Rosa1968

Membro Storico
Perchè per promettere di vendere un diritto di proprietà non tuo hai bisogno di una procura notarile (posso sbagliarmi, ma non credo che una semplice delega sia sufficiente).
Non mi è mai capitato ma la delega ha validità purché sia in forma scritta e il delegato firmerà e si assumerà la responsabilità in forza di quella delega che dovrebbe essere scritta bene secondo me del tipo tizio delega caio a sottoscrivere per me l'accettazione della proposta per la vendita dell'immobile sito in della quale per il prezzo di .. Se fatta cosi la delega secondo me e' inattaccabile.
 

Rosa1968

Membro Storico
Chi ha firmato era un proprietario e non un pinco pallino qualsiasi.

Di qualsiasi cosa ne rispondera' leggittimamente.
Non è cosi pyer. Il contratto si deve perfezionare per il 100 se la proposta è per tutto. Diversamente decade.
Interverranno anche la parte, che sino ad ora le ha omesse, sia nel primo, che nel secondo documento.
Non sono d'accordo. Anche se la proposta è propedeutica si deve perfezionare diversamente al rogito ci vanno da soli i venditori ....senza l'acquirente intendo.
 

Pasquale Vitale

Membro Ordinario
Professionista
A prescindere dalle opinioni personali (comprese le mie), quello che conta è ciò che è valido per legge.

Di per certo, per vendere un immobile non tuo, hai bisogno di una procura speciale di vendita, e fino a qui credo siamo tutti d'accordo.

Ora c'è da capire (e domani mi informo dai miei avvocati se mi ricordo) se vale lo stesso con una "promessa vendita".

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PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Non è cosi pyer. Il contratto si deve perfezionare per il 100 se la proposta è per tutto. Diversamente decade.

Non sono d'accordo. Anche se la proposta è propedeutica si deve perfezionare diversamente al rogito ci vanno da soli i venditori ....senza l'acquirente intendo.

Se fosse inadempienza, dalla parte del venditore, chiunque di questi che abbia incassato la caparra, ne rispondebbe in solido;
Di ogni azione risarcitoria posta in essere dall'acquirente.

Posto che le azioni preparatorie, desumono che sia l'acquirente, a convocare il rogito e non il contrario.

Sessanta giorni prima, ovvero nelle more della proposta, le cose andavano bene cosi'.

Di fatto, non si comprende, perche' non si provvedeva prima al raccoglimento e alla pretesa, di ciascuna delle firme.
Considerato, che il tempo non mancava, financo ad integrare con documenti ex novo.

Si comprende ancora meno, del perche' non si proceda, proprio adesso.
Ovvero nel momento in cui, ogni questione, puo' essere sistemata come si doveva.
Con la convocazione a sottoscrivere, al rogito o alla stipula del compromesso, di ciascuna delle parti in causa.

Atti che a quanto a pare, non e' la parte venditrice, a voler disertare.

Te lo immagini..?

Se la proposta, intestata al proponente, fosse firmata da un suo congiunto.
Oppure, se fosse sostenuta con un assegno tratto, dal medesimo congiunto;

Vedere il venditore, contestare la validita' della proposta, per evitare l'inadempienza scaturita dalle mancate firme, degli altri aventi titolo.

A prescindere dalle opinioni personali (comprese le mie), quello che conta è ciò che è valido per legge.

Di per certo, per vendere un immobile non tuo, hai bisogno di una procura speciale di vendita, e fino a qui credo siamo tutti d'accordo.

Ora c'è da capire (e domani mi informo dai miei avvocati se mi ricordo) se vale lo stesso con una "promessa vendita".

Comunque Piersilvio, spero tu ti aggiorni un pochino, anche perchè fai l'agente immobiliare ed è facile fare disastri.

Ma fammi il piacere Pasquale.

Ho pratiche dove il venditore, per via della diatriba sui termini essenziali, non riesce a liberararsi dall'acquirente, ancora dopo sette anni di udienze.

Pare che l'orientamento giurisprudenziale, sia quello di privilegiare, il proseguimento del contratto.
Specie quando questo, trova i sui effetti, in un regime confirmatorio.
Che e' valido per legge.

In sintesi chi vuole andare avanti concluda.
Chi vuole andare indietro, perche' non puo' o non vuole avanzare, risarcisca i danni.

