Gcaval e Pensoperme scusate se, da mancata acquirente, mi inserisco. Mi sembra che in nome della massima libertà che l'Agente, o almeno da quanto ho letto solo certi Agenti, si riservano si possono anche creare situazioni dove l'AI stesso può agire esclusivamente per proprio tornaconto. Per esempio presentare solo la proposta di chi gli da una provvigione più alta, la proposta di chi in qualche modo può facilitarlo in altre maniere e via dicendo.
Ho capito leggendo questo forum che il modo di operare deve essere dal cliente chiarito all'inizio con l'AI, ma questo non evita certo che l'agente, che di fatto ha i giochi in mano, possa operare a scapito sia del venditore che dell'acquirente privilegiando principalmente i suoi interessi.
E' una brutta sensazione questa e ritengo che vada a scapito di tutta una categoria che indubbiamente in questo momento particolare si trova a dover lavorare duro. Avete ragione, ci sono sicuramente tanti "furbetti" tra gli acquirenti ed è giusto che vi tuteliate ma chissà che non ci sia qualche "furbetto" anche fra gli AI?
La mala fede, quando c'è, è inevitabile. Proprio perché non esiste alcun obbligo del mediatore tipico, i mediatori stessi li propongono, attraverso la firma di incarichi o attraverso la pubblicazione di codici etici. Chiaro che nel caso io mediatore ti abbia dichiarato che mi comporto in un modo, anche pubblicamente, e poi faccio in un altro posso venir richiamato all'ordine. Ma se non c'è un preciso impegno resta la libertà.