giuseppe77

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Salve

Vorrei sottoprovi questo caso.


In data 01122016 firmo una proposta di acqusto irrevocabile per un periodo di 30 giorni dalla sua sottoscrizione, trascorsi i quali salvo diversa volontà, perde automaticamente ogni efficacia. Preliminare al 30 dicembre, rogito a fine febbraio.
Chiamiamo la proposta DOCUMENTO A

Consegno un assegno intestato al venditore a titolo di caparra.

Il 30 di dicembre l’agente mi chiama, mi dice che siamo vicini alla chiusura, e mi invita ad inviargli un documento da lui scritto in cui dichiaro che, fermi restando tutti gli altri impegni, intendo procedere all’acquisto purche vengano spostate di un mese le date di preliminare (fine gennaio) e di rogito (fine marzo). Sottoscrivo documento ed invio scan via mail in agenzia.
Chiamiamo questo documento DOCUMENTO B

Il 10 gennaio 2017, per sopravvenute difficoltà, chiamo l’agente con l’intenzione di revocare la proposta, mi risponde al telefono dicendo che la proposta è stata accettata e firmata da parte venditrice.

11 gennaio Invio dunque una revoca via fax all’agenzia in cui revoco la proposta e richiedo la restituzione dell’assegno per perdita di efficacia della proposta di acquisto per decorrenza dei 30 giorni dalla data di sottoscrizione. Invio lo stesso documento in originale raccomandata stessa data,

Stesso giorno agenzia mi invia una mail (non PEC) titolata “accettazione proposta” con allegato documento B sottoscritto per accettazione da parte venditrice. L’agente consegna inoltre l’assegno alla parte venditrice che lo incassa il giorno dopo.

Due giorni dopo mi inviano sempre via mail la proposta (documento A) sottoscritta da parte venditrice. In entrambi i documenti firma un solo proprietario (che detiene il 20% della proprietà) per se e per conto dell’altro proprietario (che detiene il 80% e che non ha mai firmato nulla, ne documento A ne documento B)

Dal mio punto di vista, non avendo ricevuto notizia formale di conclusione dell’affare (non credo che ne una telefonata ne una mail possano avere valore legale) e non avendo espressamente prolungato la data di efficacia della proposta (che rimane 30 giorni dalla proposta) ma solo le date di preliminare e rogito, ho diritto a revocare e nulla e’ dovuto. Ho inoltre intimato tramite avvocato la resitutzione delle somme, ma ad oggi non ricevo nessuna comunicazione ne da mediatore ne da parte venditrice.

L’agenzia (sempre via mail e poi via raccomandata) mi comunica che il documento B prevede una diversa volonta’ con cui avrei a loro dire protratto il termine di irrevocabilita’. Agenzia considera l’affare concluso, richiedendo di conseguenza le commissioni.

Chi ha (legalmente) ragione a vostro avviso?
Quali i prossimi passi?
Se vado in causa come e quando puo' risolversi la situazione?

Grazie mille!
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Innanzi tutto bisognerebbe leggere il contenuto dei documenti A e B per vedere se ci può essere un appiglio legale.
Inoltre sarebbe utile sapere di che importo è l'assegno da te consegnato a titolo di caparra e l'entità della provvigione che dovresti versare.

Mi pare però evidente che la sottoscrizione del documento B presupponga la tua volontà di prorogare la validità della proposta altrimenti non si capirebbe perchè proprio in concomitanza (quasi) con la scadenza della proposta tu abbia firmato il documento B.

Detto ciò, mi pare evidente che la tua proposta sia stata accettata (anche se formalmente da un solo proprietario).
Per sapere esattamente se questa accettazione coincide anche con la volontà del secondo proprietario bisognerebbe convocare tutte le parti per la firma del compromesso e vedere chi si presenterà e/o chi invece sarà assente manifestando in tal modo una precisa volontà.

L'entità della caparra da te versata può essere indicativa per decidere se può convenirti andare in causa o meno, visto che una causa come quella che tu andresti ad intentare è abbastanza scontata (questo perlomeno è il mio parere).
Stessa cosa dicasi di una eventuale causa intentata dall'agenzia nei tuoi confronti per ottenere il pagamento della propria provvigione.
In entrambi i casi, si tratterebbe di cause di tipo civle e quindi abbastanza lunghe, ma anche questo può dipendere dal Tribunale (ovvero se presso il Tribunale di competenza le cause civili sono celeri oppure no); potrebbe trattarsi comunque di anni.
 

giuseppe77

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ciao, grazie per il riscontro.
Assegno 5.000 commissioni lato mio 10.000

A me rimane il dubbio che una volta a conoscenza della mia volonta' di revoca, agenzia abbia fatto in modo di accettare la proposta dicendo a parte venditrice di incassare assegno, per incassare a sua volta le commissioni.

