leonard

Membro Senior
Agente Immobiliare
Professionista
no cmq convinto che uno dei motivi della stagnazione sia quello di avere prezzi da paese evoluto-ricco e per certi versi invece la situazione dei redditi-servizi-solidità-credibilità ed altro non sia proprio da paese evoluto, soprattutto in certe zone d'Italia.

............soluzioni? ;)
 

ccc1956

Membro Senior
Professionista
Anche alcuni miei clienti mi rinfacciano la medesima osservazione, ma il loro convincimento è dato dai prezzi che vedono in vetrina.. Le stesse vecchie vetrine ammuffite piene di oggetti invendibili a prezzi assurdi.

I prezzi reali di compravendita in realtime li conosci se hai la possibilità di parlare con i notai che sono a conoscenza delle trattative concluse e non quelle stagnanti nei cartelloni.

.iano occasioni, ribassi o giuste valutazioni poco importa, raramente tutte queste le vedrete nei portali od in giornaletti, sono tutte figlie di trattative senza clamore.

dici poco..............esempio tipo:...se io vedo un immobile che mi interessa e sui portali o in vetrina lo mettono a 400k ed io ne posso spendere solo 320k non lo contatto neppure.
se come dite voi, ci credo poco, quell'immobile voi lo sapete gia' che va via al -20% che lo mettete a fare
a 400k??? Per aspettare il pollo di turno.
se invece lo mettete gia' a 350k, lo contatto immediatamente sapendo gia' che un sconto lo porto a casa e la cifra che posso spendere ce l'ho.
ma anche voi.................pero'. :occhi_al_cielo::occhi_al_cielo:

i rogiti dei notai...............e chi li vede???? in italia non c'e' trasparenza.
 

housecrash

Membro Ordinario
Privato Cittadino
dici poco..............esempio tipo:...se io vedo un immobile che mi interessa e sui portali o in vetrina lo mettono a 400k ed io ne posso spendere solo 320k non lo contatto neppure.
se come dite voi, ci credo poco, quell'immobile voi lo sapete gia' che va via al -20% che lo mettete a fare
a 400k??? Per aspettare il pollo di turno.
se invece lo mettete gia' a 350k, lo contatto immediatamente sapendo gia' che un sconto lo porto a casa e la cifra che posso spendere ce l'ho.
ma anche voi.................pero'. :occhi_al_cielo::occhi_al_cielo:

i rogiti dei notai...............e chi li vede???? in italia non c'e' trasparenza.

I motivi sono svariati e semplici:
1) se tirano giù troppo si rovinano la piazza e rischiano di far scappare tutti i venditori;
2) giocare su una forbice più stretta per raggiungere lo stesso target rischia di allontanare la domanda, perchè gli eventuali interessati non si vedrebbero fare il largo sconto dovuto in tempi di crisi;
2 bis) gli allocchi non cascherebbero nella trappola della finta strenna.

Sono tecniche di marketing, ccc ....e loro sanno come si usano :fico:
 

Mil

Membro Senior
Almeno al nord qualcosa si muove a sentire voi ma al sud la situazione è critica le banche anno alzato gli spreed all'inverosimile e con la situazione lavorativa propria del sud i redditi sono per la maggiore incapienti per qualsiasi importo raggionevole, si parla di unità d'italia qui noi non abbiamo realtà industriali non ci sono realtà lavorative continuative qui il futuro non lo immagino

Fìdati, al nord le cose non sono così rosee. Certo non discuto, siamo messi molto meglio di altre zone del Paese che purtoppo non hanno certo le realtà industriali che ci sono qua, con tutta una serie di indotto che segue. Devi anche tenere conto però che qui il costo della vita è mediamente doppio e lo stipendio medio per nulla proporzionato (pensa solo agli impiegati statali). Questa cosa con la bolla immobiliare si è sentita e parecchio più che altrove. Molti problemi poi (delocalizzazioni, crisi, concorrenza) non salvano certo nessuno e si acuiscono addirittura in città medio grandi dove i costi sono mediamente più elevati.
La media degli acquirenti di case (e di tutto in generale) come ben sappiamo non è costituita solo da avvocatoni e dirigenti (che sono il 10% e alimentano un circuito di nicchia ), ma di una grande fetta di persone che, inutile negarlo, hanno avvertito chiaramente e sempre più palesemente in tutta Italia l'abisso tra un costo ragionevolmente alto di un bene durevole come una casa e l'improponibile cifra a cui è messa sul mercato. Da qui sono sorti i problemi che la crisi ha solo acuito, ma che sarebbero prima o poi scoppiati per l'insostenibilità della situazione che perdura tuttora in molti casi.
Fatte le opportune differenziazioni dovute all'appetibilità della zona il discorso è assolutamente identico tanto al Nord, quanto al Sud, senza distinzioni città/campagna. Si è semplicemente "sforato" troppo dappertutto e per troppo tempo. E con la situazione economica nel suo complesso è pura utopia pensare che l'immobiliare in Italia possa essere bene rifugio o cose di questo tipo, nè a Milano, nè a Roma nè altrove.
 

