Che dirti? hai sempre un modo così cortese e sofisticato di spalarla in faccia che è quasi un piacere riceverla. Altro che magnati russi, si vede subito chi è signore e chi no.
Scherzi a parte, non penso al tuo amico come uno con la valigia di cartone, ho ben compreso che non si parlava di quello.
Sai cosa penso però senza essere minimamente renziano ne nell'approccio ne tantomeno nel contenuto?
Penso che almeno chi può permetterselo, in un momento di tale e grande difficoltà per il paese, ha il dovere morale di restare e di non negare il proprio contributo non ad una nazione della quale ormai quasi nessuno può con orgoglio sentirsi figlio ma almeno nei confronti della Propria segretaria che magari è separata ed ha due figli oppure nei confronti di coloro che ti hanno dato tempo ed impegno per anni ed ora non meritano di trovarsi in mezzo ad una strada per qualche punto percentuale di tasse in meno. Quei discorsi lasciamo che a farlo siamo le multinazionali, io conosco per nome ogni persona, ogni moglie ed ogni figlio che vive anche grazie al mio lavoro e onestamente, potendo, non mi sento di dirgli goodbye per andare altrove a sentirmi uno straniero tanto quanto già mi senta a casa mia. Se davvero vuoi fare questa traversata di lago ti aspetto, chissà, magari scopriamo di non esser poi così diversi come sembra.
Ne sono sicuro, gli opposti si attraggono. Il tuo approccio però rimane quello di chi non si interroga a 360° e spara a zero sugli altri forte di una dimensione forse troppo limitata. Il confine tra il voler giustamente tenere la testa a galla e l'esultare senza accorgersi del motoscafo in arrivo è molto labile. A volte basterebbe rendersene conto, così, senza catastrofismi.