Alexpa80

Membro Junior
Privato Cittadino
Al proprietario se é realmente interessato cosa cambia se fa preliminare o meno? Dovrebbe essere anche suo interesse, fatto sta che questa storia dei due o tre mesi é venuta fuori solo ora quando c'è di mezzo il notaio(scelto da me)

Ma secondo voi la delibera c'è o non c'è? Dalla lettera della banca non é molto chiaro.
Perché dice che sarà perfezionata quando...quindi sembra una delibera più reddituale che altro
 

Alexpa80

Membro Junior
Privato Cittadino
Comunque é vero sono dilettante, praticamente la situazione é questa attualmente.
Il contratto non ha effetto perché la caparra non é stata versata..di conseguenza il proprietario a questo punto non vuole nemmeno ricevere l'assegno perché altrimenti a quel punto si chiude il contratto ed é soggetto a penali in caso non rispetta il contratto.
Quindi é una pratica che non andrà avanti.

No il perito é uscito é a dato esito positivo.
La banca si riferisce alle verifiche ipotecarie del notaio
Le hanno chiesto le ultime buste paga? A me sembra una predelibera visto che deve uscire anche il perito
D
Le hanno chiesto le ultime buste paga? A me sembra una predelibera visto che deve uscire anche il perito

No il perito é uscito é a dato esito positivo.
La banca si riferisce alle verifiche ipotecarie del notaio
D
Ha dato..
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Al proprietario se é realmente interessato cosa cambia se fa preliminare o meno? Dovrebbe essere anche suo interesse, fatto sta che questa storia dei due o tre mesi é venuta fuori solo ora quando c'è di mezzo il notaio(scelto da me)
Lo so, mi ricordo bene la faccenda.
E' chiaro che il venditore si è pentito di aver firmato il contratto, probabilmente non perché non vuole vendere, ma perché è preoccupatissimo di come gestire l'aspetto logistico.
La cosa scandalosa è che sia saltato fuori il problema solo all'ultimo, bisognava prevenire, appena l'azienda ti ha comunicato le condizione per l'erogazione del tfr, e coordinare le cose.
Ora l'agente dovrebbe come minimo darsi da fare perché ti risarciscano le spese sostenute, ma la vedo dura.
Ma secondo voi la delibera c'è o non c'è? Dalla lettera della banca non é molto chiaro.
Perché dice che sarà perfezionata quando...quindi sembra una delibera più reddituale che altro
La delibera c'è, anche se condizionata alla presenza al rogito del resto della somma necessaria all'acquisto.
Diciamo che è una sorta di "assenso preventivo"; io ti do x, se al rogito avrai a disposizione anche y. Quindi la banca non doveva più pronunciarsi, ma solo verificare che al rogito ci fossero gli altri fondi necessari.
Il contratto non ha effetto perché la caparra non é stata versata..
Tecnicamente il contratto sarebbe stato efficace non appena il venditore avesse ricevuto la comunicazione dell'ottenuto ok al mutuo, a prescindere dalla caparra; a tuo carico sarebbe rimasto il rischio che l'aziende non erogasse il tfr, cosa direi non realistica. La caparra avrebbe solo rafforzato i patti, comunque validi.
Era la comunicazione che andava fatta in modo formale.

Mi spiego meglio; quando l'azienda ti ha detto : "erogo, ma voglio un contratto più "forte", rispetto alla proposta condizionata accettata", l'agente avrebbe dovuto convocarvi, e farvi firmare un'integrazione al contratto in essere, con cui si concordavano alla perfezione i passi da seguire, obbligo di andare dal notaio per un nuovo preliminare compreso.
Il problema è che l'agente non ha capito nulla, e ha sottovalutato il problema, confidando che tutto sarebbe filato comunque.
Alla prima difficoltà, il venditore ha avuto la scappatoia.
Peccato, ma almeno saprai come gestire la prossima occasione di acquisto.
 