housecrash

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Fìdati, al nord le cose non sono così rosee. Certo non discuto, siamo messi molto meglio di altre zone del Paese che purtoppo non hanno certo le realtà industriali che ci sono qua, con tutta una serie di indotto che segue. Devi anche tenere conto però che qui il costo della vita è mediamente doppio e lo stipendio medio per nulla proporzionato (pensa solo agli impiegati statali). Questa cosa con la bolla immobiliare si è sentita e parecchio più che altrove. Molti problemi poi (delocalizzazioni, crisi, concorrenza) non salvano certo nessuno e si acuiscono addirittura in città medio grandi dove i costi sono mediamente più elevati.
La media degli acquirenti di case (e di tutto in generale) come ben sappiamo non è costituita solo da avvocatoni e dirigenti (che sono il 10% e alimentano un circuito di nicchia ), ma di una grande fetta di persone che, inutile negarlo, hanno avvertito chiaramente e sempre più palesemente in tutta Italia l'abisso tra un costo ragionevolmente alto di un bene durevole come una casa e l'improponibile cifra a cui è messa sul mercato. Da qui sono sorti i problemi che la crisi ha solo acuito, ma che sarebbero prima o poi scoppiati per l'insostenibilità della situazione che perdura tuttora in molti casi.
Fatte le opportune differenziazioni dovute all'appetibilità della zona il discorso è assolutamente identico tanto al Nord, quanto al Sud, senza distinzioni città/campagna. Si è semplicemente "sforato" troppo dappertutto e per troppo tempo. E con la situazione economica nel suo complesso è pura utopia pensare che l'immobiliare in Italia possa essere bene rifugio o cose di questo tipo, nè a Milano, nè a Roma nè altrove.

Un intervento semplicemente da applausi :ok:
 

Mil

Membro Senior
Vedo che nostante i prezzi siano scesi del 20 % e più le compravendite sono in continua contrazione e questo conferma che devono salire i redditi ,il lavoro, i mutui e l'ottimismo ed allora si starà meglio....ma mi sembra presto.
Ribadisco che se i prezzi scendono ancora , bene......ma fino ad un certo punto altrimenti si passa a prezzi da economia povera che da soli testimoniano solo la difficoltà di un paese e non creano ne ricchezza ne compravendite.
Sono cmq convinto che uno dei motivi della stagnazione sia quello di avere prezzi da paese evoluto-ricco e per certi versi invece la situazione dei redditi-servizi-solidità-credibilità ed altro non sia proprio da paese evoluto, soprattutto in certe zone d'Italia.

Tutto vero, perchè l'immobiliare è da sempre la cartina tornasole dello stato di salute del Paese. Il problema però è che se non lo "sgonfi"artificialmente non si sblocca la situazione. I redditi non crescerenno mai con la situazione che stiamo vivendo, anzi forse si perderanno altri posti di lavoro. Sperare che dalla politica arrivi un sostegno all'economia è utopico, stanno procedendo in modo contrario e d'altronde non possono fare diversamente. Il resto del mercato di beni e servizi si deve adeguare per forza! Sono d'accordo anch'io che l'ideale sarebbe che le banche tornassero a dare mutui, che la gente tornasse ad avere un reddito stabile e decente, ma non sarà così, anzi col costo del denaro in aumento sarà sempre peggio. Cosa si fa? Si aspetta al palo perchè i prezzi delle case devono essere quelli? No, bisogna capire che non è così e muoversi nella direzione contraria. Anche perchè finora aver tenuto i prezzi alti ha "drogato"il mercato e creato sfiducia nei consumatori, che ormai credono che le case costano comunque tanto, troppo. Anche quando non è vero.
Bisogna rientrare nei ranghi. E' l'unica dolorosa soluzione. Il livello medio di benessere oggi è molto più basso di quello di venti anni fa e le case costano molto di più. I conti non tornano! Non c'è niente da fare, bisogna ritarare agli anni '80 i valori reali di merci e servizi. Chi lo ha fatto, nei più svariati settori, sta lavorando. La legge di mercato vale, basta rendersi conto che siamo nel 2011 solo cronologicamente, ma che a livello di benessere economico questa è la più grave crisi che stiamo attraversando dal dopoguerra. Per sopravvivere bisogna adattarsi!
 

