E' un errore da dilettante.
Se non vi metette da ccordo non vi e alcuna inadempienza tra le parti.
Hai lasciato un deposito NON vi e' nessuna :caparra confirmatoria"
Verissimo, dilettanti. Tecnicamente non c'è caparra, ancora ; ma è anche vero che, in pendenza della condizione, le parti sono tenute a comportarsi secondo buona fede.
Questa é la seconda parte.
L'agente dovrebbe ( anzi , avrebbe già dovuto ) consegnare l'assegno al venditore, in modo da avere la caparra versata, come da contratto ( proposta firmata).
Tu saresti assunto il rischio di non avere il mutuo per problemi dell'ultima ora con la tua azienda ( e non si capisce perché l'azienda volesse un preliminare dal notaio, che, se fatto come scrittura privata, non aveva certo più valore del contratto che già avevate ), ma mi pare fosse un rischio limitato.
Peraltro, se non c'è scritto da nessuna parte che eravate obbligati a firmare un nuovo contratto, è difficile sostenere che il venditore dovesse venire per forza dal notaio.
Io a questo punto gli comunicherei che hai l'ok al mutuo, che deve ricevere l'assegno, e che se non lo fa e non viene dal notaio gli chiederai i danni per comportamento scorretto in pendenza della condizione.
Ma soprattutto l'agente avrebbe dovuto approfondire la questione in anticipo, e, se si fosse reso conto di non essere in grado di gestire la cosa, avrebbe dovuto ammetterlo prima che fosse troppo tardi, e lasciar fare ad un professionista come si spera sia il notaio.
Ora hai tre possibilità:
-rinunciare all'acquisto e riprenderti l'assegno, perdendo i soldi di pratica mutuo e notaio ( l'agente non può chiederti nulla )
-procedere firmando un nuovo contratto dal notaio, se il venditore si degna, concedendogli i famosi due o tre mesi, prevedendo al rogito che una parte del prezzo resti in deposito dal notaio, che ritorna a te se non rispetta i tempi, oltre ad una penale per ogni ulteriore giorno di ritardo.
- mettere tutto in mano ad un avvocato; ma rischi di perdere altri soldi se non ne trovi uno bravo. Andrebbe studiato tutto con attenzione, compresa la posizione dell'azienda.
Io forse opterei per la seconda opzione, se la casa ti interessa molto, mettendo da parte l'orgoglio e puntando al risultato "acquisto"; ma non puoi lasciare la cosa in mano all'agente.
Certo che dispiace veder combinare 'sto pasticci, e soprattutto vedere un agente che non è in grado di gestire le bizze di un venditore ( che, oltretutto non si sa come pensa di andar via in due mesi, se non ha ancora individuato la casa giusta, e pretende di cercarla a rogito fatto).
L'agente forse qualcosa aveva intuito, ma in ogni caso è abbastanza incapace.
Nessuna provvigione, nemmeno se concluderete.