Purtroppo in questo forum leggiamo spesso di acquirenti che hanno firmato proposte impegnative, scoprendo solo dopo che l'immobile aveva criticità, abusi o gravami abilmente taciuti dall'acquirente o peggio ancora dall'agente.
In questi casi gli AI di questo forum si dividono: chi ammette che l'agente è stato superficiale o pasticcione (poco onesto salta fuori solo talvolta e riferito all'acquirente, mai all'agente), e chi sostiene che l'acquirente è stato un pollo, che nessuno l'ha obbligato a firmare, che se non conosce le regole non si impegoli a comprare casa. Quasi che il non esser del mestiere sia una colpa.
Tutto vero il contrario.
..e mi meraviglio di te Davide.
Che vieni a sostenere di queste vaccate.
Come possa un intermediario, omettere e od occultare regolarita’ urbanistico catastali di immobili concessionati, appare un mistero.
Mentre e’ pura stregoneria, sostenere che un intermediario possa avere il potere di far sparire o insabbiare iscrizioni e gravami pregiudizievoli, per antonomasia pubblicizzati, manco fosse Harry Potter.
Il profilo cliente / acquirente ideale, e’ semplicemente quello che convinto della sua scelta, e’ determinato a comperare.
Anche subordinando al mutuo e perche’ no.
Mentre ad inserire doppie o triple sospensive, inutili, come dimostra pure il caso di specie, si finisce a fare Pastrugni.
Che di fatto stanno gia’ avvenendo.
Generati dal paradosso, che vede l’effettivo titolare dei soldi, ovvero la banca, non aver da eccepire, mentre a l’ostruzione proviene da quello che i soldi non li aveva, perche’ prima doveva chiederli in prestito.
Ovvio che in un tale contesto, il venditore perda la fiducia, nella reale convinzione dell’acquirente.
Che pare abbia solo diritto e nessun dovere.
I teatrini e le tarantelle di cui ci hai narrato, si verificano proprio per questa motivazione.
Quando i clienti, che siano di vendita o di compera, non sono più convinti delle loro scelte.
Di solito in questi contesti, l’intermediario fatica, oppure peggio, non becca i soldi, anche se il lavoro e’ stato svolto comunque.
Pratiche incagliate vendite forzate e o circonvenire firme, non conviene soprattutto per l’intermediario.
Fatta la scelta consapevole, incassato il nulla osta della banca, da qui in poi per promettere di comperare, occorre sganciare la caparra.
Inutile nascondersi dietro alle pagnotte, che in verita’ dovevano gia’ essere in tavola, ne lamentarsi con piagnistei da eterni innocenti.
Mentre, nel pieno torto, non si presta a nessuno, neanche una minima garanzia.
Dinamica e rituali mai cambiati.
Sin da quando l’imperatore Giustiniano, introdusse le regole della caparra, nell’ordinamento Romano.
Un “pegno” per i beni futuri.
Metodo che era stato ripreso, gia’ concepito ed utilizzato ancora prima, dagli antichi Greci.