Presumo che su questo punto concorderai.Quanto oppone al rilascio documentale, è che il professionista redige l'attestato con libertà e che si tratta d'opera di ingegno coperta da diritti.
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Presumo che su questo punto concorderai.Quanto oppone al rilascio documentale, è che il professionista redige l'attestato con libertà e che si tratta d'opera di ingegno coperta da diritti.
Scusa se insisto anch'io, ma non ci è chiaro perché ritieni necessario verificare i dati e "convalidare lo stesso risultato".Una verifica seria dovrebbe ribattere i medesimi dati, avere il medesimo motore di calcolo.
-Avere accesso ai dati di questa Ape. -Mi pare che ci sia una certa commistione tra argomenti diversi.
L’Ape pare purtroppo essere più un obbligo di legge che un documento che abbia una qualche rilevanza, almeno per le case usate; praticamente un costo obbligato per chi vende, con poca utilità per chi compra.
Infatti ci sono professionisti che fanno Ape in maniera approssimativa, addirittura senza sopralluogo, ed è obbligatorio anche per case da ristrutturare (quando averlo non è di particolare interesse, poiché si modificano i parametri)..
Mentre il fatto che l’edificio sia dell’86, e non siano stati fatti interventi successivi, non garantisce la cosa più importante, cioè la regolarità urbanistica e catastale.
Fino a qualche anno fa non si facevano controllo urbanistici approfonditi, mentre ora si rende necessario farli fare da parte di chi compra, per essere tranquilli.
Le conformità di gas e elettricità non sono obbligatorie; lo sono solo nel caso il venditore abbia promesso l’immobile con impianti a norma.
Qual’ è il tuo problema, concretamente ?
Per essere concreti? ottenere il foglio di calcolo redatto dal professionista. Non domandare perché però....È mezz'ora che leggo e rileggo, ancora non ho capito nulla...
Ciao Marchesini. e' quanto ho riferito avere ascoltato in una conversazione. Tuttavia opinabile. Vi è, da questo punto di vista, alcuna opera di fantasia nel redigere il calcolo matematico. L'attestato, e' argomento imparziale tra le parti. dunque senza privacy una volta dimostrato l'interesse e poi un diniego non ancora apertamente espresso non è assolutamente ancora preclusione. A giorni ne discuteranno in commissione interna. Potrebbe essere valutato diversamente da quanto ho ascoltato. così mi auguro per tutti, non solo per questo caso. Buona cosa sarà la trasparenza e al mercato delle compravendita gioverà. Non credi?Presumo che su questo punto concorderai.
Senza il perché continuerò a non capire, pazienza.Per essere concreti? ottenere il foglio di calcolo redatto dal professionista. Non domandare perché però....
L'ape è praticamente irrilevante per il valore dell'immobile, salvo che non sia A, forse al massimo B, ma con i parametri recenti, non una vecchia Ape, quindi che sia D o E cosa cambierebbe mai?In breve il caso:
In seguito all'acquisto immobiliare, l’acquirente ha domandato al professionista che ha redatto la certificazione obbligatoria (APE), copia dei documenti e calcoli di stima. In particolare il compratore non ha ricevuto dal cedente il libretto d’impianto e relative conformità di quello del gas, elettrico e scarico fognario e questi davvero non ne consegna e fa sapere che l’edificio, del 1986 sia venduto come nelle condizioni in cui l’ha ricevuto e dunque conforme alle norme all’epoca vigenti. L’effetto suscitato nel compratore dall’affermazione ha generato perplessità sulla classe assegnata come “D” per l’assenza di opere di pregio. Potrà aiutare conoscere che la zona climatica sia “E” e che la costruzione sia realizzata in cemento armato e tamponata con tufo; piano terra con camera vuota sottostante un “gretonato” minore a un centimetro di spessore e con cantina disperdente nel retro; pure che le finestre di legno e vetro doppio, appaiano montate senza controtelaio. La domanda di conoscere i particolari dal professionista non ottiene risposta e il parere dell'ordine a cui il professionista appartiene sembra orientarsi verso concetti legati alla esclusiva committenza, alla proprietà intellettuale. Presupposti volti a indicare l'impossibilità a ottenerli. L'unica cosa da farsi a questo punto è svolgere nuova perizia e dunque subire un altro esborso.
Con effetto successivo che l’apertura di una lite in caso di discordanza non potrà che concludersi nel nulla, per il principio richiamato della personale e libera interpretazione delle voci che regolano la stima.
Una nuova “Ape”, oltretutto condurrebbe a riscrivere la precedente forse cancellandone taluni elementi e forse a confondere refusi...
sarebbe sufficiente che il professionista che redige il certificato consegnasse copia dei documenti di calcolo. In breve un foglio in Excel.
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