Buongiorno, devo registrare con Rli una locazione con cedolare secca, non allego ace ma metto solo dicitura della consegna. Allego però foto dell' immobile: devo pagare imposte? devo anche inviare contratto allegato? (senza allegati posso evitare l' invio in pdf-a/tiff).
I contratti registrati in via telematica non sfuggono all’imposta di bollo. La registrazione del contratto comporta anche la registrazione dei documenti ad essa collegati (mappe, planimetrie, inventari di beni, foto ecc.). RLI telematico non addebita l’imposta di bollo ai contratti cedolarizzati e ai suoi allegati: è possibile inserire 100 foto e, in RIEPILOGO, l’importo è sempre € 0,00.
In presenza di allegati soggetti all’imposta di bollo (non va dimenticato che l’APE non sconta l’imposta di bollo, qualora sia allegato in originale o in copia semplice - sconta l’imposta di bollo, pari a € 16,00 per foglio, solo se al contratto è allegata copia del suddetto attestato con dichiarazione di conformità all’originale – e, quindi, il dato ALLEGATI non deve essere valorizzato), vige, però, l’obbligo (pena blocco) di allegare un unico file (l’invio di due file determina lo scarto) di dimensione non superiore a 5 MB (in formato TIFF o PDF/A).
Segnalo sul punto, le disparate prassi adottate degli uffici locali delle Entrate. Alcuni uffici richiedono l’imposta di bollo sugli allegati anche sui contratti cedolarizzati, posto che la norma (art. 3, comma 2, D.Lgs. 14 marzo 2011, n°23) esclude l’imposta di bollo dovuta solo “
sul contratto di locazione”, ma non su altri documenti soggetti a tassazione.
Non solo. Alcuni uffici (ad es. Venezia), agli allegati fotografici consistenti in una o più fotografie, applicano la medesima imposta degli allegati planimetrici (art. 28 della Tariffa, Parte II allegata al DPR n°642/1972) pari a € 2,00 per foglio o esemplare (RLI telematico – per inciso - calcolerebbe, invece, € 1,00). Altri uffici (ad es. Modena), applicano, invece, il medesimo tributo del contratto di locazione (art. 2 della Tariffa, Parte I allegata al DPR n°642/1972), nella misura di € 16,00 per ogni foglio (composto da 4 facciate: se, ad esempio, nelle 4 facciate vengono inserite 8 fotografie, l’imposta è pari a € 16,00): una fotografia di un arredo, secondo la loro interpretazione (dettata da uno scrupolo, forse eccessivo), equivale ad un inventario di beni e, pertanto, sconta la medesima imposta (€ 16,00).
Chi intende uscire dal ginepraio fiscale “
a riveder le stelle” può non allegare l’inventario fotografico al contratto, ma ad esempio allegarlo (datato e controfirmato dalle parti contraenti) al verbale di consegna dell’immobile locato.