MauroScherlin

Membro Assiduo
Professionista
Molto spinoso, la clausola è stata palesemente scritta a favore dell'acquirente. Per quanto mi riguarda la interpreto in modo che, non avendo l'acquirente comunicato il mancato ottenimento del mutuo e quindi fatto valere la risoluzione del contratto con conseguente restituzione di quanto versato, il contratto è pienamente efficace.

Per me ti converrebbe vendere, l'esito di una causa non mi pare affatto scontato.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Sono d'accordo che la situazione potrebbe essere meno semplice di quanto qui presentato, per una serie di motivi (tra cui l'inerzia a risolvere il contratto).
Se vuoi andare in rotta la deve vedere un avvocato.
 

francesca63

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Privato Cittadino
la clausola è stata palesemente scritta a favore dell'acquirente
Palesemente non direi; a me pare che la risoluzione avvenga automaticamente, senza bisogno, come invece in una clausola risolutiva espressa, che il non inadempiente dichiari di volersi avvalere della risoluzione.
Anzi, a mio avviso l’acquirente è stato poco tutelato dalla clausola, e l’unico a che ci guadagna comunque è l’agenzia.
Fermo restando che non è eticamente corretto non definire le cose al momento giusto, cioè allo scadere dei famosi 70 giorni.
Peraltro, anch’io ritengo sia meglio vendere, ed evitare rogne.
 

MauroScherlin

Membro Assiduo
Professionista
Palesemente non direi;
Intendevo per via del fatto che l'unica tutela era a favore dell'acquirente: se non ottengo il mutuo entro 70 giorni, mi restituisci quanto versato. MI pare palesemente sbilanciata verso l'acquirente e la considererei oltretutto vessatoria con tutte le conseguenze che potrebbero esserci in giudizio a sfavore del venditore. Che poi sia scritta male nulla da eccepire.
a me pare che la risoluzione avvenga automaticamente, senza bisogno, come invece in una clausola risolutiva espressa, che il non inadempiente dichiari di volersi avvalere della risoluzione.
E' molto sibillina, a mio avviso potrebbe anche essere considerata espressa. In ogni caso un giudice non è affatto detto come la considererebbe, di conseguenza il rischio che un'eventuale causa venga perduta dal venditore è molto concreto, anche considerando l'eventuale vessatorietà di tale clausola.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
MI pare palesemente sbilanciata verso l'acquirente e la considererei oltretutto vessatoria con tutte le conseguenze che potrebbero esserci in giudizio a sfavore del venditore.
A me sembra una “normale” condizione risolutiva , mal scritta e mal spiegata alle parti.
Non bisogna trascurare che la condizione mutuo tutela anche il venditore, se non è certo della regolarità del suo immobile, visto che il mutuo potrebbe essere negato ( non dico sia questo il caso, ma in generale) per problemi dell’immobile.
Non mi pare ci sia nulla di vessatorio, visto che con condizione risolutiva rendere la caparra è la norma.
a mio avviso potrebbe anche essere considerata espressa.
la clausola risolutiva espressa di solito si appone in funzione di un inadempimento, non di un evento che non dipende solo dalla volontà delle parti.

Resta il fatto che è deprimente leggere certe boiate, che, al primo intoppo, portano dritto a litigare .
 

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