Alexpa80

Membro Junior
Privato Cittadino
Lo so, mi ricordo bene la faccenda.
E' chiaro che il venditore si è pentito di aver firmato il contratto, probabilmente non perché non vuole vendere, ma perché è preoccupatissimo di come gestire l'aspetto logistico.
La cosa scandalosa è che sia saltato fuori il problema solo all'ultimo, bisognava prevenire, appena l'azienda ti ha comunicato le condizione per l'erogazione del tfr, e coordinare le cose.
Ora l'agente dovrebbe come minimo darsi da fare perché ti risarciscano le spese sostenute, ma la vedo dura.

La delibera c'è, anche se condizionata alla presenza al rogito del resto della somma necessaria all'acquisto.
Diciamo che è una sorta di "assenso preventivo"; io ti do x, se al rogito avrai a disposizione anche y. Quindi la banca non doveva più pronunciarsi, ma solo verificare che al rogito ci fossero gli altri fondi necessari.

Tecnicamente il contratto sarebbe stato efficace non appena il venditore avesse ricevuto la comunicazione dell'ottenuto ok al mutuo, a prescindere dalla caparra; a tuo carico sarebbe rimasto il rischio che l'aziende non erogasse il tfr, cosa direi non realistica. La caparra avrebbe solo rafforzato i patti, comunque validi.
Era la comunicazione che andava fatta in modo formale.

Mi spiego meglio; quando l'azienda ti ha detto : "erogo, ma voglio un contratto più "forte", rispetto alla proposta condizionata accettata", l'agente avrebbe dovuto convocarvi, e farvi firmare un'integrazione al contratto in essere, con cui si concordavano alla perfezione i passi da seguire, obbligo di andare dal notaio per un nuovo preliminare compreso.
Il problema è che l'agente non ha capito nulla, e ha sottovalutato il problema, confidando che tutto sarebbe filato comunque.
Alla prima difficoltà, il venditore ha avuto la scappatoia.
Peccato, ma almeno saprai come gestire la prossima occasione di acquisto.
Ho imparato tante cose da questa esperienza, sia grazie all'esperienza stessa che grazie a voi che siete molto preparati e mi avete aperto gli occhi su tante cose
Spero soltanto a questo punto di ricevere almeno il mio assegno indietro, annullare tutto e poi vedermela solo con la banca.
La prossima volta sarò sicuramente più preparato.
Triste verità..
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
No; è indicativo del fatto che la condizione sospensiva è stata gestita male.

Perche si e' aspettato ?

..Bah...
..e meno male che eravate bravini.

Dapprima si doveva fare il rogito evitando il preliminare.

Con tutta probabilità, se non per problemi di capienza, perche' l'assegno che sosteneva la proposta, era più decappottabile di una 911 Carrera 4s, di quelle tanto care al Robertino @IL TRUCE.

Diversamente, non si comprenderebbe perché il mediatore preferisca attendere l'atto definitivo, invece di concludere l'affare, maturando cosi le proprie spettanze.
In ogni caso, per paradosso, bene ha fatto ad attendere.
Visti gli esiti della perizia.
Di meglio, da quelli di Palermo, si poteva fare non raccogliendo neppure la proposta.
Ci avrebbero guadagnato.

Proposta dagli effetti sospesi per il mutuo.
Al quale, successivamente alla perizia, se ne aggiunge una ulteriore, a raddoppiare le cause condizionali.

Questa volta legati all'anticipo del Tfr a cura dell'azienda del proponente.
Che prima di ottemperare, pretenderebbe la stipula del preliminare, sottoscritto dal notaio, seguito dalla rituale registrazione.

Se tanto ci da tanto, se l'anticipo gli occorreva per sostenere delle cure dentali, probabilmente il datore di lavoro avrebbe preteso dal dentista, di vedere il proprio dipendente, con gli impianti gia' inseriti nell'osso.
Cosi da poter verificare, ispeziondogli dentro in bocca, prima di sganciargli i soldi.

