E

EnCa78

Ospite
La questione però verte sul punto di vista del cliente, qui abbiamo un cliente che chiedeva come uscire e quanto gli sarebbe costato (anche se lo chiedeva per un altro). La riflessione secondo me dovrebbe essere sul perché di queste cose, che accadono spessissimo (io ho delle mie opinioni ben radicate e confermate anche da scritti letti in questo 3d, ma se no divento più paleso di quel che sono a ripeterle, voglio sentire altre idee, le mia le conosco). L'esclusiva è sicuramente conveniente all'agente (se presa bene) ma perché questa convenienza non viene percepita da molti venditori, che se ne pentono e addirittura viene indicata come il primo motivo della mancanza di imparzialità dagli acquirenti?

E' giusto quello che dici ma dal mio punto di vista, ti garantisco, ci sono tantissimi clienti che accettano molto volentieri l'esclusiva.Almeno qui a Napoli è così e, si sa, il napoletano ha tanti difetti tranne quello di essere uno sprovveduto. Io so perchè i miei clienti accettano l'esclusiva, tuttavia condivido le perplessità di chi non ama questo modo di operare. Sta a noi mediatori far sì che l'esclusiva non diventi un problema, ti pare? Tuttavia, e lo ribadisco, non disdegno una seria "non-esclusiva".
Saluti
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Se c'é imparzialità fra i clienti avviene anche senza l'esclusiva.
La convenienza non viene percepita forse perché alcune esclusive sono esagerate.
Quando si chiede un impegno scritto e non viene rispettato per il proprio tornaconto personale, é la razza umana stessa che si attacca a qualsiasi appiglio, per non pagare dazio, ecco perché accadono spesso.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Ma si parla di commercio, il commercio deve seguire modelli efficienti, che portano reddito e soddisfazione. Non mi pare che in mercati come quello romano (per fare l'eccesso) l'esclusiva abbia giovato ai rapporti mediatori - clienti, e neanche alle tasche, visto l'ormai diffusa esclusiva a 0% dal venditore (per non parlare dei rapporti tra agenti :D ). Quindi per farla gradire al venditore si prostituiscono e poi chiedono mazzate agli acquirenti, costretti pure a trattarli come pezzenti o comunque come clienti di serie B per raggiungere i risultati voluti dai proprietari. In una fase dove l'offerta strabocca e l'acquirente è raro, quanto è saggio mantenere vecchie abitudini?

(senza mettere il dito nella piaga, cioè che non esiste nel mondo una figura distorta come quella dell'agente immobiliare a 0% dal venditore)
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Io non riesco a capire dov'é il problema, l'esclusiva non é un obbligo, se il cliente non la gradisce, la si può modificare o anche non farla. Ciascuno valuterà in base al suo cliente come comportarsi per ottenere un buon risultato per entrambi:ok:
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Beh, che c'entra, è pacifico. Ma le questioni rimangono: dite che è un servizio migliore, perché ne fuggono allora? (in maggioranza)

Dite che conviene, ma a chi?
Al venditore o all'acquirente?
A entrambi è impossibile, solo il mediatore libero conviene ad entrambi, o un mandatario che lavora per ognuna delle parti.
Che convenga all'agente è palese, non soffrirebbe di concorrenza... ma la concorrenza non giova agli acquirenti? :)

Come fate a dire di esser super partes (in generale) con queste deformità ed eccessi, spesso confessati tra le righe di dichiarazioni inconsapevoli anche su questo forum? (tipo se vuole vendere la casa al maggior prezzo possibile deve darmi l'esclusiva... e l'acquirente?)
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Io mi ero soffermato a pensare come potrebbe essere un mercato composto da mandatari immobiliari.

Meno liti o furti di immobili, maggior coesione di categoria, maggiore trasparenza nei rapporti e maggior numero di trattative.

Facciamo un esempio pratico: un proprietario vuole vendere la sua casa a 500.000 (100,000euro oltre la normale valutazione) cosa succede?

Se io mediatore ho un esclusiva, perdo tanto tempo a convincere il proprietario che il prezzo è troppo elevato.
Al termine del mandato il proprietario, assalito dal dubbio di una mia inefficienza, provvederà a rimpiazzarmi (od ad affiancarmi) con un altra agenzia che per avere un immobile in più da vendere, accetterà l'incarico palesemente fuori prezzo.
Risultato: pubblicità negativa per la mia agenzia, immobile ancora a 500.000€ e fiato sul collo di un altro collega.

Con un mandato a titolo oneroso è più facile discutere del prezzo con il proprietario:
"caro proprietario volevi appoggiarti a più agenzie?.. Bene tutte le agenzie mi hanno appena comunicato via mail che i risultati dopo tre mesi di vendita del tuo immobile sono disastrosi, e suggeriscono che il prezzo congruo medio dovrebbe essere di circa 400.000€ .."
L'unione farebbe la forza.

