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L'analisi della Federazione nazionale agenti immobiliari professionali

Tv, telefonini, biciclette e agenzie immobiliari: questo il modello di sviluppo delle banche?


Paolo Righi, presidente nazionale Fiaip

09/12/2014

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Dalla crisi del 2008 ad oggi il sistema bancario è sempre stato accusato, dai più, di aver favorito il crollo dei mercati mondiali.

L’accusa era chiara e precisa: eccessiva finanziarizzazione dei mercati. In parole semplici si accusavano le banche di aver perso il contatto con i fondamentali dell’economia che sono quelli della produzione e della patrimonializzazione delle imprese, mediante un uso eccessivo delle leve finanziarie ed un ricorso smodato a strumenti finanziari che, nel tempo, sono diventati carta straccia, ma che sono serviti a gonfiare i bilanci degli Istituti di credito.

Dal 2008 in poi il sistema è stato obbligato a ricapitalizzarsi e quindi a diventare più solido, con l’introduzione di parametri molto stringenti nel rapporto tra impieghi e accantonamenti. Senza i generosi contributi ai bilanci provenienti dalla finanza, alcune banche si sono ritrovate a fare i conti con i problemi reali dell’economia che attanagliano tutte le imprese quali, esubero di personale, numero eccessivo degli sportelli, alto numero di dirigenti ecc…

Questa crisi ha indotto molti Istituti a tornare sui propri passi ed a riscoprire il ruolo sociale che le banche devono svolgere all’interno dell’economia nazionale.

Ma cosa deve fare una banca e qual è il suo ruolo sociale ? Senza attingere alla corposa bibliografia sul tema, ce lo spiega in due piccoli paragrafi il sito www.finanza.it

“Le banche svolgono il ruolo di raccogliere fondi dai risparmiatori e trasferirli a imprese e privati che ne hanno bisogno per le proprie esigenze personali o aziendali. Oltre a concedere prestiti a imprese e famiglie, le banche svolgono anche attività finanziarie di varia natura: ad esempio comprano titoli di aziende e stati, concedono finanziamenti ad altri intermediari finanziari. Si tratta di un’attività fondamentale per l’economia moderna, senza la quale l’intero sistema economico attuale non potrebbe esistere”.

“Le imprese e i consumatori in cerca di risparmio hanno difficoltà a procurarsi da soli le risorse che servono per finanziare le proprie attività aziendali o personali. Senza le banche, aziende e persone dovrebbero occuparsi personalmente di trovare finanziatori per le proprie attività, con costi elevati e scarse probabilità di successo. Attraverso le banche, invece, possono accedere al risparmio di altri soggetti , reso disponibile attraverso il Sistema Bancario. Allo stesso modo, senza le banche i risparmiatori dovrebbero valutare da soli gli investimenti e verificare il regolare andamento dei pagamenti degli interessi e la restituzione del capitale prestato. In ragione di questa importanza, le leggi italiane, comunitarie e internazionali regolano l’attività bancaria con norme specifiche, diverse da quelle che riguardano gli altri intermediari finanziari. La costituzione di un’impresa bancaria è sottoposta ad autorizzazioni da parte della Banca d’Italia, che svolge anche un importante ruolo di controllo durante l’attività bancaria.”

Basterebbe la lettura di questi due paragrafi per comprendere la scelta che Fiaip ha effettuato durante i lavori del suo Consiglio Nazionale, dichiarando la sua contrarietà all’iniziativa intrapresa da Unicredit Banca, con l’apertura di Unicredit Subito Banca.

Mi chiedo: se il ruolo delle banche è quello di Finanziare l’economia del Paese, se la sua funzione principale è quella di fare raccolta per poi impiegarla per il sostegno alle imprese, come può un Istituto di credito diventare anch’esso impresa e fare concorrenza proprio a coloro che dovrebbe sostenere con i propri finanziamenti ?
Come potrà domani un negoziante che vende telefoni, motorini, biciclette o elettrodomestici, oppure un agente immobiliare entrare in un’agenzia Unicredit e chiedere un finanziamento, senza il retro pensiero di non vederselo concesso perché in concorrenza con l’attività commerciale della banca ?

E ancora mi chiedo: un cliente Unicredit che venga invitato, gentilmente, dalla stessa Unicredit banca a rivolgersi ad Unicredit Subito Casa per la vendita del proprio immobile, potrà decidere autonomamente di rivolgersi ad altre agenzie immobiliari, oppure si sentirà in dovere di accondiscendere alla gentile richiesta, nel caso sia in difficoltà economiche?

Se questo è lo scenario futuro del sistema bancario italiano, se le banche per aumentare i dati dei loro bilanci punteranno a fare concorrenza alle stesse imprese che dovrebbero finanziare, alla diciamocelo subito, questo Paese è finito !
“Finito” in relazione ai suoi principi fondamentali dettati dalla Costituzione, che sono quelli della libertà dei cittadini di fare impresa e di farsi concorrenza ad armi pari, “finito” perché quando la principale banca italiana parla di “disintermediare” le principali attività commerciali e professionali del nostro Paese, vuol dire che sull’altare del profitto e sulla pelle di noi operatori del mercato, si sta giocando una partita senza logica in cui si cerca di distruggere il tessuto economico sociale del Paese.

Non è la paura di un nuovo concorrente che ci fa dire no alla discesa delle banche nel campo della mediazione immobiliare, piuttosto che del commercio al dettaglio, ma la consapevolezza che le banche sono la struttura portante dell’economia italiana e del possibile rilancio del nostro Paese, ed a loro è richiesto di agire con lungimiranza facendo bene il loro lavoro, non quello degli altri, che pur dovrebbero finanziare.