ccc1956

Membro Senior
Professionista
I motivi sono svariati e semplici:
1) se tirano giù troppo si rovinano la piazza e rischiano di far scappare tutti i venditori;
2) giocare su una forbice più stretta per raggiungere lo stesso target rischia di allontanare la domanda, perchè gli eventuali interessati non si vedrebbero fare il largo sconto dovuto in tempi di crisi;
2 bis) gli allocchi non cascherebbero nella trappola della finta strenna.


Sono tecniche di marketing, ccc ....e loro sanno come si usano :fico:


ciao house, ci si rivede sempre con molto piacere. :D:D
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
Cosa si fa? Si aspetta al palo perchè i prezzi delle case devono essere quelli? No, bisogna capire che non è così e muoversi nella direzione contraria. Anche perchè finora aver tenuto i prezzi alti ha "drogato"il mercato e creato sfiducia nei consumatori, che ormai credono che le case costano comunque tanto, troppo. Anche quando non è vero.

Che il mercato delle case sia drogato, con prezzi ben oltre il valore reale, è fuori di dubbio. La soluzione però non la vedo così facile, per i seguenti motivi:

1. Lo ripeterò alla nausea, ma qualunque mercato si basa su domanda e offerta. Non c'è nessuna convenzione scritta per cui chi vende, deve vendere per forza e abbassare il prezzo. Lo farà solo chi ne ha reale bisogno. Il mio non è un giudizio, ma un'osservazione di come le cose sono sempre andate.

2. Il mercato, essendo dinamico, non è fatto da due categorie a sé stanti. Per capirci, non c'è una divisione come tra la casta dei politici e i cittadini. Non c'è qualcuno che usufruisce sempre di un beneficio, e qualcuno che ne paga sempre il prezzo. Molti di quelli che vogliono comprare una casa più grande, a loro volta devono vendere la loro, più vecchia o più piccola. Ecco che spesso si pretende un forte sconto per l'acquisto, ma la propria la si valuta molto di più. Forse perché c'è un fattore affettivo/emotivo che in realtà non esiste per il compratore?

3. Anche per chi vende, comunque, ci può essere un bagno di sangue. Vi invito, infatti, a pensare a chi ha comprato casa nel 2007, spendendo ad esempio 200 mila euro con un mutuo al 100%. Oggi si trova a dover restituire pressoché tutta la somma, ma il suo immobile già non vale più 200 mila euro, in più gli si chiede di portare il prezzo di richiesta ad un ulteriore 20% in meno? Sono d'accordo che tanto non lo venderà lo stesso, e che farebbe meglio a capire che il valore è ormai bello che diminuito. Comprendiamo, però, che non è affatto facile metabolizzare questa cosa, e soprattutto, come farà quel proprietario a restituire quanto dovuto alla banca?

Probabilmente tralascio altri aspetti, ma volevo sol omettere in evidenza che è troppo semplicistico dire che i prezzi li devono diminuire i proprietari, sic et simpliciter. O ancora peggio, credere che il mercato lo decidano gli AI. Fosse per loro, domani mattina taglierebbero anche il 60% dei prezzi di richiesta. Ma purtroppo, anche loro, sono succubi del mercato. Del resto sono mediatori: non possono fare i prezzi. La maggior parte di loro è in grado di fare le stime per l'esperienza fatta sul campo, in base ai dati storici. E' chiaro che in un momento come questo, dove la "categoria acquirenti" sta scomparendo, grazie anche alla chiusura sempre più evidente del credito, cosa vuoi più valutare? Come fai a dare un prezzo effettivamente realistico di vendita?
 

housecrash

Membro Ordinario
Privato Cittadino
E' chiaro che in un momento come questo, dove la "categoria acquirenti" sta scomparendo, grazie anche alla chiusura sempre più evidente del credito, cosa vuoi più valutare? Come fai a dare un prezzo effettivamente realistico di vendita?

Una domanda: ma mi dite che mercato è un mercato che si regge solo se c'è credito in abbondanza? No, giusto per capire
 

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