Cioè? Se un locatore affitta un immobile che non può permettersi, la colpa è del proprietario ?
Evidentemente la Claudia, fa' riferimento a quelle fattispecie, dove la richiesta di locazione e' fuori mercato, con l'aggravante dello squilibrio, tra prezzo e qualita' dell'alliggio.
Conduttori, come i cattivi pagatori di professione, che accolgono tali richieste, sanno gia' fin dall'inizio, che mancheranno di onorare il contratto.
Concedergli l'alloggio, contro ogni calcolo aritmetico, e' puro giuoco d'azzardo.
Un po' quello che succede, a coloro che pensano di fare degli affaroni, fuori dal comune.
Locazioni a bassissimo costo per prodotti di pregio che costerebbero tre volte tanto.
Bmw che costano come fiat punto.
Troppo bello per essere vero.
Per chi vende e per chi compera.
Per chi concede e prende in locazione chi troppo vuole nulla stringe.
Significa molto più semplicemente ciò che ho già scritto e che quasi tutti (tranne te), hanno capito ormai da diverso tempo: la lobby degli avvocati (che costituisce la maggioranza dei parlamentari e che è un potere politicamente trasversale) non ha interesse economico a fare diversamente, anzi cambiare qualche cosa sarebbe dannoso per gli interessi economici della categoria.
E che le cose così come attualmente sono gestite, non vadano bene per niente, lo attestano i fatti,
La motivazione o l’idea, che sia per mezzo di una lobby degli avvocati, organizzati come una Spectre, che turberebbe il mercato e le regole degli affittucci, e’ una tesi davvero avvincente.
Se non fosse ridicola.
Come se il mercato delle locazioni, con le sue problematiche, potesse avere un cosi’ tanto fascino.
Ad esempio io non me ne occupo.
In primo luogo, perche’ lo sforzo e’ lo stesso mentre il compenso, e’ dieci volte meno quello della compravendita.
In seconda battuta, si evita di ritrovarsi con file di proprietari avvelenati con l’intermediario, per le cattive esperienze cagionategli dagli inquilini.
Gia’ da qui appare evidente, che se perfino un piccolo intermediario di provincia, puo’ disdegnare tali attivita’ di locazione, figuriamoci quanto possa importare, a quelle caste organizzate, insediate ai livelli piu’ alti delle istituzioni.
Evidentemente il Zagonara, e’ uno di quelli convinti che gli avvocati, si facciano i soldi e i loro attici in centro e con piscina al decimo piano, patrocinando le causette per morosita’ o di quelle condominiali.
Come se gli squali fossero interessati alle acciughette.
Detto questo, nelle controversie sulle locazioni, il nostro sistema funziona benissimo.
Da oltre tre mila anni.
Con le stesse regole che risalgono dal diritto romano
Che ci scopiazzano da millenni e che influenzano ogni angolo del mondo civile.
Molto spesso a complicare le cose, allungando tempi e modus che dettano i ricorsi, sono proprio gli operatori del mercato o quegli intermediari, che con la loro azione edulcorano il sistema e gli effetti delle obbligazioni contratte.
Tre mensilita’ di cauzione e tre mensilita’ di pigione anticipate sono sempre state il caposaldo.
Da millenni a questa parte a garanzia dei contratti di locazione.
Il mancato pagamento del trimestre determina la costituzione in mora del conduttore.
Col contratto risolto ipso jure.
Evidentemente qualche operatore lo aggiunge nel contratto senza per questo conoscerne il significato.
Il conduttore, resta con diversi strumenti e facolta’ a sua disposizione, per sanare, dilazionare, ottemperare.
Compresi i termini di grazia previsti nelle situazioni piu’ delicate.
Essendo la parte piu’ debole del contratto.
Circostanza nota fin dai tempi di Romolo e Remo.