andrea boschini

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Agente Immobiliare
ohh si si...cambiero' il titolo allora
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Mil

Membro Senior
pero' una domanda mi vien banale.... che cosa centrano queste ultime 20 pagine col titolo della discussione??:pollice_verso:

Già in effetti è vero. Si è andati a parlare di uno che in una provincia toscana fa dei numeri da paura...mentre c'è la tizia che ha aperto la discussione che molto più concretamente e in modo presumibilmente veritiero racconta che i numeri li sta facendo lei, per vendere casa.Però non ci riesce.
Si può ripartire da qui.
Secondo il mio modesto parere:
1) la sciura non è un caso isolato. Non sarà una consolazione ma mal comune mezzo gaudio. Oggi CHIUNQUE voglia vendere casa sia sul nuovo che sull'usato si trova di fronte alla VERA REALTA', cioè mancanza di interesse da parte dei potenziali clienti unita a mancanza di credito da parte di chi forse vorrebbe comprare, eccesso di offerta etc.
Le metropoli non fanno eccezione, anzi! Contrariamente a quel che vaneggia il popolino provinciale hanno subito i danni maggiori, poichè i prezzi eccessivamente alti sia di acquisto che di spese di gestione rispetto al potenziale rientro dall'investimento hanno scoraggiato in maniera devastante i potenziali investitori in un arco di tempo ridotto.
IL GAP redditi medi e costi è troppo ampio, specie in questo settore purtoppo.

2) LA TASSAZIONE a cui siamo soggetti disingentiva la maggior parte degli acquirenti anche con disponibilità economica dall'investire nell'immobiliare: a conti fatti, TRA COSTO INIZIALE FOLLE e spese varie NN C'è troppo spesso ALCUNA CONVENIENZA (senza contare le incognite legislative varie).

3)PROBLEMA Del CREDITO: anche chi per un atavico senso di attaccamento alla casa volesse spendere una cifra presumilmente comunque MOLTO PIù ALTA rispetto al potere d'acquisto medio degli italiani si trova di fronte al MURO costituito dalle banche, che da dati ufficiosi (perchè non si può dire apertamente) NON CONCEDONO CREDITO A PRESCINDERE, (oltre che per una palese non convenienza dell'investimento immobiliare da cui hanno succhiato quanto si poteva nei tempi andati per poi battere la ritirata..)

4) VENDERE AGLI STRANIERI? Forse...io continuo a vederla una chimera. L'immobiliare è per definizione STRETTAMENTE COLLEGATO al territorio.
Puoi vendere agli stranieri a Venezia, a Firenze...forse. A cologno monzese no di sicuro. Immaginare questi ipotetici acquirenti stranieri (che casomai ci possono essere nel commerciale) per il residenziale credo sia assolutamente dannoso. Occorre essere realisti. Purtoppo il momento storico è fortemente negativo, chi ha acquistato a prezzi di bolla poi si trova doppiamente truffato. Optare per un affitto può essere una soluzione in attesa di tempi migliori. Abbassare il prezzo di vendita in modo sensato e cercare di limitare le perdite già subite può essere l'altra dolorosa alternativa.
 
D

Damiameda

Ospite
Ok su tutto tranne il punto 3 ( parzialmente)
Applausi per Mil :stretta_di_mano:
Cosi tanto per sollevare il morale ,oggi ho avuto notizia di una impresa di costruzioni storica (nelle zona dove opero) che ha chiesto il concordato preventivo .
 

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