Il metodo di Pyer é in assoluto il sistema vincente che ogni agente immobiliare
Il metodo e’ quello storico in uso e adottato dai padri fondatori di questo mestiere.
Prima, si andava al bar a parlare coi vecchietti o coi sensali, per scovare un buon affare.
Il metodo funzionava, da quando si vendevano le case con le banconote, senza foto e con gli strumenti cartacei, quando quelli digitali erano ancora pura fantascienza.
Funziona oggi, ancor di piu’, nell’era digitale, con tutte le restrizioni dettate dalla tutela della privacy, che prima non esistevano.
Funzionera’ domani, perche’ per quegli stessi effetti, reperire il contatto e di conseguenza il prodotto da trattare, risultera’ sempre di piu’ un arte da saper applicare.
Possibilmente prima che lo faccia la concorrenza.
I Verdi e i loro cugini arancioni sono i pionieri.
Nel regime di concorrenza non si lotta per la vendita.
Gli intermediari si misurano per i prodotti che hanno e non perche’ hanno l’acquirente col colpo in canna o col mutuo gia’ deliberato.
Quellili’ li abbiamo tutti.
Per scovare tartufi bisogna conoscere i sentieri e sporcarsi di fango e sara’ cosi’ pure fra mille anni.
Con i clienti che poi si contendono tra loro per l’acquisto.
Il metodo, si puo’ elaborare in tanti modi, per fare meno fatica e non ripetere quelle prassi che risultano sterili.
Seguendo scientificamente il metodo, chiunque puo’ costituirsi il proprio portfolio immobili, matematico.
Il problema di molti, si manifesta quando cominciano a fioccargli le vendite, perche’ si pensa che le cose possano girare da sole.
Invece e’ l’esatto contrario.
Perche’ l’attesa passiva non porta a nulla.
Contrariamente alla presenza assidua sul territorio.
Neanche un anno fa’, mi trovavo a caccia, assieme ad un giovanotto, davanti a una casa che pareva vuota.
L’ultima volta, neanche due mesi prima, non lo era.
Intanto che ci cincischiamo davanti, esce dalla villetta di fianco un anzianotto, che mi consegna un bigliettino col numero di cellulare del proprietario.
Vende. Mi dice.
Bravo! Ha fatto i compiti a casa!
Gli dico incassando il biglietto.
Mentre ce ne andiamo soddisfatti il ragazzo mi guarda allibito.
“Lo conosci..??”
“No”.