alessandro66

Membro Senior
Privato Cittadino
Può capitare che la trattativa non vada in porto per una bazzecola, su questo sono d'accordo.
Per quanto riguarda il tempo, io personalmente mi sono vista rifiutare la scrittura di una proposta perchè volevo la risposta entro 4 giorni.
Rispetto ad una volta, e soprattutto in questo momento i prezzi delle case sono gonfiati enormemente. Questo fa si che sicuramente le proposte siano al ribasso e purtroppo l'Agenti Immobiliari ( e anche il proprietario) sono sempre lì che aspettano che entri qualcun altro e alzi l'offerta.

Non avevo pensato che le due parti una volta incontrate potessero stabilire la provvigione da dare all'Agenti Immobiliari
A pensar male mi sa che l'Agenti Immobiliari faccia una sorta di doppio gioco: al proprietario dice che è un tot e un tot facendo credere al proprietario che abbassando la provvigione all'acquirente, quest'ultimo è più propenso,.. Poi all'acquirente la percentuale invece è sempre bella piena e soprattutto non è mai inserita nella proposta, ma è a parte, una sorta di patto segreto tra lui e l'acquirente.
Io non è che sono contraria a liquidare il giusto compenso, ma penso anche che questo debba essere quantificato in base all'effettivo lavoro e conoscenza dell'immobile che l'Agenti Immobiliari ha.
Non è possibile che la risposta ad ogni richiesta d'informazioni venga sempre rimandata.
Se un proprietario vuole vendere, deve "produrre" tutta una serie di documentazioni che possono avere anche un costo: l'agente dovrebbe pretendere che queste vengano fornite subite al fine di garantire un buon servizio. No che vengono richieste solo quando la vendita è certa.

Sulla richiesta di documentazione al proprietario sono d'accordo con te ma purtroppo non sempre si trovano persone che capiscono o accettano i loro obblighi e le agenzie si ritrovano costrette a metterli di fronte al fatto compiuto per ottenere tutti i documenti.

In questo caso però, le agenzie serie vincolano la validità della proposta e dell'accettazione all'esito delle visure che faranno successivamente ed entro tempistiche adeguate rientranti nella validità temporale della proposta stessa.
 
P

Paca

Ospite
Questo però è un grosso disagio per chi compera, specie se ha il tempo contato.
Dover vincolare una proposta anche al buon esito delle visure non è certo la condizione che uno vorrebbe inserire: meglio sapere prima ed eventualmente accettarne i risvolti negativi.
Un esempio: il certificato di abitabilità o agibilità: le banche lo richiedono e se il proprietario non ce l'ha ci vuole un bel po' di tempo per averlo e l'agenzia di sicuro non spinge per averlo se non c'è la vendita.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Cara Paca, forse dovresti trasferirti in Toscana o a Parma, dove è obbligatorio redigere un referto tecnico prima di vendere.

Purtroppo, noi viviamo in tutte le altri parti d'Italia delle realtà diverse, dove la maggior parte dei proprietari non ci sente da quest'orecchio e preferisce dilazionare il più in là possibile qualunque spesa, anche minima.
Ti faccio l'esempio banalissimo della certificazione energetica: dal 1 di gennaio 2012 sarà obbligatorio inserire la classe energetica in tutti gli annunci pubblicitari, cartelli, ecc.
Pensi che ad oggi, 14 dicembre, tutti i proprietari allertati l'abbiano fatta ? Forse il 30%...

D'altra parte, se pensi che rivolgendoti direttamente al proprietario diminuiresti i tempi, ti illudi: ti troveresti a combattere in prima persona con i proprietari stessi, senza nemmeno l'azione mediatrice che ti hanno rimarcato tutti i miei colleghi, e rischieresti spesso di mandare a monte il tutto per insofferenza tua o del proprietario stesso...

Oggi non c'è niente di facile e nemmeno di veloce.
E non sarebbe nemmeno più possibile operare con i cosiddetti "sensali" che tu rimpiangi tanto: troppe leggi, troppi adempimenti, troppe cose da considerare, troppi ostacoli da superare, troppo di tutto...

Silvana
 

leonard

Membro Senior
Agente Immobiliare
Professionista
Una volta mi saltò una trattativa perchè in sede di visita dell'immobile (la terza) il potenziale acquirente disse che la tenda sul terrazzo faceva schifo, il proprietario l'ha sentito (e adorava la tenda, in sede d'acquisizione me la fece vedere come se fosse la cosa più bella dell'appartamento) e si mandarono cordialmente a quel paese

....e tu credi che sia stato SOLO quello a far saltare la trattativa o forse la poca convinzione delle parti nel chiudere l'affare??

