Sono quello che ha iniziato la discussione.
Dal numero elevatissimo di interventi di questi due gg mi pare di aver toccato un nervo scoperto.
Per prima cosa ringrazio tutti per le tante utili informazioni presenti nei vostri post.
Dalla mia prospettiva di possibile acquirente, che non è la vostra di AI (mi pare lo siate in maggior parte), vi confesso che ho però la sensazione di essere all'angolo.
Non mi pare sia la questione di una specifica agenzia con la sua particolare pda. A parte pochissime eccezioni, mi pare che la proposta che mi è stata presentata ha più o meno la stessa impostazione di qualunque altra oggi (inclusa quella dell'associazione di categoria) e cioè:
Proposta che diventa compromesso all'accettazione, la "vera" caparra che viene presentata come una sorta di "seconda rata", e riferimento a possibile successivo perfezionamento dell'accordo con successiva scrittura, che però è lasciato vago e non impegnativo per le parti, perchè altrimenti costituirebbe "promessa di promessa" e come tale sarebbe forse valida di per sè, ma non porterebbe alla maturazione della provvigione da parte dell'AI. Ho riassunto bene?
Quindi l'inghippo parrebbe nascere dalla volontà, da parte dell'AI, di assicurarsi quanto prima (e magari col minimo dei rischi) la provvigione. Questo non sarebbe un male assoluto, se non rendesse tutto più difficile, al punto da far apparire la mediazione dell'AI più un problema che un'opportunità e un supporto per le parti (come credo debba essere).
In sostanza: sarei di fronte a un compromesso a tutti gli effetti, da firmare subito "col sangue"
(se voglio "bloccare" la casa), senza poter avere il tempo e l'opportunità di fare tutti i controlli che possono rendersi necessari nella situazione specifica.
Rischierei così caparra, provvigione per l'agente e magari anche un risarcimento danni (qualora fossi portato a rinunciare in virtù di qualche magagna inattesa)
Non me ne intendo più di tanto, le poche cose che so le ho principalmente imparate da voi, leggendo il Forum, mi pare che l'impostazione di Oris, Seroli e Spalti (scusate se dimentico qualcuno) appare lungimirante, attenta all'equilibrio economico della transazione e ai legittimi interessi di tutte le parti in causa, non solo quelle dell'AI.
Purtroppo non credo di poter essere io a proporre il "precontratto" all'agenzia in questione.
Insomma, in questo momento con questo sistema non vedo vie di uscita praticabili senza significativi rischi da parte dell'acquirente. L'agenzia potrebbe forse assumersi lei qualche rischio, con una proposta di vecchio tipo, che rimandi cioè esplicitamente al compromesso, per cui l'AI maturerebbe la provvigione al compromesso e non all'accettazione della proposta. Ma non penso che le agenzie siano disponibili a tanto.
Oppure l'acquirente potrebbe prendersi il tempo necessario per fare tutti i controlli, e POI firmare (proposta o compromesso che sia). Ovvio che il rischio è quello che nel frattempo la casa venga venduta a qualcun altro, ma che fare altrimenti?
Uff vedo solo problemi, pian piano, mi sta passando la voglia di acquistare casa...
Domanda tecnica: una pda di questo tipo, cioè quella che diventa preliminare una volta accettata, oltre che registrata, può anche essere trascritta (dal notaio)?