Credo che il documento B modifichi le date di compromesso e rogito, ma non i termini di irrevocabilita' della proposta, che rimangono 30 giorni dalla proposta, altrimenti quando scadono i termini di irrevocabilita'?

Chiaramente non c'e' stata alcuna convocazione per la firma del compromesso.

Poi dici che la causa e' abbastanza scontata ma con quale esito?

Poi vorrei ragionare anche sulle comunicazioni, una cosa e' inviare una revoca scritta via fax, un'altra a mio avviso comunicare una accettazione telefonica e poi via mail, non dovrebbero valere solo le comunicazioni ufficiali?

inoltre sulla firma, anche se tutto fosse andato a buon fine, il fatto che abbia firmato solo una persona proprietario al 20% che poi e' la stessa che incassa l'assegno mi lascia ancor di piu' perplesso sulla buona fede delle parti.

grazie ancora
 

Pasquale Vitale

Membro Ordinario
Professionista
Ciao Giuseppe avevo iniziato a scrivere, ma sinceramente la tua situazione è stata gestita in maniera PESSIMA (e a mio avviso anche un pò furbesca), per cui mi limito a dirti giusto un paio di cose:

- Se la proposta l'hai intestata ad entrambi e l'ha firmata solo UNO dei comproprietari SENZA nessuna procura, allora l'accettazione è NULLA.

- Per quanto riguarda la provvigione dell'agenzia, constatato ciò che ho detto sopra, non gli spetta.

- L'accettazione della proposta, deve essere scritta e non verbale.

Detto questo, la tua situazione non è lineare, e quello che conta è "cosa" è stato riportato sulla proposta che hai firmato (e in che forma).

Per cui spero che il tuo avvocato sappia come muoversi.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ciao Giuseppe avevo iniziato a scrivere, ma sinceramente la tua situazione è stata gestita in maniera PESSIMA (e a mio avviso anche un pò furbesca), per cui mi limito a dirti giusto un paio di cose:

- Se la proposta l'hai intestata ad entrambi e l'ha firmata solo UNO dei comproprietari SENZA nessuna procura, allora l'accettazione è NULLA.

- Per quanto riguarda la provvigione dell'agenzia, constatato ciò che ho detto sopra, non gli spetta.

- L'accettazione della proposta, deve essere scritta e non verbale.

Detto questo, la tua situazione non è lineare, e quello che conta è "cosa" è stato riportato sulla proposta che hai firmato (e in che forma).

Per cui spero che il tuo avvocato sappia come muoversi.

In quanto all'accettazione direi che serve davvero poco per raccogliere anche la firma del secondo intestatario dell'immobile o per redigere e firmare una delega retrodatata.
In questo caso l'accettazione sarebbe valida e la provvigione dovuta.

In quanto alla comunicazione dell'avvenuta accettazione direi che una mail è una comunicazione in forma scritta, specie se chi l'ha ricevuta ha segnalato l'avvenuta lettura della medesima.
 

Pasquale Vitale

Membro Ordinario
Professionista
In quanto all'accettazione direi che serve davvero poco per raccogliere anche la firma del secondo intestatario dell'immobile o per redigere e firmare una delega retrodatata.
In questo caso l'accettazione sarebbe valida e la provvigione dovuta.

In quanto alla comunicazione dell'avvenuta accettazione direi che una mail è una comunicazione in forma scritta, specie se chi l'ha ricevuta ha segnalato l'avvenuta lettura della medesima.

Non è così.

La proposta deve essere firmata da entrambi ed essere intestata ad entrambi!

E non credo che una semplice delega sia sufficiente...ci vuole la procura (che non può essere retrodatata!)
 

Rosa1968

Membro Storico
In quanto all'accettazione direi che serve davvero poco per raccogliere anche la firma del secondo intestatario dell'immobile o per redigere e firmare una delega retrodatata.
In questo caso l'accettazione sarebbe valida e la provvigione dovuta.

In quanto alla comunicazione dell'avvenuta accettazione direi che una mail è una comunicazione in forma scritta, specie se chi l'ha ricevuta ha segnalato l'avvenuta lettura della medesima.
Oggi é tardi. Dovrebbe essergli stata notificata la copia con l'accettazione.
 

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