere questa posizione e' che ne deriva che sono sempre i comportamenti degli AI ad essere contorti ma tante volte ci mette del suo anche il compratore.E un bel dire poi che le responsabilita' sono solo personali...che hanno incontrato AI sbagliato ,che sanno che tutti non sono uguali ecc. ecc. ma alla fine per chi legge e magari non e' un addetto ai lavori puo' essere indotto a credere che il comportamento " levantino" sia proprio della categori ? Che ne pensate?
se l'avesse fatta vendere ad un collega onesto ci gioco quello che volete il suddetto in questione non avrebbe mai chiesto una percentuale così spropositata....
lei è stata scaltra perchè indicando in proposta d'acquisto la voce "proprietario per procura" si è tutelata dal punto di vista legale (non è una truffa vera e propria e su questo siamo d'accordo) peccato che i vizi di forma siano troppi
Aggiunto dopo 3 minuti :
Da qui il detto "chi troppo vuole, nulla stringe..." se avesse chiesto solo il 2 o il 3% non sarebbe successo probabilmente niente e Giacomino non l'avrebbe scoperta ....
Mah...
Silvana
scusa silvana ma la visura catastale l'avrei fatta in ogni caso...non è che offro 280.000 euro così ogni volta che capita...e quindi l'avrei comunque scoperta...diciamo che quello che mi da più fastidio è il comportamento decisamente poco professionale e su questo dubito che possiate dissentire