Ciao Claudia,
partirei da alcune informazioni di base.
L'incarico di vendita è un contratto tra il proprietario e l'agente immobiliare, non vi è quindi alcun obbligo per l'agente di riferirne termini e contenuti a terze parti (ad esempio al potenziale acquirente).
L'incarico di vendita può essere scritto, verbale o desumibile da fatti concludenti.
Quindi può esistere un foglietto che regola il rapporto tra venditore ed agente immobiliare, può esistere un accordo esclusivamente verbale o, infine, si può desumere l'accettazione dell'operato dell'agente dai comportamenti messi in atto dal venditore.
Nel tuo caso non è possibile sostenere che l'incarico sia "scaduto". Potrebbe esserlo quello scritto ma certamento non lo è quello verbale, desumibile ovviamente dal comportamento tenuto dalla proprietà che ha permesso all'agente, in sua presenza, di entrare nell'immobile e di condurre la visita.
Al massimo potremmo sostenere che l'incarico sia stato fattivamente revocato dopo il sopralluogo e non prima di esso.
Ovviamente tu hai parlato privatamente con i proprietari (altrimenti chi ti avrebbe potuto dire, senza cognizione di causa: "l'incarico è scaduto da due anni"?) che, probabilmente, ritenevano (in buona fede?) di essere svincolati per non aver messo nulla di nero su bianco.
Altra considerazione importante: la mediazione è dovuta se l'affare si conclude per l'opera prestata dall'agente immobiliare anche qualora non partecipi a tutte le fasi della trattativa e quindi, per rimanere nel tuo caso, anche se l'affare si dovesse concludere successivamente al suo intervento in virtù di un trattativa diretta tra venditore ed acquirente.
All'agente è sufficiente dimostrare di aver preso parte alla trattativa, questione agevole essendo presente una proposta d'acquisto firmata da te.
Quindi direi che nel tuo caso sono presenti tutti gli elemente per poter affermare che sia quanto meno improbabile evitare il pagamento della mediazione.
Spero di esserti stato utile
In bocca al lupo