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Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Innanzi tutto in questa fase della "trattativa" nessuno sta vendendo nulla; pertanto in questa fase, non serve alcuna procura (la quale servirà al momento della firma del compromesso e del rogito).

Inoltre si deve ricordare che chi ha firmato l'accettazione è proprietario dell'immobile (anche se non dell'intera proprietà) e quindi ha tutti i diritti e i titoli per sottoscrivere un'accettazione anche in nome per conto di un'altro cointestatario (assumendosi tutte le responsabilità derivanti dalla firma dell'accettazione, oltre che in prima persona anche per il terzo soggetto),
Non è indispensabile una delega per compiere questo atto, anche se averla non guasta (sopra tutto a propria tutela).

Infine, e questo è il vero punto focale della vicenda, bisogna tenere presente che siamo di fronte ad un proponente che revoca la propria proposta e che sta solamente cercando l'appiglio per non dover versare le somme dovute.

A tal fine bisogna stabilire se la proposta è valida o come vorrebbe il proponente se è invece decaduta; per tale ragione bisognerebbe leggere e conoscere l'esatto contenuto dei documenti da lui firmati (documenti A e B)

Per come sono state raccontate le cose a mio avviso la proposta è valida poichè con la sottoscrizione del documento B implicitamente si è prorogata la validità della proposta; pertanto la caparra è persa e la provvigione all'agente immobiliare è dovuta.
 

Rosa1968

Membro Storico
A prescindere dalle opinioni personali (comprese le mie), quello che conta è ciò che è valido per legge.

Di per certo, per vendere un immobile non tuo, hai bisogno di una procura speciale di vendita, e fino a qui credo siamo tutti d'accordo.

Ora c'è da capire (e domani mi informo dai miei avvocati se mi ricordo) se vale lo stesso con una "promessa vendita".

Comunque Piersilvio, spero tu ti aggiorni un pochino, anche perchè fai l'agente immobiliare ed è facile fare disastri.
Penso che tu abbia ragione ci vorrebbe la procura la delega non può valere dopo un'attenta riflessione .. Ci arrivo pure io.
 

giuseppe77

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Pyersilvio si fa fatica a seguirti
vedo che ho sollevato più di qualche riflessione, onestamente sono preoccupato sia per me sia su una conoscenza di base del C.C. ............... al di la delle opinioni, cosa dice la legge?

Sui termini di irrevocabilità
quindi se venditore non accetta entro i termini e acquirente sposta i termini di compromesso e rogito, ferme restando tutte le altre condizioni, modifica "implicitamente"i termini di irrevocabilità della proposta fino a quando, ad infinitum?

Sulle formalità di comunicazione, visto che non stiamo parlando di banane al mercato, io credo che un contratto possa definirsi concluso quando si riceve una notifica di accettazione scritta via fax raccomandata, PEC o telegramma.... il telefono vale se è un contratto telefonico, ad ogni modo la proposta riporta che ogni comunicazione avverrà all'indirizzo specificato sulla proposta (indirizzzo di residenza)

Sulla accettazione quindi se io ho un 10% e firmo per me e per conto di altri 3 proprietari, senza delega ne procura e senza allegare nulla alla accettazione, l'affare può definirsi concluso? e l'agente mi da la capparra per incassarla???

grazie a tutti per il contributo
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Penso che tu abbia ragione ci vorrebbe la procura la delega non può valere dopo un'attenta riflessione .. Ci arrivo pure io.

Quindi secondo questa folle logica, se io volessi vendere casa mia (intestata a me e a mia moglie) se mia moglie non mi sottoscrive una "procura speciale" non posso sottoscrivere un incarico di vendita e un'accettazione eventuale, e se lo faccio non sono validi?

Mi sa che abbiate preso una cantonata grossolana!

Per fare quanto sopra non serve neppure una delega, anche se sarebbe più corretto averla, perchè di fatto non stò trasferendo alcuna proprietà, stò solamente compiendo atti che mi impegnano a trasferirla.

Ovvio che se si arriva al rogito e mia moglie per qualche ragione non può essere presente, per firmare anche in sua vece è ovvio che devo avere una procura speciale (perchè in questo caso si tratta di un atto che trasferisce una proprietà).
 

Rosa1968

Membro Storico
Se sia folle non lo so ho fatto una riflessione non so se è giusto, l'ho scritto che non mi è mai capitato. Stiamo parlando non dell'incarico ma dell'accettazione di una proposta. Mettiamo che poi tua moglie non vuole piu vendere.
 

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