Ok, potrei anche concordare che è legale e non si può pretendere. però deve essere daccordo con me sul fatto che la permuta a livello di legge non è un atto doppio che contempla quindi due acquisti + due vendite
NOn ci allarghiamo. Il tuo agente non può pretendere quanto vuole SOLO perchè gli usi e consuetudini (e la ragionevolezza) hanno dettato altra maniera nel tempo, non perchè sia vietato.
Questo permette a chi non fosse concorde con la pretesa di un agente, che non fosse conforme agli usi e consuetudini, di opporvisi, senza rischiare null'altro di pagare quanto previsto in quelle tabelle.
L'atto in se (permuta) è considerato pacificamente come una cessione sola, dove una parte del corrispettivo viene pagata in beni immobili, non due, e di un affare solo si tratta, siccome si prende una provvigione sull'ammontare dell'affare, si è arrivati all conclusione che chiaramente l'affare si calcola sul bene di maggior valore (quello che riceve conguaglio insomma).
Quindi è sbagliata l'interpretazione del collega perchè nelle permute il bene immobile diventa moneta... altro sarebbe se invece tu avessi comprato l'immobile pagandolo e la controparte avesse fatto altrettanto, nel caso, le provvigioni erano due, come gli affari.
Solo una questione di interpretazione, siccome è di uso comune dire che in una permuta l'affare è unico, anche se ci sono più di una transazione tali transazioni sono fatte strumentalmente al pagamento, in quanto una parte del pagamento è fatto con beni immobili, quindi non si chiede doppia provvigione (non sono due affari, è uno unico), ma giustamente, una sola.
Ma se tu avessi firmato o fosse concorde a pagarle due, o comunque una calcolata su entrambi gli importi nessuna legge poteva venirti incontro, e pagavi, perchè è lecito pure quello, anche se il metodo di calcolo sarebbe scorretto.
in pratica se io ti faccio firmare che mi dai il 6 % tu paghi.