Vedo (o leggo?) che sono ricomparse Ragnatele, Spalline vecchie e nuove, Lettere dell'alfabeto ecc., con qualche noto problema di identità e di data di nascita, più propense a mostrare cultura giuridica che tecnica.
Sicuro che chi di dovere ignorerà queste poche note, (mi auguro di essere rimasto tra gli utenti ignorati) e senza la presunzione di voler suggerire a Goldsilver di
far proprie questi mie considerazioni, aggiungerei quanto segue:
!) Se l'esercizio di condominio si chiude a giugno, a mio parere l'amministratore avrebbe fatto bene a chiedere il conguaglio gestione precedente al vecchio proprietario ancora condomino. Ma non è affatto chiaro a cosa siano riferiti i 97€ richiesti. Il conguaglio 2012-2013 è emerso a giugno 2013, e credo che il relativo consuntivo sia stato discusso ed approvato in una assemblea dell'autunno 2013, quindi probabilmente prima del subentro di goldsilver.
Inoltre avrebbe dovuto essere addebitato almeno un trimestre di spese generali ed ascensore al vecchio proprietario per la gestione 2013-14.
2) Sulla domanda relativa al riscaldamento direi che l'amministratore con tutta probabilità ha ripartito correttamente le spese, considerando che la soffitta non è interessata dal riscaldamento. Stando però alla descrizione fornita, non saprei se attribuire a Goldsilver, una certa approssimazione nel riferire la situazione reale: certamente potrebbe essere utile per il condominio avere maggiore chiarezza sul criterio di ripartizione del riscaldamento: se le quote millesimali includessero anche il valore della proprietà di locali esclusi dal riscaldamento (box, cantine, soffitte) sarebbe errato usarli per la ripartizione del riscaldamento.
Se invece riflettessero la mera proprietà dell'alloggio, potrebbero avere un senso, e non conterrebbero alcun errore di principio.
Questo non sembra condiviso da chi mi ha preceduto, ma osserverei che la frase sotto riportata è essa stessa viziata da un errore tecnico di principio:
Appartamenti uguali ma in piani diversi e/o con diversa esposizione e/o diversa ubicazione ( in facciata o meno o diversamente valutabile) e/o diversa destinazione di locali....) hanno diversi millesimi di proprietà, ma hanno UGUALI millesimi di riscaldamento per le quota consumi e manutenzione ordinaria.
L'assunto non è del tutto coerente: la elaborazione dei millesimi segue alcune linee guida, la cui applicazione è alquanto soggettiva. La attribuzione di pesi differenziati, per l'altezza di piano, esposizione, ubicazione, uso è lasciata al compilatore che spesso non ne tiene conto, soprattutto quando le u.i. del palazzo si possono ritenere omogenee. Finisce per prevalere quindi solo la superficie, e di conseguenza anche il volume.
Ma lo stesso approccio varrebbe anche nella valutazione del fabbisogno energetico di ciascuna u.i: anche qui l'estensore dei millesimi di riscaldamento, se propenso[FONT=LucidaGrande, Lucida Grande, kedage, Sharjah, DejaVu Sans, Lucida Sans Unicode, serif, Arial, sans-serif] a considerare ubicazione, esposizione ecc, NON potrebbe attribuire pari Millesimi di riscaldamento ad alloggi UGUALI ma con diversa esposizione (quello posto a Nord richiederà maggiore superficie radiante di quello esposto a Sud, idem per appartamenti confinanti con pareti esterne rispetto ad u.i. confinanti con ambienti a loro volta riscaldati).
Di fatto in passato è vero che anche per questa ripartizione, si assumevano identiche quote a parità di volumetria riscaldata.
Facendo così ricadere su tutto il condominio le differenze di dispersione e di mutuo scambio di calore.
4) Ultima osservazione: Goldsilver dice che nel condominio è stata attivata la contabilizzazione.
In queste condizioni la quota di riscaldamento ripartita per "cosiddetti millesimi" è solo una frazione del totale, normalmente
stabilita tra il 30 e 40% del tutto: il resto ovviamente viene conteggiato e ripartito in base ai rilievi dei "ripartitori". L'influenza quindi dei millesimi (o metri cubi effettivi) viene a ridursi ulteriormente.
Di contro, la presenza di contabilizzazione individuale, evidenzierebbe, a parità di temperatura ambiente, proprio la NON UGUAGLIANZA di assorbimento calore di alloggi UGUALI; ma esposti in modo diverso.[/FONT]