Questo è il nostro lavoro, ed è soprattutto il nostro lavoro quando in mancanza di esso le parti non si sarebbero accordate


.....ti rammento però che se una delle parti vuole incontrare l'altra tu NON puoi fare "ostruzione" perchè parti dal presupposto che litigheranno..........;)

P.s. nel mio lavoro NON ho mai visto rinunciare ad un accordo per tali "stupidagini"le quali eventualmente utilizzate solo perchè NON convinti dell'affare....................:fico:
frisolinooo la trasparenzaaaaaaaaaaa .................................:risata::risata::risata::risata::risata:
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
frisolinooo la trasparenzaaaaaaaaaaa

Beh, mai nessuno mi aveva chiamato Frisolino, Anche perchè sono 1, 80 per 90 kg, c'è sempre una prima volta per tutto. Per quanto riguarda la trasparenza, nulla in contrario, ho solo citato fatti realmente accaduti, e pertanto assolutamente veritieri.

.....ti rammento però che se una delle parti vuole incontrare l'altra tu NON puoi fare "ostruzione" perchè parti dal presupposto che litigheranno

Certo che non posso fare ostruzione, ci mancherebbe altro, ma non vedo la necessità che le parti si incontrino prima che in linea di massima l'affare sia almeno preceduto da una dichiarazione di intenti
La dichiarazione di intenti io la chiamo proposta d'acquisto.

Con la proposta d'acquisto, che non è un cappio al collo del potenziale acquirente, si definiscono tutte le evenuali domande/richieste/offerte del preponente l'acquisto.

Poi se la cosa ha le gambe va altrimenti si straccia tutto e tante grazie. Più trasparente di così. Non sono abituato a dare planimetrie dell'immobile, dati personali, cifre, eventuali pregiudizi, al primo che entra e mi chiede informazioni su un immobile, anche dopo una visita. Prima verifico il reale interessamento all'immobile proposto, poi consegno tutto quello che il cliente/acquirente vuole.


....e tu credi che sia stato SOLO quello a far saltare la trattativa o forse la poca
convinzione delle parti nel chiudere l'affare??

Si. So ancora riconoscere le obiezioni dei clienti per non fare l'affare, nonstante quello che mi raccontano.


P.s. nel mio lavoro NON ho mai visto rinunciare ad un accordo per tali "stupidagini"le quali eventualmente utilizzate solo perchè NON convinti dell'affare

Io ne ho viste anche di peggio. Evidentemente sei stato più fortunato, o più bravo di me.
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
Rispetto ad una volta, e soprattutto in questo momento i prezzi delle case sono gonfiati enormemente. Questo fa si che sicuramente le proposte siano al ribasso e purtroppo l'Agenti Immobiliari ( e anche il proprietario) sono sempre lì che aspettano che entri qualcun altro e alzi l'offerta.

Paca, permettimi di fare un'osservazione. Ma ti sembra questo il momento di mandare via un cliente perchè fa un'offerta bassa aspettando il prossimo cliente?

Immobile in vendita a 200.000 provvigione per A.I diciamo 3% dal venditore e 2% dall'acquirente ossia 10.000 euro di intermediazione

Offerta a 170.000, invece che 10.000 ne porto a casa 8.500, e secondo te io aspetto che entri il cliente che ne offre 200.000 per avere 1500 euro in più forse tra sei mesi, piuttosto che 8.500 certi adesso? A sto punto aspetto uno che ne offra 300.000 così ne guadagno 15.000! Dai ti prego, è il proprietario dell'immobile che rinuncia a 30.000 euro, non io a 1.500. E' il proprietario dell'immobile che decide di vendere e a quale prezzo. L'Agenti Immobiliari può farlo solo ragionare, nei limiti dei rapporti interpersonali che si vanno a creare, nei limiti delle situazioni economiche del venditore che l'Agenti Immobiliari può conoscere.


Non avevo pensato che le due parti una volta incontrate potessero stabilire la provvigione da dare all'Agenti Immobiliari

Solitamente le provvigioni sono stabilite prima col cliente venditore, e in fase di proposta d'acquisto col cliente acquirente.

