quella che era una pacchia, ma che hanno sensibilmente abbassato il valore degli immobili.
Tutta colpa del paesano tuo Pierluigi Bersani da Bettola.
In realtà penso che la batosta immobiliare sia figlia da un lato della tanto micidiale quanto inopinata stretta del credito, figlia non della politica bensì dei pastrocchi finanziari dello Zio Sam, dall'altro dell'ancor più micidiale inasprimento fiscale varato dal Gov. Monti. Che tuttavia ha avuto in Parlamento i voti di tutti i maggiori Partiti.
Ciò detto, personalmente non ho nessuna simpatia per il mio corregionale (non paesano) smacchiatore di giaguari, cacciatore di tacchini sul tetto nonché allevatore di mucche nel corridoio. Non fosse altro perché si tratta di maltrattamento degli animali. E io, da quando ho imparato a conoscere l'essere umano... mi sono ritrovato, non so perché, ad amare molto di più gli animali.
Scherzi e metafore a parte, visto che siamo in apertura di campagna Elettorale ed è capitato il discorso, io la penso così.
Ho messo ormai da parte gli orientamenti ideologici e darò il mio voto a chi meglio mi garantirà dal punto di vista dei miei interessi, che sono appunto immobiliari.
Per quanto mi riguarda, io chiedo cose chiare e semplici:
1) mai più tassazione sulla prima casa;
2) nessuna Riforma del catasto, ché sappiamo tutti si tramuterebbe in ulteriore incremento di tassazione - ipocritamente mascherata dietro la scusa della revisione equitativa;
3) nessuna polizza obbligatoria, altra gabella mascherata;
4) nessun fascicolo di fabbricato obbligatorio, anche qui gabella mascherata dietro la panzana della sicurezza: come se le case si potessero rinforzare con le scartoffie.
Fosse per me chiederei anche una retrocessione delle rendite catastali all'era pre-Governo Monti e la riapertura del Condono edilizio del 2003, stavolta però con norme uniformi sul territorio nazionale e non la buffonata a macchia di leopardo che ne venne fuori all'epoca. Ma su questi due punti so che non si può pretendere e li lascio nel libro dei sogni.
Su un punto, però, si dovrebbe tutti convergere a pretendere finalmente che si passi dalle chiacchiere ai fatti: S-E-M-P-L-I-F-I-C-A-Z-I-O-N-E!
Stiamo morendo di buorocrazia. Passiamo metà del tempo a compilare moduli inutili, a osservare imposizioni demenziali, a eseguire cominicazioni stupide e osservare norme idiote.
Nel caso di specie, per esempio. Se io a lavori finiti devo produrre l'Aqe che mi certifica la classe enrgetica, se al contempo presento anche le conformità degli impianti che contengono la tipologia dei materiali e uno schema dell'esecuzione impianto, che caxxo mi serve produrre anche la realazione di cui alla legge 9 gennaio 1991 n. 10?
Se devo presentare un Permesso di costruire per cambio di destinazione d'uso, che senso ha obbligarmi a fare prima una Scia per le demolizioni?
Sono assurdità che solo in Italia riescono ad esistere.
Eppure sono lustri e decenni che, a chiacchiere, ci promettono semplificazioni. Tutti.
Ecco, se le varie associazioni di categoria (confedilizia, Fiap, Ordini professionali ecc.) si unissero e, su questi punti specifici - che sono pratici e non ideologici, quindi al di là delle idee politiche -, si unissero e facessero sentire la propria voce, magari qualche risultato riusciremmo pure a portarlo a casa