Se vogliamo vederla dal punto di vista di un acquirente, allora stiamo parlando solo di semantica.
Un acquirente medio che viene in agenzia non chiede se sei mediatore o mandatario, guarda al lavoro svolto dall'agenzia/e.
Io nella mia agenzia di paese mi coltiverei i proprietari con la condivisione degli immobili e tutelo i miei acquirenti con controlli tecnici accurati, visto che gli stessi acquirenti un giorno saranno proprietari..

Se vogliamo vederla dalla perte di un AI che riceve la condivisione del mio immobile, allora basta solo rimettersi alla professionalità dello stesso, visto che i documenti del proprietario ed i risultati dei miei controlli tecnici sono a sua disposizione.
 

auromeli

Membro Attivo
Privato Cittadino
Mi dispiace di avere scatenato una guerra fratricida ma è stato utile al mio amico per capire un po' quali sono le problematiche a cui andrebbe incontro: per uscire dal contratto di esclusiva dovrebbe pagare la percentuale prevista per la vendita dell'immobile. Giusto? Preciso anche che l'Agenti Immobiliari ha proposto al mio amico anche una eventuale collaborazione con altre agenzie.
Volevo comunque dire che il mio amico non è un Agenti Immobiliari ma semplicemente una persona che deve vendere il proprio immobile per acquistarne un altro (per il quale si è già impegnato) sempre con lo stesso Agenti Immobiliari con il quale ha stipulato il contratto di esclusiva. Il mio amico è la persona più affidabile e trasparente che conosco per cui credo che sia solamente un problema di timore di non riuscire a vendere il proprio immobile ed alla cifra giusta e non ad un prezzo sovrastimato.:soldi:
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
NO, dovrà pagare una penale, che non potrà essere mai quanto previsto per la provvigione, se così fosse preteso dall'agente, potrebbe resistere tranquillamente in qualsiasi tribunale e vincere a mani basse.
 
E

EnCa78

Ospite
Io mi ero soffermato a pensare come potrebbe essere un mercato composto da mandatari immobiliari.

Meno liti o furti di immobili, maggior coesione di categoria, maggiore trasparenza nei rapporti e maggior numero di trattative.

Facciamo un esempio pratico: un proprietario vuole vendere la sua casa a 500.000 (100,000euro oltre la normale valutazione) cosa succede?

Se io mediatore ho un esclusiva, perdo tanto tempo a convincere il proprietario che il prezzo è troppo elevato.
Al termine del mandato il proprietario, assalito dal dubbio di una mia inefficienza, provvederà a rimpiazzarmi (od ad affiancarmi) con un altra agenzia che per avere un immobile in più da vendere, accetterà l'incarico palesemente fuori prezzo.
Risultato: pubblicità negativa per la mia agenzia, immobile ancora a 500.000€ e fiato sul collo di un altro collega.

Con un mandato a titolo oneroso è più facile discutere del prezzo con il proprietario:
"caro proprietario volevi appoggiarti a più agenzie?.. Bene tutte le agenzie mi hanno appena comunicato via mail che i risultati dopo tre mesi di vendita del tuo immobile sono disastrosi, e suggeriscono che il prezzo congruo medio dovrebbe essere di circa 400.000€ .."
L'unione farebbe la forza.

Se vogliamo vederla dal punto di vista di un acquirente, allora stiamo parlando solo di semantica.
Un acquirente medio che viene in agenzia non chiede se sei mediatore o mandatario, guarda al lavoro svolto dall'agenzia/e.
Io nella mia agenzia di paese mi coltiverei i proprietari con la condivisione degli immobili e tutelo i miei acquirenti con controlli tecnici accurati, visto che gli stessi acquirenti un giorno saranno proprietari..

Se vogliamo vederla dalla perte di un AI che riceve la condivisione del mio immobile, allora basta solo rimettersi alla professionalità dello stesso, visto che i documenti del proprietario ed i risultati dei miei controlli tecnici sono a sua disposizione.

Condivido la tua analisi e io, insieme ad alcuni miei colleghi della mia azienda, abbiamo iniziato già da tempo a coltivare l'ipotesi di incarichi onerosi per taluni immobili. Il problema, e confortami se anche da te è così, è che molti proprietari (perlopiù poco ragionevoli) fanno orecchie da mercante riguardo ad un mandato a titolo oneroso.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Condivido la tua analisi e io, insieme ad alcuni miei colleghi della mia azienda, abbiamo iniziato già da tempo a coltivare l'ipotesi di incarichi onerosi per taluni immobili. Il problema, e confortami se anche da te è così, è che molti proprietari (perlopiù poco ragionevoli) fanno orecchie da mercante riguardo ad un mandato a titolo oneroso.
Non ne capisco il motivo. Il rapporto è il medesimo dell'esclusiva, anzi, perfino più regolato e meno controverso. MI sa che siete voi a non voler riscuotere solo dal proprietario, altrimenti non vedo problematiche di sorta. Inoltre il "no mediazione dall'acquirente" tira, eccome. ;)
 

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