A pensar male mi sa che l'Agenti Immobiliari faccia una sorta di doppio gioco: al proprietario dice che è un tot e un tot facendo credere al proprietario che abbassando la provvigione all'acquirente, quest'ultimo è più propenso,.. Poi all'acquirente la percentuale invece è sempre bella piena e soprattutto non è mai inserita nella proposta, ma è a parte, una sorta di patto segreto tra lui e l'acquirente

A pensar male si fa peccato ma tante volte ci si azzecca, è il mio motto, con me sfondi una porta aperta.

Ma se poi i compensi sono obbligatoriamente nell'atto, ma quale compenso segreto, a beh certo, c'è sempre il nero...


Se un proprietario vuole vendere, deve "produrre" tutta una serie di documentazioni che possono avere anche un costo: l'agente dovrebbe pretendere che queste vengano fornite subite al fine di garantire un buon servizio. No che vengono richieste solo quando la vendita è certa.

Giusto, non quando la vendita è certa, ma per far si che la vendita divenga certa :ok:
 

DIEGO BIR

Membro Ordinario
Certo che non posso fare ostruzione, ci mancherebbe altro, ma non vedo la necessità che le parti si incontrino prima che in linea di massima l'affare sia almeno preceduto da una dichiarazione di intenti
La dichiarazione di intenti io la chiamo proposta d'acquisto.

Con la proposta d'acquisto, che non è un cappio al collo del potenziale acquirente, si definiscono tutte le evenuali domande/richieste/offerte del preponente l'acquisto.

Poi se la cosa ha le gambe va altrimenti si straccia tutto e tante grazie. Più trasparente di così. Non sono abituato a dare planimetrie dell'immobile, dati personali, cifre, eventuali pregiudizi, al primo che entra e mi chiede informazioni su un immobile, anche dopo una visita. Prima verifico il reale interessamento all'immobile proposto, poi consegno tutto quello che il cliente/acquirente vuole.

:ok:
 
P

Paca

Ospite
"Con la proposta d'acquisto, che non è un cappio al collo del potenziale acquirente, si definiscono tutte le evenuali domande/richieste/offerte del preponente l'acquisto."

Spero che con questa affermazione non intendiate il conforme alle normative e il libero da ipoteche....
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
L'Agenti Immobiliari corretto e professionale verifica prima, in sede di acquisizione immobile, se questo è libero da iscrizioni pregiudizievoli .

P u ò essere una semplice ipoteca, che verrà estinta contestualmente al rogito, o anche pignoramenti, che allora vanno cancellati prima di fare anche un semplice preliminare.

Naturalmente si richiede anche la concessione edilizia, ripeto tutto in fase di acquisizione immobile, pertanto quando questo è posto in vendita e proposto al potenziale acquirente, solitamente l'Agenti Immobiliari è a conoscenza di qualunque problematica relativa all'immobile.

La certezza non la si ha mai, esistono, delle volte, fattispecie sconosciute anche al proprietario.

Una vendita fatta con Roby evidenziò una problematica relativa all'immobile, che, sconosciuta da tutti, venne fuori quando il cliente acquirente fece dei lavori di ristrutturazione.

L'importante è che nessuno, specie l'acquirente, che nella trattativa è la parte, a mio avviso, più debole e potenzialmente più esposta a rischi, possa perdere del denaro.

Esistono mille modi per far si che questo non avvenga, rivolgendosi ad esempio ad un buon Agenti Immobiliari

Si vendono anche gli immobili pignorati, o che degli abusi sanabili, si può vendere quasi tutto, basta saperlo prima, sapere prima chi paga che cosa, ed avere la certezza di andare al rogito senza sorprese.

La proposta d'acquisto, a mio modestissimo avviso, è il primo passo per mettere in moto una compravendita.
 

leonard

Membro Senior
Agente Immobiliare
Professionista
Certo che non posso fare ostruzione, ci mancherebbe altro, ma non vedo la necessità che le parti si incontrino prima che in linea di massima l'affare sia almeno preceduto da una dichiarazione di intenti
La dichiarazione di intenti io la chiamo proposta d'acquisto.

..........chiamala come vuoi, ma il punto della discussione era se rispettare la volontà delle parti di incontrarsi, a mio modesto avviso va SEMPRE "accolta"...................;)
P.s. frisolinoooo la fortuna aiuta i "trasparenti"...........................:risata::risata::risata:
 

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