Sono sicuro cooks che il tuo non è un problema. E la tua situazione non inficia nessun atto passato, presente e futuro.
Tieni conto che da un punto contrattuale, e l'atto fa parte di un contratto di vendita, la vendita immobiliare è "a corpo" e non "a misura".
I notai scrupolosi lo scrivono in atto per evitare capziose controversie.
Cioè il prezzo è per l'immobile, e non un prezzo a mq di immobile.
La questione della conformità catastale nel tuo caso non si pone proprio per il testo della legge 122/2010 e le collegate circolari di AdT.
Poi la questione che sia una riduzione e non un aumento non trova riferimenti di legge. Se qualcuno li ha, li citi. Non c'è nessuna nullità dell'atto.
La vendita "a corpo" e "a misura" (che tra l'altro prevede comunque dei margini di errore), non c'entra niente con la conformità catastale: qui si parte dall'ovvio presupposto che Cooks abbia fatto le misure bene e che le misure reali corrispondano.
Perchè non si pone la questione della conformità catastale? Mi sembra che le circolari 2 e 3 del 2010 siano abbastanza chiare. Sbaglio?