E

enzo6

Ospite
senza mercato del lavoro le banche nn torneranno mai a dare soldi....a chi li danno ?? a persone senza lavoro, cassaintegrate o a tempo determinato o infine SENZA lavoro ??
Gli indicatori del resto parlano chiaro......

Rispondi a quello che ho scritto e non a quello che pensi in prima battuta.
 
S

Sunrise

Ospite
quello che hai scritto mi trova d'accordo...senza politica a sostegno delle imprese, redditi, lavoro non si va avanti ma non solo nel tuo settore dell'immobiliare.....
non sono solo le speranze di chi fa AI ma di tutti i settori......
 
E

enzo6

Ospite
quello che hai scritto mi trova d'accordo...senza politica a sostegno delle imprese, redditi, lavoro non si va avanti ma non solo nel tuo settore dell'immobiliare.....
non sono solo le speranze di chi fa AI ma di tutti i settori......

Ho scritto una cosa diversa:
Molti AI, ora in gravissima difficoltà, non vedono una ripresa prima di alcuni anni, lamentano il basso livello degli stipendi e carenza erogazione Mutui.
Il tutto ritenendo lontana una inversione di tendenza.
Ma su queste basi perchè sono ancora aperti?
Mi sembra una colossale contraddizione, per la serie ascoltate quello che dico ma non fate quello che faccio.
Se fossi convinto di cio' che leggo da parte di molti colleghi prenderei la decisione che ne consegue e non l'esatto contrario.
 
E

enzo6

Ospite
Enzo...una buona parte di AI supera la soglia dei 40...in che modo pensi si possano riciclare? oggi fanno tagli tagli e ancora tagli...su tutto..sperando nel " colpo" che dia ossigeno per tirare avanti e sempre sperando che l'AGe NON LI VADA A TROVARE

Scusa ma questa è una risposta un po' semplicistica.
Mi spiego meglio: a Dicembre ero convinto di non vedere riaprire molte agenzie nella mia zona.Oggi vedo tutti aperti nella speranza del post elezioni.
A questo punto mi domando come possa sperare di lavorare chi ha costi fissi per almeno 60.000 euro annui ed anche chi non vende una casa da un anno.
Comprendo che quando c'è disperazione ci si attacchi a tutto ma la logica dei numeri mi sembra impietosa.
Quindi o sono convinto in un futuro migliore oppure chiudo, non esistono alternative. In pratica è un controsenso pensare in una ripresa nel 2016 e rimanere aperti su strada con costi fissi asfissianti, cio' peggiora solo la situazione.
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
non prevedo il futuro se no avrei comprato unicredit in autunno 2008 :^^:. Se vuoi una mia opinione più di ampio respiro, ti direi che adesso siamo nel pieno della crisi di astinenza da ricchezza facile fondata sul debito, pubblico e privato. Superata la sofferenza inevitabile della fase di disintossicazione (detta altresì deleveraging), comune a tutto l'occidente, potremo contare sul nostro genio che ci permette di creare beni esportabili come pochi altri al mondo (in europa ce la battiamo coi tedeschi) e sul patrimonio artistico di cui possediamo una concentrazione pari secondo qualcuno al 50% della intera consistenza planetaria. Export e turismo ci potrebbero donare una ricchezza fondata su valori reali e non bollaroli, ma questo a patto che la smettessimo di spendere cifre deliranti per darci un tetto e investissimo in istruzione, lingue in primis.
MI FAI VENIRE in mente il padrone del billionaire tal Briatore, che un giorno disse, datemi la possibilita' di gestire il patrimonio artistico culturale turistico e vi risollevo la nazione...e quanta ragione aveva. Da noi nei giorni di boom turistico i nusei sono chiusi o fanno orario ridotto:disappunto:, i treni sopprimono le corse, per raggiungere la Sardegna costa come andare alle Canarie, un hotel 3 stelle a Celle costa come un allinclusive ai caraibi... e tutto senza servizi dello stato.
 

slucidi

Membro Ordinario
Non contesto quella tua frase ma la logica che sottende il comportamento.
Come è possibile solo sperare nel miracolo ma contrariamente non credere nella ripresa?

Ritengo, come qualcuno ha detto in precedenza, che molti AI non intravedano delle buone prospettive tuttavia, in mancanza di una concreta alternativa, si sforzano di lavorare al meglio per sbarcare il lunario e nell'attesa di una ripresa consumano il fieno in cascina degli anni d'oro !:soldi: (chi ce l'ha messo:disappunto: )
Agli altri, direi se non l'hanno ancora fatto, di tagliare radicalmente i costi - ad eccezione della pubblicità - ! :occhi_al_cielo:
 

slucidi

Membro Ordinario
non prevedo il futuro se no avrei comprato unicredit in autunno 2008 :^^:. Se vuoi una mia opinione più di ampio respiro, ti direi che adesso siamo nel pieno della crisi di astinenza da ricchezza facile fondata sul debito, pubblico e privato. Superata la sofferenza inevitabile della fase di disintossicazione (detta altresì deleveraging), comune a tutto l'occidente, potremo contare sul nostro genio che ci permette di creare beni esportabili come pochi altri al mondo (in europa ce la battiamo coi tedeschi) e sul patrimonio artistico di cui possediamo una concentrazione pari secondo qualcuno al 50% della intera consistenza planetaria. Export e turismo ci potrebbero donare una ricchezza fondata su valori reali e non bollaroli, ma questo a patto che la smettessimo di spendere cifre deliranti per darci un tetto e investissimo in istruzione, lingue in primis.

Mi piace molto la prima parte del tuo intervento che condivido al 100%.:stretta_di_mano:
Tuttavia, la spesa privata per l'acquisto di una casa - anche se costosa - c'entra poco con la prima parte del tuo discorso. L'iniziativa dei singoli imprenditori è molto presente tra gli italiani e questo prescinde dall'acquisto della casa. Molti imprenditori hanno imparato da anni che lo stabilimento o il capannone non è strategico:ok: pertanto, lo prendono in affitto o leasing. Inoltre, è sempre più diffuso un sistema efficiente di logistica in alternativa al vecchio "magazzino". :applauso:
In generale, mancano gli investimenti infrastrutturali della PA, dalla banda larga, ai treni di collegamento con gli aereoporti ed i porti, dagli hub di scambio merci.. :disappunto: Sul turismo i privati investono già molto, ma manca del tutto una capacità di marketing dello stato per promuovere questo paese (vedi l'esempio del sito web ITALIA) :disappunto: . Se continuiamo a definire l'archeologia industriale e qualsiasi capanna scassata "patrimonio artistico" solo perchè un giorno "qui ha soggiornato Garibaldi" :disappunto: ... i soldi per il Colosseo, Venezia, la Reggia di Caserta, Pompei, Firenze ecc ecc non basteranno mai !
Gli sprechi di cui sono capaci le PA,:rabbia: di cui leggiamo tutti i giorni sui quotidiani e su internet, se fossero direzionati in modo efficiente e sano, farebbero dell'Italia, la prima nazione d'Europa.
 

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