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Utente Cancellato 63745

Ospite
Ho un fabbricato fatiscente in un paesino vicino Alessandria.
Un consulente immobiliare è riuscito a trovare una ditta che si farebbe carico del restauro, ricavando dall'edificio un totale di 8-9 appartamenti dagli attuali 4.
La proposta che dovremmo concludere prevederebbe la consegna al proprietario di 3 appartamenti, al mediatore di 1 e gli altri altri all'impresa.
LA DITTA RIFIUTA ASSOLUTAMENTE DI SOBBARCARSI L'ONERE DI FIDEJUSSIONI.
In base a ciò, avrei previsto di rogitare alla ditta ed al consulente gli appartamenti di loro spettanza solo dopo che mi abbiano consegnato i 3 appartamenti a me riconosciuti completamente finiti.
Il consulente preme per rogitare subito il suo od almeno ad avere una procura irrevocabile a vendere il suo dal proprietario.
Vi sarei molto grato se mi poteste dare un vostro parere sul tutto.
Grazie.
 

Rosa1968

Membro Storico
Come si fa a rogitare se non c'è l'appartamento. Che si rogita?
Perché non vogliono rilasciare la fidejiusdiobe? É un obbligo di legge. Non capisco cosa vogliono fare. Ristrutturare a loro carico senza garanzie?
 
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Utente Cancellato 63745

Ospite
Come si fa a rogitare se non c'è l'appartamento. Che si rogita?
Perché non vogliono rilasciare la fidejiusdiobe? É un obbligo di legge. Non capisco cosa vogliono fare. Ristrutturare a loro carico senza garanzie?
Come si fa a rogitare se non c'è l'appartamento. Che si rogita?
Perché non vogliono rilasciare la fidejiusdiobe? É un obbligo di legge. Non capisco cosa vogliono fare. Ristrutturare a loro carico senza garanzie?

Purtroppo sarà pure un obbligo di legge, ma nessuna ditta è disposta a seguirlo: mi è stato confermato dal notaio.
Ecco perché ho pensato alla soluzione di rogitare solo alla consegna dei miei appartamenti, perché qualunqua cosa succedesse alla ditta avrei comunque i miei locali o, alla peggio, rimarrei nello statu quo proprietario di un edificio fatiscente.
In effetti c'è già un progetto definitivo con l'assegnazione degli appartamenti ai vari soggetti, pertanto sotto questo aspetto la tua domanda è superata.
Rimane la tutela della ditta che dovrebbe presentare un documento di appalto in cui si specifica il tutto, ossia che alla consegna degli appartamenti al proprietario ed al mediatore si andrà a rogito per gli appartamenti a lei spettanti.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Rosa1968

Membro Storico
Appunto é un progetto. Non vi é l'appartamento accatastato. Cosa si rogita? Allora sarai tu a rilasciare fidejussione. Ma io non la vedo onestamente.
 

Rosa1968

Membro Storico
La fidejussione , a parte l'obbligo di legge, è la garanzia del valore di quanto avete stabilito come valore della permuta. Diversamente andrà impostato in altro tipo di contratto dove saranno loro a volersi tutelare nei tuoi confronti.
 
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Utente Cancellato 63745

Ospite
La fidejussione , a parte l'obbligo di legge, è la garanzia del valore di quanto avete stabilito come valore della permuta. Diversamente andrà impostato in altro tipo di contratto dove saranno loro a volersi tutelare nei tuoi confronti.
Allora ti sarei grato se fossi tu a darmi qualche suggerimento
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Come si fa a rogitare se non c'è l'appartamento. Che si rogita?
Perché non vogliono rilasciare la fidejiusdiobe? É un obbligo di legge. Non capisco cosa vogliono fare. Ristrutturare a loro carico senza garanzie?

Gli appartamenti al momento sono quattro.

Se sono quatrro, si presume che ogni unità sia identificata, quindi Interviene il venditore originale e si rogita.

Cosa vogliono fare..

Vogliono acquisire una casa, che resta nelle mani del proprietario, riattarla e vendere.

Solo dopo saldare il proprietario con la consegna degli alloggi.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ho un fabbricato fatiscente in un paesino vicino Alessandria.
Un consulente immobiliare è riuscito a trovare una ditta che si farebbe carico del restauro, ricavando dall'edificio un totale di 8-9 appartamenti dagli attuali 4.
La proposta che dovremmo concludere prevederebbe la consegna al proprietario di 3 appartamenti, al mediatore di 1 e gli altri altri all'impresa.
LA DITTA RIFIUTA ASSOLUTAMENTE DI SOBBARCARSI L'ONERE DI FIDEJUSSIONI.
In base a ciò, avrei previsto di rogitare alla ditta ed al consulente gli appartamenti di loro spettanza solo dopo che mi abbiano consegnato i 3 appartamenti a me riconosciuti completamente finiti.
Il consulente preme per rogitare subito il suo od almeno ad avere una procura irrevocabile a vendere il suo dal proprietario.
Vi sarei molto grato se mi poteste dare un vostro parere sul tutto.
Grazie.

Se il caseggiato è in disuso da anni, in stato di abbandono e hai già provato nel passato a venderlo senza sortire successo, si possono trovare forme alternative alla compravendita pura.

Il fatto che da 4 unità esistenti, se ne possano ricavare il doppio, determina che si dovrà fare una pratica edilizia.

Va da sè che questa andrà avanzata da te che sei il proprietario e curata e pagata dall'impresa.

Quindi in primo luogo, dovresti vedere quale la bozza di progetto che prevede la realizzazione di questo ampliamento.

Se le caratteristiche del fabbricato consentono di poter "scindere" in due corpi la struttura, le tre unità resteranno a te, che ti perverranno ristrutturate, la quarta andrà al consulente, mentre il residuo resterà all'impresa che proseguirà gli interventi, sempre ammesso che ne abbia le forze, per farli e per resistere sino a quando le nuove unità non trovino acquirente.

Nella fattispecie, si stà intervenendo in un regime anomalo.

Ovvero gli interventi e le lavorazioni che si stanno eseguendo hanno luogo in assenza di trasferimento della proprietà.

Non si dovrebbe MAI farlo.

Tuttavia se il caseggiato ha poca commerciabilità e si trova in stato di abbandono, ogni intervento su questo può solo giovare.

Alla peggio, se la manovra immobiliare ( come penso) non dovesse sortire successo, ti rimarrà il fabbricato col progetto approvato e tutte quelle lavorazioni che fin lì sono state fatte e risolto il contratto ti metterai alla ricerca di un nuovo soggetto acquirente.

Quindi la piena proprietà del fabbricato non và ceduta se non con la certezza del buon esito dell'operazione, escludendo a priori procure o altri titoli.

In conclusione se decidi di proseguire aderendo alla iniziativa proposta, dovrai tutelarti a livello contrattuale, nel caso in cui l'impresa non riesca a mantenere i suoi impegni, prevedendo una specifica risoluzione contrattuale, volta a rientrare nella piena disponibilità del bene, senza che le opere che su questo sono state fatte, possano costituire un pregiudizio di titolo e pretesa.
 

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