giacomino37
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Non c'è vessatorietà nè in un caso e neppure nell'altro.
L'illegalità sta nel fatto che un privato cittadino si sia qualificato mediatore senza avere alcun titolo abilitativo, abbia accettato il pubblico presso un'agenzia compiacente, abbia svolto l'attività di mediatore, abbia accettato la proposta di acquisto, abbia accettato l'assegno ed abbia anche preteso le provvigioni.
E' altresì illegale che questa persona abbia taciuto alla parte proponente la reale situazione fornendo falso nominativo sulla proprietà e abbia fatto intestare a questo falso nominativo il relativo assegno.
Viene da chiedersi a questo punto: se la trattativa si è svolta presso un'agenzia abilitato, l'agente immobiliare titolato che dice in proposito?
l'agente immobiliare titolare dell'agenzia non si è mai fatto vedere, la proposta d'acquisto è stata fatta su carta intestata dell'agenzia ma non compare da nessuna parte né il nome della mediatrice né il nome e il numero di tesserino del titolare dell'agenzia.
sul fatto della legalità mi dispiace ma pare che lei si sia tutelata a dovere facendo questa procura al marito...in pratica ora è il marito che ha la procura a vendere proprio per questo l'assegno depositato è intestato a lui
la cosa che si può contestare è la mancata imparzialità che naturalmente lei invece sostiene di aver avuto...
lei sostiene inoltre che la provvigione verrà fatturata dal titolare dell'agenzia e che lei riceverà un compenso non tutta la percentuale..inoltre racconta anche che il ricavato della vendita andrà esclusivamente al marito per cui a lei spetterà il giusto e unico compenso del suo lavoro...
tutte parole sia chiaro...