Fiaip non accusa il sistema bancario in generale, ma quelle banche che a nostro parere con le attività sopra descritte, creano una distorsione del mercato e ledono il diritto alla libera concorrenza.

Questo no di Fiaip, preclude ad una serie di attività che metteremo in campo, sperando che le istituzioni per una volta prestino la giusta attenzione alle rimostranze di chi tutti i giorni con il proprio lavoro partecipa a sostenere l’economia dell’Italia.
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
indipendentemente dall'articolo che può anche essere condivisibile la cosa che mi lascia sempre e sistematicamente stupefatto è che in italia siamo dei fenomeni nel dire cosa e come gli altri debbano operare................ma mai siamo in grado di guardare come lavoriamo a casa nostra.
Purtroppo poi un giorno ci accorgiamo che il mondo è cambiato senza aver fatto nulla per migliorarci.
 

sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Mi piacerebbe darti ragione, purtroppo il modello piccolo e bello è ormai tramontato nella ns. economia moderna.

Se non ricordo male, ancora oggi, oltre il 98% delle aziende italiane conta meno di 50 addetti ed un percentuale (credo) superiore all'80% meno di 15 addetti.

Cio' non toglie che una piccola agenzia innovativa possa ottenere ottimi risultati in futuro.

Che è diverso da quello che dicevo; anche le piccole agenzie possono innovarsi ma fanno fatica a sostenerne i costi di "impianto". Quello che le potrebbe avvantagiare sono i costi di esercizio e la velocità a cambiare modello. Le banche, nonostante la volontà di rinnovarsi, hanno costi fissi incomprimibili che una agenzia può almeno in teoria evitare e strutture e procedure elefantiache.

Tieni conto che le banche ormai, grazie all'informatizzazione, stanno spostando i propri modelli di sviluppo dalla pura gestione creditizia a quello dei servizi/consulenza quindi se la ns. attività è aggredibile facilmente dai nuovi (basse barriere all'entrata) figuriamoci dalle banche che hanno la possibilità di gestire il prezzo ed i servizi finanziari.

Per me l'unico vero vantaggio è il filo diretto con l'ufficio crediti. L'informatizzazione che citi ha dei costi non indifferenti così come mantenere dei funzionari che seguano i servizi.

Domanda: se una banca oggi ti da il prezzo/mutuo, senza pagarti le provvigioni, accetti di mediare?

Non ho capito la domanda; intendi dire se io fossi un agente?
 

sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
indipendentemente dall'articolo che può anche essere condivisibile la cosa che mi lascia sempre e sistematicamente stupefatto è che in italia siamo dei fenomeni nel dire cosa e come gli altri debbano operare................ma mai siamo in grado di guardare come lavoriamo a casa nostra.
Purtroppo poi un giorno ci accorgiamo che il mondo è cambiato senza aver fatto nulla per migliorarci.

Personalmente mi ha fatto una impressione peggiore.

Mi sembra un approccio ... "ingenuo", una dichiarazione di impotenza, un infantile pestare i piedi contro qualcuno più grosso.

Cosa si aspetta Righi, che le banche dicano "acciderbolina, hai ragione, ci siamo sbagliati, ritiriamo tutto"?

Oppure spera di grattare qualche accordo di favore tra categorie diverse?

O ancora si aspetta che la categoria scenda in piazza e mostri i muscoli? :shock:

Qua il succo della faccenda è uno solo: o le banche possono fare quello che stanno facendo (e dubito fortemente che si lancino alla ventura senza una meditata verifica) oppure sono passibili di denuncia e allora bisogna agire di conseguenza.

Le generiche dichiarazioni di malcontento verranno portate via dal vento nel giro di qualche ora al massimo.
 

Gasperino

Membro Junior
Professionista
Io sinceramente parlando da privato cittadino che sta vendendo casa a tutti mi rivolgerei piuttosto che ad una banca
se solo ripenso agli investimenti sbagliati da me fatti e da loro consigliati ancora mi viene la pelle d'oca, sarò uno all'antica ma credo che ad ognuno spetti il suo, se ho bisogno di un idraulico mi rivolgo a chi lo fa per mestiere idem per il falegname, se ho bisogno di un medico non vado dal farmacista come se dovessi avere bisogno di un prestito non lo cercherei da un cravattaro se non preso dalla disperazione.
Io ho avuto a che fare più di una volta con la vostra categoria e devo dire che non me ne sono mai pentito, cercavo un servizio e l'ho trovato come ho trovato appoggio e consigli quando ne ho avuto bisogno, ho pagato e ringraziato, ho dato ed avuto allo stesso tempo
Sto cercando di portare avanti altri investimenti e sono stato anche contattato da una banca che ha mostrato una prosopopea indisponente e dopo due domande buttate lì a mò di test attitudinale alle quali non ho ricevuto risposta li ho mandati letteralmente a quel paese.
scusate la lungaggine
 

elisabettam

Membro Senior
Agente Immobiliare
Personalmente mi ha fatto una impressione peggiore.

Mi sembra un approccio ... "ingenuo", una dichiarazione di impotenza, un infantile pestare i piedi contro qualcuno più grosso.

Cosa si aspetta Righi, che le banche dicano "acciderbolina, hai ragione, ci siamo sbagliati, ritiriamo tutto"?

Oppure spera di grattare qualche accordo di favore tra categorie diverse?

O ancora si aspetta che la categoria scenda in piazza e mostri i muscoli? :shock:

Qua il succo della faccenda è uno solo: o le banche possono fare quello che stanno facendo (e dubito fortemente che si lancino alla ventura senza una meditata verifica) oppure sono passibili di denuncia e allora bisogna agire di conseguenza.

Le generiche dichiarazioni di malcontento verranno portate via dal vento nel giro di qualche ora al massimo.
infatti sono stati denunciati
 

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