Chiaro che il dentista, pardon il venditore, vista la malaparata, si sia defilato.
Altro che bizze e pasticci malgestiti dall'intermediario.
Macelafai...?

Dopo la proposta subordinata.
La perizia claudicante.
Segue l'inserimento di un contratto preliminare, per di più ancora condizionato e che neppure era previsto.

Considerato che i soldi necessari per l'acquisto dovevano ormai già essere bellichepronti..
CHE CI ANDAVA A FARE il venditore dal notaio..?
A sottoscrivere un altro contratto, doppiamente subordinato a condizioni di terzi..??
ho avuto delibera del mutuo però subordinata alla copertura che dovrebbe fornirmi la mia azienda

Se al mattino dopo, il datore di lavoro si sveglia roverso, niente anticipo e, di conseguenza, niente mutuo.

Non recarsi dal notaio, a sottoscrivere quella "mappina" di contratto, e' l'unica cosa sensata che emerge in questa vicenda.
Perche' cio' significherebbe obbligarsi a vendere senza soldi.
Rischio che sto venditore pure si assumerebbe.
Evidentemente è un ottimista.
Senza però non tralasciare la cautela.

Quella di avere inteso, ancor prima dei cosiddetti bravini, che nella migliore delle ipotesi, incassato il nulla osta di banca e azienda, nel volgere di soli trenta giorni si convergerebbe al rogito.
Dettame al quale non ci si potrà esimere.
Considerato che l'acquirente incide zero perché compera con risorse non sue.

Nel finale perdonami se sarò così perentorio.
Ma questa fa veramente da buttarsi giu' per terra dal ridere:
è abbastanza incapace.
Nessuna provvigione, nemmeno se concluderete.

1) che doveva fare, con una delibera subordinata ad un'altra condizione, il balletto dello schiaccianoci??
Coordinare la carambola con il rocambolesco..??

2) Cosa vuoi concludere con un acquirente senza soldi..??
Meglio farlo andare e cercare un altro promissario senza doppie o triple sospensive.

A France' le case si vendono coi soldi non con l'accademia.

.mi serve per insegnamento per un'altra volta.

Caro Alex confondi gli amici coi nemici.

Se vuoi che ci sia una prossima volta fatti dare prima i soldi dal tuo datore di lavoro.
Che evidentemente non fa i salti di gioia per ottemperare.

Perché senza danaro non si cantano messe.
 
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IL TRUCE

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
..Bah...
..e meno male che eravate bravini.

Dapprima si doveva fare il rogito evitando il preliminare.

Con tutta probabilità, se non per problemi di capienza, perche' l'assegno che sosteneva la proposta, era più decappottabile di una 911 Carrera 4s, di quelle tanto care al Robertino @IL TRUCE.

Diversamente, non si comprenderebbe perché il mediatore preferisca attendere l'atto definitivo, invece di concludere l'affare, maturando cosi le proprie spettanze.
In ogni caso, per paradosso, bene ha fatto ad attendere.
Visti gli esiti della perizia.
Di meglio, da quelli di Palermo, si poteva fare non raccogliendo neppure la proposta.
Ci avrebbero guadagnato.

Proposta dagli effetti sospesi per il mutuo.
Al quale, successivamente alla perizia, se ne aggiunge una ulteriore, a raddoppiare le cause condizionali.

Questa volta legati all'anticipo del Tfr a cura dell'azienda del proponente.
Che prima di ottemperare, pretenderebbe la stipula del preliminare, sottoscritto dal notaio, seguito dalla rituale registrazione.

Se tanto ci da tanto, se l'anticipo gli occorreva per sostenere delle cure dentali, probabilmente il datore di lavoro avrebbe preteso dal dentista, di vedere il proprio dipendente, con gli impianti gia' inseriti nell'osso.
Cosi da poter verificare, ispeziondogli dentro in bocca, prima di sganciargli i soldi.

