Tra l'altro la proposta non la firma mica l'agente immobiliare? La firma l'acquirente e per accettazione il venditorevero.
ma scommetto tutto quello che ho che la proposta non l'ha firmata lui ma un collega regolarmente iscritto....
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Tra l'altro la proposta non la firma mica l'agente immobiliare? La firma l'acquirente e per accettazione il venditorevero.
ma scommetto tutto quello che ho che la proposta non l'ha firmata lui ma un collega regolarmente iscritto....
Tra l'altro la proposta non la firma mica l'agente immobiliare? La firma l'acquirente e per accettazione il venditore
Se le cose stanno così, mi sembra chiaro che o l'agente ha scritto male la clausola o l'ha scritta male...appostanon ho mai messo in discussione la provvigione, sono sempre stato ultra-trasparente ho solo ingenuamente pensato che visto che avrei pagato lautamente l'agente quello dovesse tutelare i miei interessi, magari ho sbagliato a fidarmi ma che professionista è uno che ignora una disposizione esplicita: "senza mutuo non compro"!?Se non dovesse arrivare il mutuo è ovvio che non voglio pagare, gliel'ho ripetuto più volte che era una condizione all'acquisto, se lui furbescamente non lo ha scritto il disonesto è lui, per il resto deciderà un giudice, semmai potrò pagare o ci si metterà d'accordo.
avrà firmato almeno la parte riguardante il mandato verso il compratore
I formulari non sono tutti uguali. E poi bisogna vedere se un mandato a vendere scritto ce l'ha questa agenzia.se le provvigioni con il venditore le concordo al momento che prendo l'incarico a vendere, quelle con l'acquirente nel momento della proposta...
nei nostri formulari è così (e dal primo post ho faqtto la supposizione che potessero essere tipo i nostri perchè la frase riportata da chi ha aperto il topic è proprio quella )
Posso mettere un po' di ordine?
La clausola che sembra sia stata apposta pare essere solo una notazione con la quale il Proponente pone a conoscenza il venditore che vi sarà l'intervento di un ente finanziatore.
Ciò non pone alcuna clausola risolutiva o condizione sospensiva e non subordina l'esecuzione del contratto ad alcuna condizione relativa al finanziamento.
Pertanto la conclusione del contratto per effetto del combinato disposto dell'art.1326 e 1329 cc è sufficiente per la maturazione del diritto alla provvigione, e obbliga il proponente all'acquisto ancorchè non abbia rilasciato alcuna caparra.
La condizione sospensiva, che non mi pare sia stata apposta, rende inefficace il contratto pur concluso per effetto della presa visione dell'accettazione fino all'avveraramento della condizione (Il parere favorevole bancario) Nel caso di avveramento il contratto avrà efficacia (ex tunc) dal momento dell'avvenuta conclusione.
Se non si avvera la condizione (la Banca non da l'Ok) il contratto si avrà come mai fatto, e anche le provvigioni non sono dovute.
La clausola risolutiva invece nel caso di mancato parere favorevole bancario entro tale termine, vale a risolvere il contratto già concluso, per cui in ogni caso invece le provvigioni saranno dovute dal momento che il contratto si è concluso.
Spesso si vede la dicitura " la presente proposta è subordinata al previo parere favorevole dato da banca di scelta del proponente all'erogazione di un mutuo di almeno € xxxxx "
Ebbene questa è comunque una condizione sospensiva. Occorre sempre porre un termine: l'avveramento della condizione dovrà avvenire ..... entro il ....
In ogni caso le condizioni per il parere favorevole possono tranquillamente diventare clausole "potestative": Cara Banca, mi scrivi per favore che non mi dai il mutuo ... così posso ritirarmi da questo acquisto che nel frattempo ho trovato un'altra casa che mi piace di più?.
Tutto ciò significa che prima ancora di scegliere una casa sarebbe bene scegliere un'agenzia.
Ma bisognerebbe anche sapere che una proposta non è "solo una proposta" ma l'espressione di una precisa volontà negoziale vecchia come il mondo: quanto vuoi per cammello? 100 . Va bene lo compro. Il contratto è concluso.
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