Chiaro che il dentista, pardon il venditore, vista la malaparata, si sia defilato.
Altro che bizze e pasticci malgestiti dall'intermediario.
Macelafai...?

Dopo la proposta subordinata.
La perizia claudicante.
Segue l'inserimento di un contratto preliminare, per di più ancora condizionato e che neppure era previsto.

Considerato che i soldi necessari per l'acquisto dovevano ormai già essere bellichepronti..
CHE CI ANDAVA A FARE il venditore dal notaio..?
A sottoscrivere un altro contratto, doppiamente subordinato a condizioni di terzi..??


Se al mattino dopo, il datore di lavoro si sveglia roverso, niente anticipo e, di conseguenza, niente mutuo.

Non recarsi dal notaio, a sottoscrivere quella "mappina" di contratto, e' l'unica cosa sensata che emerge in questa vicenda.
Perche' cio' significherebbe obbligarsi a vendere senza soldi.
Rischio che sto venditore pure si assumerebbe.
Evidentemente è un ottimista.
Senza però non tralasciare la cautela.

Quella di avere inteso, ancor prima dei cosiddetti bravini, che nella migliore delle ipotesi, incassato il nulla osta di banca e azienda, nel volgere di soli trenta giorni si convergerebbe al rogito.
Dettame al quale non ci si potrà esimere.
Considerato che l'acquirente incide zero perché compera con risorse non sue.

Nel finale perdonami se sarò così perentorio.
Ma questa fa veramente da buttarsi giu' per terra dal ridere:


1) che doveva fare, con una delibera subordinata ad un'altra condizione, il balletto dello schiaccianoci??
Coordinare la carambola con il rocambolesco..??

2) Cosa vuoi concludere con un acquirente senza soldi..??
Meglio farlo andare e cercare un altro promissario senza doppie o triple sospensive.

A France' le case si vendono coi soldi non con l'accademia.



Caro Alex confondi gli amici coi nemici.

Se vuoi che ci sia una prossima volta fatti dare prima i soldi dal tuo datore di lavoro.
Che evidentemente non fa i salti di gioia per ottemperare.

Perché senza danaro non si cantano messe.

Trucida limita a tre le possibilita'.


  • Aveva il sabato libero: in effetti al discount in tuta si va alla domenica.
  • Baudelaire si era impossessato di lui.
  • Il minestrone Findus era finito: pero' c'era l offerta sulle le merendine.
 
Ultima modifica:

Alexpa80

Membro Junior
Privato Cittadino
Scusate, l'anticipo del tfr per acquisto prima casa é specifico e con una tassazione specifica.
Specifico che serve per completare la capienza non per formarla.
5 k nel conto ci sono abbondantemente non ho fatto un assegno a vuoto sperando nel tfr.
Il tfr é sicuro al 100 %( l'azienda é molto grande e con un capitale sociale molto elevato)
Naturalmente prima di erogare vuole tutto in regola da tutti i punti di vista
Il compromesso sarebbe con sospensiva quindi il venditore non rischia nulla.
Il solo problema è che a prescindere non vuole lasciare casa al rogito, il resto sono cose superabili.
 

Alexpa80

Membro Junior
Privato Cittadino
[/QUOTE]
Scusate, l'anticipo del tfr per acquisto prima casa é specifico e con una tassazione specifica.
Specifico che serve per completare la capienza non per formarla.
5 k nel conto ci sono abbondantemente non ho fatto un assegno a vuoto sperando nel tfr.
Il tfr é sicuro al 100 %( l'azienda é molto grande e con un capitale sociale molto elevato)
Naturalmente prima di erogare vuole tutto in regola da tutti i punti di vista
Il compromesso sarebbe con sospensiva quindi il venditore non rischia nulla.
Il solo problema è che a prescindere non vuole lasciare casa al rogito, il resto sono cose superabili.
Comunque la perizia non é "claudicante" , la perizia é passata altrimenti la banca non avrebbe nemmeno deliberato
 
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